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"Ouvraige de Lombardie: Arte lombarda del Trecento", anni 1950-1960
si trova in
segnatura
VID03009
tipologia
audiovisivo
genere
Documentario
date
anni 1950-1960
(Ante 1965.)
titolo collana/serie
Serie arte
luogo di produzione
Italia
responsabilità enti e persona
Vedovello, Franco ( autore )
Lamperti, Piero ( autore )
Centro Produzione Diffusione Documentari ( produttore )
Cariplo ( committente )
Lamperti, Piero ( autore )
Centro Produzione Diffusione Documentari ( produttore )
Cariplo ( committente )
sinossi
Dopo un'indicazione su come "la proiezione di questo documentario [fosse] offerta dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde", il film procede con una panoramica di quella che veniva definita, nella Francia medievale, "ouvraige de Lombardie": l'arte lombarda del Trecento. Legata alla tradizione realistica locale tanto quanto allo stile aulico e raffinato dei "nuovi tempi", conobbe la sua stagione più importante sotto Gian Galeazzo Visconti, e in particolare dal 1386, anno di fondazione del Duomo di Milano.
All'inizio del Trecento su Milano e la Lombardia si afferma la signoria dei Visconti e in tale nuovo clima politico ed economico le arti figurative si rinnovano. Il documentario prende avvio da alcuni esempi in campo architettonico: il castello di Milano, il campanile della chiesa di San Gottardo, la torre dell'Abbazia di Chiaravalle e il castello visconteo di Pavia presentano tutti alcuni elementi della nuova arte lombarda del Trecento. La corte viscontea stessa favorisce quest'arte: il nuovo stile è introdotto dallo scultore pisano Giovanni di Balduccio e da Giotto, entrambi chiamati a Milano dalla signoria e importante influenza per gli artisti locali.
Se la pittura del primo Trecento muove ancora dalla tradizione romanica e lombarda (sono portati ad esempio gli affreschi del castello di Angera), negli affreschi di metà secolo dell'abbazia di Viboldone è possibile osservare l'incontro con la nuova pittura giottesca. Giovanni da Milano arriva a una vera sintesi stilistica tra tradizione locale e arte nuova: è il caposcuola cui guarderanno molti pittori lombardi.
Altro campo di sviluppo per l'arte lombarda è poi rappresentato dalle miniature, con il loro interesse per la vita di corte e del contado.
Tra gli altri artisti ricordati: Giovannino de' Grassi, pittore, scultore e architetto del Duomo - caratterizzato da uno stile gotico autonomo e originale - e Michelino da Besozzo. L'influenza di tale "ouvraige de Lombardie" si potrà trovare nella scuola veronese e in artisti come Masolino da Panicale.
All'inizio del Trecento su Milano e la Lombardia si afferma la signoria dei Visconti e in tale nuovo clima politico ed economico le arti figurative si rinnovano. Il documentario prende avvio da alcuni esempi in campo architettonico: il castello di Milano, il campanile della chiesa di San Gottardo, la torre dell'Abbazia di Chiaravalle e il castello visconteo di Pavia presentano tutti alcuni elementi della nuova arte lombarda del Trecento. La corte viscontea stessa favorisce quest'arte: il nuovo stile è introdotto dallo scultore pisano Giovanni di Balduccio e da Giotto, entrambi chiamati a Milano dalla signoria e importante influenza per gli artisti locali.
Se la pittura del primo Trecento muove ancora dalla tradizione romanica e lombarda (sono portati ad esempio gli affreschi del castello di Angera), negli affreschi di metà secolo dell'abbazia di Viboldone è possibile osservare l'incontro con la nuova pittura giottesca. Giovanni da Milano arriva a una vera sintesi stilistica tra tradizione locale e arte nuova: è il caposcuola cui guarderanno molti pittori lombardi.
Altro campo di sviluppo per l'arte lombarda è poi rappresentato dalle miniature, con il loro interesse per la vita di corte e del contado.
Tra gli altri artisti ricordati: Giovannino de' Grassi, pittore, scultore e architetto del Duomo - caratterizzato da uno stile gotico autonomo e originale - e Michelino da Besozzo. L'influenza di tale "ouvraige de Lombardie" si potrà trovare nella scuola veronese e in artisti come Masolino da Panicale.
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
16 mm
durata
14'06''
copyright
Intesa Sanpaolo