Banca Commerciale Italiana

Ufficio Finanziario, 1899 - 1989

segnatura
 11 UF
struttura
4 serie
storia istituzionale e biografia
La Segreteria Finanziaria, già esistente nel 1919 nell'ambito del Servizio Amministrazione Patrimoniale, curava le partecipazioni italiane della BCI, la gestione dei sindacati - compresi quelli di compravendita di titoli - e dei crediti finanziari, tenendo presso di sé un "Conto di Segreteria", il cui saldo veniva poi riversato nella Contabilità Generale alla scadenza del bilancio semestrale o annuale. Le partecipazioni estere, soprattutto bancarie, erano amministrate dalla Sicmi (v. scheda serie).
Negli anni Trenta, in seguito alla cessione delle partecipazioni industriali alla Sofindit e all'Iri, le segreterie della Direzione Centrale che gestivano gli affari industriali e finanziari furono via via soppresse o ridimensionate. Negli anni dello smobilizzo (1931-1934) la Segreteria Finanziaria divenne un servizio autonomo della Direzione Centrale, affidato a Raffaele Mattioli (Servizio Finanziario); dal 1934 al 1936 venne inserita nel Servizio Tesoreria e Finanza (come Segreteria Affari Finanziari), e perse una parte delle sue funzioni con l'abolizione del Conto di Segreteria e con la cessione della gestione dei valori di proprietà all'Ufficio Titoli (1936), mantenendo però il controllo delle partecipazioni bancarie estere che aveva ereditato dalla Sicmi.
La configurazione di Ufficio Finanziario, inquadrato nella Segreteria Generale, risale al 1941 (cfr. il Regolamento della Direzione Centrale, edizione 1941, art. 59) e fu mantenuta fino agli anni Ottanta con le medesime funzioni (gestione dei sindacati azionari, delle partecipazioni italiane e estere e dei crediti finanziari anche per conto di altri enti).
Questo ufficio mantenne quindi l'amministrazione delle partecipazioni bancarie estere, che vennero gradualmente cedute dalla Banca dopo il 1945, soprattutto a causa della nazionalizzazione delle banche dell'Europa orientale passate sotto l'orbita comunista. La partecipazione maggiore rimasta fu la Sudameris, mentre tra le varie società, soprattutto finanziarie estere, che questo ufficio seguiva, la più importante era l'Amministrazione Speciale della Santa Sede, diretta da Bernardino Nogara.
passsaggi di proprietà
Provenienza: BCI - Ufficio Finanziario
date di versamento
1986-1988
criteri di ordinamento
Le carte relative alle affiliate e alle altre partecipazioni bancarie della BCI sono state separate dal resto delle pratiche e collocate in una serie a parte.
materiale perduto
Le serie inviate all'Archivio Centrale di Parma dal 1942 (qualche centinaio di dossier) sono andate distrutte nell'incendio dell'aprile 1973. Sono a disposizione del pubblico gli elenchi delle pratiche perdute (INC, cart. 2) ; nulla sopravvive, ad es., del cospicuo impegno della BCI nel Lloyd Mediterraneo. In altri casi, è indicata nell'inventario la percentuale delle carte superstiti per ogni società: il caso più appariscente è quello della Italian Superpower Corp. (2 pratiche salvate su 25).
valutazione e scarto
E' stato attuato uno scarto delle copie multiple di documenti di carattere ordinario e di relazioni di bilancio a stampa (3 cartelle circa). Non si è voluto procedere a scarti più radicali, a causa della particolarità e dell'interesse dell'esiguo materiale superstite della gestione degli affari finanziari della Banca nel periodo Toeplitz.
fonti complementari
Fonti complementari interne I dettagli annuali di bilancio relativi al Conto di Segreteria e la documentazione contabile di alcune importanti partecipazioni degli anni Venti sono reperibili nel fondo Contabilità, alle cartelle 25-35. Nel fondo Sofindit si possono trovare altre pratiche relative a industrie e società elettriche presenti nell'UF. Nella Segreteria Estero e nelle Carte Mattioli vi sono altre carte relative alle partecipazioni bancarie della Comit. Fonti complementari esterne ASBI e MAE.
bibliografia
Le carte dell'Ufficio Finaziario sono state consultate per la pubblicazione di oltre settanta studi, quasi sempre in maniera sporadica.
Tra gli studi che hanno maggiormente utilizzato questo fondo, si possono citare:
P.F. ASSO, "L'Italia e i prestiti internazionali, 1919-1931. L'azione della Banca d'Italia fra la battaglia della lira e la politica di potenza", in "Ricerche per la storia della Banca d'Italia", vol. III, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp.3-342.
G. BRUNO, "La SME di Maurizio Capuano", in De Rosa,L. (a cura di), "Storia dell'industria elettrica in Italia", vol. II, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 347-76.
L. CONTE, "I prestiti esteri", in: De Rosa,L. (a cura di), "Storia dell'industria elettrica in Italia", vol. II, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 625-707.
L. SEGATO, "L'internazionalizzazione della finanza italiana. La Banca Commerciale Italiana e Camillo Castiglioni, 1919-1924", tesi di laurea, a.a. 1990-1991.
L. STANCIU, "Ruolo imprenditoriale della banca e investimenti diretti esteri: la Banca Commerciale Italiana nell'Europa centrorientale", in: "Imprese e storia", luglio-dicembre 1999, n. 20, pp. 257-89.