Multimedia
"Brescia e i Longobardi", 1987
segnatura
VID00425
tipologia
audiovisivo
genere
Educational
date
1987
titolo collana/serie
Cariplo per la scuola; Archivio dell'arte: Lombardia
luogo di produzione
Italia
distribuzione
Angelicum Film
responsabilità enti e persona
Panazza, Gaetano ( autore )
Cavazzuti, Mario ( regista )
Cosmovideo ( produttore )
Rai ( produttore )
Regione Lombardia ( produttore )
Cariplo, Servizio Marketing e Propaganda ( produttore )
Cavazzuti, Mario ( regista )
Cosmovideo ( produttore )
Rai ( produttore )
Regione Lombardia ( produttore )
Cariplo, Servizio Marketing e Propaganda ( produttore )
cast
Guido Ruberto (voce narrante).
credits
Fotografia: Lamberto Caimi; montaggio: Claudio Cormio; consulenza musicale: Carlo Aletti, Bruno Rosenthal.
sinossi
Parte della serie co-prodotta dalla Cariplo "Archivio dell'arte", il documentario presenta le tracce lasciate dai Longobardi in territorio bresciano, descrivendo in particolare il monastero di San Salvatore e Santa Giulia eretto nel 753 da re Desiderio.
I Longobardi erano giunti in Italia dalla Pannonia nel 569 d.C., guidati da Alboino, e si erano imposti presto su Bizantini, Goti e popolazioni latine di città come Verona e Brescia. Quest'ultima era già un centro ricco nel IV-V secolo, dopo il suo momento di maggiore splendore nell'età flavia - con teatro, foro e capitolium a formare l'antico centro monumentale - ed era ancora una città opulenta quando i Longobardi ne provocarono il tracollo.
Le testimonianze longobarde in terra bresciana provengono soprattutto dalle tombe e nel film si analizzano alcuni corredi funerari giunti fino a noi. Alcuni scavi nella zona di Santa Giulia hanno poi recentemente permesso il ritrovamento di capanne ed edifici della popolazione, che, all'inizio dell'VIII secolo, si era ormai integrata con gli abitanti indigeni, convertendosi dall'arianesimo al cattolicesimo. Significativa in questo senso anche la ripresa delle forme classiche in campo artistico.
Il più importante monumento dell'epoca in zona bresciana rimane il monastero di San Salvatore e Santa Giulia, nella cui originaria cripta erano conservati i resti di alcune martiri tra cui, appunto, la corsa Santa Giulia. Tra gli oggetti più preziosi che vi si conservano si ricordano la Croce di Desiderio, gemmata e in lamina argentata, e il Codice Purpureo del VI secolo.
I Longobardi erano giunti in Italia dalla Pannonia nel 569 d.C., guidati da Alboino, e si erano imposti presto su Bizantini, Goti e popolazioni latine di città come Verona e Brescia. Quest'ultima era già un centro ricco nel IV-V secolo, dopo il suo momento di maggiore splendore nell'età flavia - con teatro, foro e capitolium a formare l'antico centro monumentale - ed era ancora una città opulenta quando i Longobardi ne provocarono il tracollo.
Le testimonianze longobarde in terra bresciana provengono soprattutto dalle tombe e nel film si analizzano alcuni corredi funerari giunti fino a noi. Alcuni scavi nella zona di Santa Giulia hanno poi recentemente permesso il ritrovamento di capanne ed edifici della popolazione, che, all'inizio dell'VIII secolo, si era ormai integrata con gli abitanti indigeni, convertendosi dall'arianesimo al cattolicesimo. Significativa in questo senso anche la ripresa delle forme classiche in campo artistico.
Il più importante monumento dell'epoca in zona bresciana rimane il monastero di San Salvatore e Santa Giulia, nella cui originaria cripta erano conservati i resti di alcune martiri tra cui, appunto, la corsa Santa Giulia. Tra gli oggetti più preziosi che vi si conservano si ricordano la Croce di Desiderio, gemmata e in lamina argentata, e il Codice Purpureo del VI secolo.
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
16 mm
durata
26'29''
copyright
Intesa Sanpaolo, ente conservatore