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Donne e lavoro: fotografie dall'Archivio Storico e dall'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo al Salone del Libro di Torino 2024

9 - 13 maggio 2024

Non solo Signorine. Donne al lavoro dagli anni Dieci agli anni Settanta del ‘900
Fotografie dall'Archivio Storico e dall'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

A cura di Annalena Benini e Barbara Costa

Sono esposte a Torino, Lingotto Fiere, in occasione del Salone del Libro (9-13 maggio 2024), tredici fotografie rappresentative del tema "Donne al lavoro" fra il primo decennio e gli anni Settanta del Novecento. Sono corredate da testi di approfondimento: una occasione per rileggere una pagina di storia - del lavoro, sociale, di genere - a partire dalla forza narrativa della fotografia.

Per molte donne, e soprattutto per coloro che riuscirono a essere impiegate negli uffici pubblici o nelle banche (vedi approfondimento), sostituire un uomo richiamato al fronte durante la Prima guerra mondiale rappresentò l'occasione per affacciarsi al mondo del lavoro.

Un lavoro che il più delle volte era precario e sottopagato rispetto al corrispondente ruolo maschile, ma pur sempre privilegiato se messo a confronto con quello delle coetanee impiegate in fabbrica (moltissime nelle filande), in campagna o al lavatoio. Un lavoro che, nonostante tutto, consentì a migliaia di donne, quasi sempre giovani e rigorosamente nubili, di raggiungere una dignitosa indipendenza economica.

Dal primo dopoguerra agli anni Cinquanta gli uffici delle città si popolarono di telefoniste, dattilografe, segretarie, che affiancavano una realtà lavorativa tradizionalmente abitata da infermiere, maestre, sarte, domestiche ... Nelle campagne, invece, le donne avevano sempre lavorato, tanto che agli inizi del Novecento in alcuni comuni rurali dell'Italia settentrionale cominciarono a sorgere asili infantili, per permettere loro di non lasciare incustodita la prole.

La scelta delle fotografie ha voluto anche testimoniare alcuni mestieri ‘emergenti' degli anni considerati: benzinaie, ferroviere e persino una ‘meccanica' affiancano mondine e lavandaie, centraliniste e bancarie. Un affresco dalla grande forza narrativa, che la fotografia - sia essa prodotta all'interno dell'impresa o da una agenzia fotogiornalistica come Publifoto - contribuisce a ricreare. Non poteva poi mancare la testimonianza di una professione legata al mondo dell'editoria, qui rappresentata dalla proprietaria di una tipografia milanese, ritratta nella sua azienda nel 1961.