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"Il forziere della natura", 1956

segnatura
VID02995
tipologia
audiovisivo
genere
Educational
date
1956
luogo di produzione
Italia
responsabilità enti e persona
Fabris, Toni ( autore )
Rosada, Guido ( produttore )
Tortorella, Giuseppe ( produttore )
Donizetti, Pino ( produttore )
Slogan Film ( produttore )
Cariplo ( produttore )
credits
Fotografia: Mario Negri, Carlo Pozzi; musica: Luciano Chailly; consulenza scientifica: Giuseppe Nangeroni.
sinossi
Prodotto dalla Cariplo, il film è un cortometraggio di propaganda del risparmio, che ne mostra le virtù tramite l'evidenziazione di come il "risparmio" delle risorse naturali da parte della Terra abbia permesso all'uomo contemporaneo di vivere nel benessere. Il corto si apre su immagini del pianeta in epoca primordiale, ricostruite mediante modellini, animazione in stop-motion ed effetti speciali meccanici. Ne vengono descritte le condizioni ai suoi albori, le prime piogge e la nascita della vegetazione, le prime forme di vita animale e l'avvento dei dinosauri (denominati "mostruosi esseri viventi" e animati con la tecnica dello stop-motion o sostituiti da camaleonti e altre creature filmate in ambientazioni in miniatura), l'era glaciale e i suoi animali (un mammut è ancora una volta animato in stop-motion) e le stratificazioni della crosta terrestre, che aiutano a studiare la storia del pianeta, e rivelano tutte le sue ricchezze. "Attraverso il fluire dei secoli la scienza ha fornito all'uomo la chiave che apre il forziere della natura": l'uomo preleva così dalla terra le materie prime "che diverranno case ed energia, macchine e calore, luce e moto" (nell'inquadratura si susseguono immagini di un pozzo petrolifero, navi, una fonderia). "La terra", si conclude, "giorno per giorno ha risparmiato per noi, nell'eterna economia del creato, che ci insegna il risparmio consacrando un principio immutabile che è legge di natura e che è la prima garanzia del nostro avvenire: senza risparmio non vi è progresso e non vi è benessere per l'umanità".
fonti e bibliografia

"I mezzi audiovisivi" in 1952-1962. Un decennio di evoluzione strutturale e funzionale, Milano, Cariplo, 1963, pp. 313-316.



Per Toni Fabris cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Toni_Fabris (ultimo accesso 29 settembre 2015); http://www.treccani.it/enciclopedia/toni-fabris/ (ultimo accesso 29 settembre 2015).

note
Toni Fabris (1915-1989), accreditato nei titoli di testa come "realizzatore", è stato scultore, regista e autore di esperimenti di "scultura animata" e di film in stop-motion. Tra questi il più importante è probabilmente "Gli uomini sono stanchi" (1949), in cui già si avvaleva della collaborazione del musicista Luciano Chailly.
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
35 mm
durata
9'30''
copyright
Intesa Sanpaolo