Multimedia
"Maestro liutaio", 1990
segnatura
VID00421
tipologia
audiovisivo
genere
Educational
date
1990
titolo collana/serie
Cariplo per la scuola; Arti, mestieri e tradizioni della nostra gente
luogo di produzione
Italia
distribuzione
Angelicum Film
responsabilità enti e persona
Martinelli, Renzo ( regista )
Martinelli, Renzo ( autore del soggetto )
Martinelli, Renzo ( sceneggiatore )
Barone, Dino ( sceneggiatore )
Martinelli Film Company ( produttore )
Cariplo, Servizio Studi e Pianificazione - Realizzazioni Audiovisive ( produttore )
Martinelli, Renzo ( autore del soggetto )
Martinelli, Renzo ( sceneggiatore )
Barone, Dino ( sceneggiatore )
Martinelli Film Company ( produttore )
Cariplo, Servizio Studi e Pianificazione - Realizzazioni Audiovisive ( produttore )
cast
Natale Ciravolo (voce narrante).
credits
Fotografia: Renzo Bertoni; montaggio: Osvaldo Bargero e Marco Peviani.
sinossi
Il cortometraggio, prodotto dalla Cariplo e parte di una serie relativa ai mestieri e alle tradizioni italiane creata per la distribuzione gratuita nelle scuole, si focalizza sul lavoro dei maestri liutai di Cremona, attraverso le vicende di Antonio, un giovane studente di violino appassionato della figura di Stradivari.
Il film si apre su Antonio e un suo amico, che si stanno dirigendo alla propria lezione di violino e sulla strada si fermano ad ascoltare il maestro Andrea Mosconi, che ogni giorno "tiene in vita" il violino Cremonese del 1715, tra i più celebri costruiti da Stradivari. "La storia di Antonio", commenta la voce narrante, "è la storia di quasi tutti i ragazzi cremonesi. Nascere e crescere a Crenona significa doversi confrontare, prima o poi, con lo strumento che ha reso questa città famosa nel mondo". A Cremona sono infatti nati e cresciuti alcuni tra i liutai più prestigiosi al mondo, quali Nicola Amati, Giuseppe Guarneri del Gesù e Antonio Stradivari. Nell'odierna città, a Francesco Bissolotti e Simone Sacconi si deve il recupero della scuola liutaia cremonese secondo i metodi dei liutai settecenteschi. Bissolotti sta preparando un violino per Antonio e particolare attenzione viene prestata al momento della verniciatura. Sacconi ha infatti a lungo studiato il segreto della verniciatura di Stradivari analizzando oltre 300 strumenti e appurando come il liutaio apponesse innanzitutto una prima vernice a base di silice che faceva "inossare" il legno. Dopo una breve descrizione della figura e del lavoro di Stradivari, il film si chiude su un saggio di Antonio, di cui ci si chiede quale sarà il destino: se diventare musicista o, forse, maestro liutaio.
A conclusione un cartello indica come la Cariplo abbia "contribuito alla salvaguardia dell'arte liutaia recuperando ed acquisendo un prezioso strumento, il violino Guarneri del Gesù 1744".
Il film si apre su Antonio e un suo amico, che si stanno dirigendo alla propria lezione di violino e sulla strada si fermano ad ascoltare il maestro Andrea Mosconi, che ogni giorno "tiene in vita" il violino Cremonese del 1715, tra i più celebri costruiti da Stradivari. "La storia di Antonio", commenta la voce narrante, "è la storia di quasi tutti i ragazzi cremonesi. Nascere e crescere a Crenona significa doversi confrontare, prima o poi, con lo strumento che ha reso questa città famosa nel mondo". A Cremona sono infatti nati e cresciuti alcuni tra i liutai più prestigiosi al mondo, quali Nicola Amati, Giuseppe Guarneri del Gesù e Antonio Stradivari. Nell'odierna città, a Francesco Bissolotti e Simone Sacconi si deve il recupero della scuola liutaia cremonese secondo i metodi dei liutai settecenteschi. Bissolotti sta preparando un violino per Antonio e particolare attenzione viene prestata al momento della verniciatura. Sacconi ha infatti a lungo studiato il segreto della verniciatura di Stradivari analizzando oltre 300 strumenti e appurando come il liutaio apponesse innanzitutto una prima vernice a base di silice che faceva "inossare" il legno. Dopo una breve descrizione della figura e del lavoro di Stradivari, il film si chiude su un saggio di Antonio, di cui ci si chiede quale sarà il destino: se diventare musicista o, forse, maestro liutaio.
A conclusione un cartello indica come la Cariplo abbia "contribuito alla salvaguardia dell'arte liutaia recuperando ed acquisendo un prezioso strumento, il violino Guarneri del Gesù 1744".
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
16 mm
durata
16'39''
copyright
Intesa Sanpaolo