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"Bergamo: Santa Maria Maggiore e la Cappella Colleoni", 1987

segnatura
VID00424
tipologia
audiovisivo
genere
Educational
date
1987
titolo collana/serie
Cariplo per la scuola; Archivio dell'arte: Lombardia
luogo di produzione
Italia
distribuzione
Angelicum Film
responsabilità enti e persona
Angelini, Sandro ( autore )
Jannone, Roberto ( regista )
Cosmovideo ( produttore )
Rai ( produttore )
Regione Lombardia ( produttore )
Cariplo, Servizio Marketing e Propaganda ( produttore )
cast
Franco Morgan (voce narrante).
credits
Fotografia: Renzo Bertoni; montaggio: Claudio Cormio; consulenza musicale: Grazia Giardiello.
sinossi
Parte della serie co-prodotta dalla Cariplo "Archivio dell'arte", il documentario presenta una dettagliata descrizione della storia, dell'architettura e delle opere d'arte di Santa Maria Maggiore a Bergamo, la cui posizione "nascosta" tra gli edifici cittadini non deve far dimenticare un processo di costruzione lungo secoli.

Nel 1133 una pestilenza seguita a siccità e carestia porta i cittadini a progettare la chiesa come richiesta di intercessione alla Madonna perché tali calamità non si ripetessero. La prima pietra viene posata nel 1137 e la costruzione continuata di anno in anno, tra momenti di maggiore e minore qualità, ricchezza e velocità dei lavori: "la sua storia è la storia di Bergamo". Il progetto originario era dell'architetto noto come Mastro Fredo, ma non sarà sempre seguito; intorno al primo quarto del Duecento la chiesa è ancora incompiuta ma la prima fase della costruzione è ultimata. Un secolo dopo Pecino da Nova comincia ad affrescare gli interni: vi lavorerà per quasi 70 anni ma solo pochi dei suoi lavori, nascosti in un'absidiola murata, sono giunti fino a noi. Negli stessi anni i maestri Campionesi, Giovanni e Ugo da Campione, lavorano invece sui portali, mentre vari dipinti sono offerti da privati cittadini come ex voto. Negli anni successivi la chiesa si arricchisce di figure e decorazioni gotiche, di una guglia gotica e di un campanile che sarà ultimato solo nel 1591. Nel 1475, intanto, il capitano di ventura Bartolomeo Colleoni aveva chiesto il permesso di edificare il proprio monumento funebre nel centro della città. Quando questo gli era stato rifiutato, Colleoni aveva fatto abbattere nottetempo la sacrestia, e fatto iniziare i lavori di costruzione di una propria cappella, affidati a Giovanni Antonio Amadeo: sarà il primo esempio di arte rinascimentale nel Nord Italia. Un coro ligneo di Giovan Francesco Capoferri, decorazioni e affreschi barocchi nel Seicento e affreschi di Giambattista Tiepolo saranno alcune delle ulteriori aggiunte a una chiesa che non sembra mai ultimata.
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
16 mm
durata
26'23''
copyright
Intesa Sanpaolo, ente conservatore