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"Il volatore di aquiloni", 1985
segnatura
VID03004/a-b
tipologia
audiovisivo
genere
Fiction
date
1985
titolo collana/serie
[Cariplo per la scuola]
luogo di produzione
Italia
distribuzione
Angelicum Film
responsabilità enti e persona
Pozzetto, Renato ( regista )
Pozzetto, Renato ( autore del soggetto )
Pozzetto, Renato ( sceneggiatore )
Gestione Artistica Alto Verbano ( produttore )
Panda Film ( produttore )
Cariplo ( sponsor )
La Rinascente ( sponsor )
Metropolitana Milanese ( sponsor )
Montedison ( sponsor )
Max Meyer ( sponsor )
Pozzetto, Renato ( autore del soggetto )
Pozzetto, Renato ( sceneggiatore )
Gestione Artistica Alto Verbano ( produttore )
Panda Film ( produttore )
Cariplo ( sponsor )
La Rinascente ( sponsor )
Metropolitana Milanese ( sponsor )
Montedison ( sponsor )
Max Meyer ( sponsor )
cast
Renato Pozzetto, Massimo Boldi, Felice Andreasi, Piero Mazzarella, Gianni Cajafa, Vinicio Verza, Karl Heinz Rummenigge.
credits
Fotografia: Agostino Castiglioni; musica: Enzo Jannacci; montaggio: Osvaldo Bargero; scenografia: Ennio Michettoni.
sinossi
Lungometraggio a soggetto il cui protagonista, il giovane Urca, nel tentativo di raggiungere il mare in deltaplano precipita a Milano e vive una serie di avventure, che lo portano tra l'altro a contatto con tutti gli sponsor che avevano finanziato la produzione del film. A conclusione, la natura surreale della narrazione viene spiegata dal fatto che è stato tutto un sogno di Renato Pozzetto, addormentatosi sul set di un film chiamato "Ciao Milano!".
Il film è preceduto da una breve introduzione di Pozzetto stesso, che spiega come l'idea di fare una pellicola su Milano, che utilizzasse musiche di Enzo Jannacci, gli fosse stata data dall'architetto Paolo Morazzoni e dal giornalista Marco Garzonio, e come per attuare il progetto avesse cercato finanziamenti presso diversi enti, quali Cariplo, La Rinascente, Metropolitana Milanese, Montedison e Max Mayer.
La storia incomincia nella casa degli Urca, dove il figlio ha deciso di raggiungere a tutti i costi il mare e parte con l'abituale mezzo di trasporto di famiglia: un deltaplano. Precipitato a Milano, vive una serie di avventure più o meno surreali, che lo vedono impegnato per esempio come portiere a San Siro, mentre para i tiri di Vinicio Verza e Karl Heinz Rummenigge, o come tenore al Teatro alla Scala. Nei giri del protagonista alla ricerca di un modo per arrivare al mare, il film mostra allo spettatore monumenti e luoghi della città (il Castello Sforzesco, Brera, la Borsa, la Galleria Vittorio Emanuele II, ecc.), nonché gli sponsor del film. Se Montedison e Max Meyer sono ripresi solo dall'esterno, Urca ha invece modo di viaggiare nelle gallerie dove la Metropolitana Milanese sta costruendo la linea 3 e di vagare per La Rinascente in orario di chiusura, dialogando con manichini e guardando la televisione in una vetrina. Investito dallo strampalato autista di un dirigente Cariplo, viene condotto alla Cà de Sass [28:10-39:00], sede della cassa di risparmio, di cui vengono mostrati esterni e interni (tra cui sala del pubblico e salone della beneficenza). Qui un quadro di Primo Bonaventura, il primo cliente dell'Istituto alla sua apertura nel 1823, prende vita, gli fa avere un prestito di due milioni di lire e lo porta in carrozza in giro per la città.
Ma tutto è solo un sogno di Pozzetto, che si sveglia in piazza del Duomo ed è pronto per girare un film su Milano.
Il film è preceduto da una breve introduzione di Pozzetto stesso, che spiega come l'idea di fare una pellicola su Milano, che utilizzasse musiche di Enzo Jannacci, gli fosse stata data dall'architetto Paolo Morazzoni e dal giornalista Marco Garzonio, e come per attuare il progetto avesse cercato finanziamenti presso diversi enti, quali Cariplo, La Rinascente, Metropolitana Milanese, Montedison e Max Mayer.
La storia incomincia nella casa degli Urca, dove il figlio ha deciso di raggiungere a tutti i costi il mare e parte con l'abituale mezzo di trasporto di famiglia: un deltaplano. Precipitato a Milano, vive una serie di avventure più o meno surreali, che lo vedono impegnato per esempio come portiere a San Siro, mentre para i tiri di Vinicio Verza e Karl Heinz Rummenigge, o come tenore al Teatro alla Scala. Nei giri del protagonista alla ricerca di un modo per arrivare al mare, il film mostra allo spettatore monumenti e luoghi della città (il Castello Sforzesco, Brera, la Borsa, la Galleria Vittorio Emanuele II, ecc.), nonché gli sponsor del film. Se Montedison e Max Meyer sono ripresi solo dall'esterno, Urca ha invece modo di viaggiare nelle gallerie dove la Metropolitana Milanese sta costruendo la linea 3 e di vagare per La Rinascente in orario di chiusura, dialogando con manichini e guardando la televisione in una vetrina. Investito dallo strampalato autista di un dirigente Cariplo, viene condotto alla Cà de Sass [28:10-39:00], sede della cassa di risparmio, di cui vengono mostrati esterni e interni (tra cui sala del pubblico e salone della beneficenza). Qui un quadro di Primo Bonaventura, il primo cliente dell'Istituto alla sua apertura nel 1823, prende vita, gli fa avere un prestito di due milioni di lire e lo porta in carrozza in giro per la città.
Ma tutto è solo un sogno di Pozzetto, che si sveglia in piazza del Duomo ed è pronto per girare un film su Milano.
note
La versione ridotta, di 54 minuti, fu probabilmente creata per una proiezione più agevole nelle scuole.
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
16 mm
durata
68'
copyright
Intesa Sanpaolo, ente conservatore