Multimedia
"Tutto il mondo in una siepe", 1982
si trova in
segnatura
VID01570
tipologia
audiovisivo
genere
Documentario
date
1982
luogo di produzione
Italia
distribuzione
Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane
responsabilità enti e persona
Pratesi, Fulco ( autore del soggetto )
Pratesi, Fulco ( sceneggiatore )
Armati, Fernando ( autore )
Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane ( produttore )
Pratesi, Fulco ( sceneggiatore )
Armati, Fernando ( autore )
Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane ( produttore )
credits
Musica: Egisto Macchi; montaggio: Claudio Chianca; collaborazione scientifica: Marco Cerullo.
sinossi
Documentario prodotto dall'ACRI sullo squilibrio provocato negli ecosistemi dalla "razionalizzazione" dell'agricoltura italiana. Il target è un pubblico di studenti delle scuole elementari e medie.
Nelle campagne italiane è in atto una grande trasformazione: i nuovi metodi di coltivazione hanno cambiato il volto di gran parte del paesaggio rurale, immutato fin dall'antichità. Sarebbe tuttavia importante salvare "le verdi reliquie" di questo ambiente sempre più raro, quello dei piccoli appezzamenti di terreno e di boschetti. Tali boschetti, siepi e alberi isolati non sono infatti inutili: la siepe, "ormai considerata un impaccio", è l'habitat di fiori, farfalle, bacche e uccelli, gli ultimi di un territorio che sempre di più va assomigliando a un "deserto di campi arati".
Il documentario passa quindi a presentare la siepe da un punto di vista storico e delle sue funzioni (limite tra proprietà diverse o anche tra comuni e latifondi; funzioni quali il tenere lontano il bestiame dai campi coltivati ed essere un frangivento, ecc.) e dal punto di vista di animali e piante per cui la siepe è il proprio territorio naturale. Vengono mostrate le distruzioni delle siepi per le esigenze del "cosiddetto progresso" e per "la scarsa simpatia che si ha nel nostro paese" per la natura, e si esprime la speranza che "anche da noi si faccia il possibile per salvarle", perché dove esse scompaiono "la natura scompare con loro".
Nelle campagne italiane è in atto una grande trasformazione: i nuovi metodi di coltivazione hanno cambiato il volto di gran parte del paesaggio rurale, immutato fin dall'antichità. Sarebbe tuttavia importante salvare "le verdi reliquie" di questo ambiente sempre più raro, quello dei piccoli appezzamenti di terreno e di boschetti. Tali boschetti, siepi e alberi isolati non sono infatti inutili: la siepe, "ormai considerata un impaccio", è l'habitat di fiori, farfalle, bacche e uccelli, gli ultimi di un territorio che sempre di più va assomigliando a un "deserto di campi arati".
Il documentario passa quindi a presentare la siepe da un punto di vista storico e delle sue funzioni (limite tra proprietà diverse o anche tra comuni e latifondi; funzioni quali il tenere lontano il bestiame dai campi coltivati ed essere un frangivento, ecc.) e dal punto di vista di animali e piante per cui la siepe è il proprio territorio naturale. Vengono mostrate le distruzioni delle siepi per le esigenze del "cosiddetto progresso" e per "la scarsa simpatia che si ha nel nostro paese" per la natura, e si esprime la speranza che "anche da noi si faccia il possibile per salvarle", perché dove esse scompaiono "la natura scompare con loro".
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
16 mm
durata
21'09''
copyright
Intesa Sanpaolo, ente conservatore