Multimedia
"I Mestee de Milan", 1991
segnatura
VID00422
tipologia
audiovisivo
genere
Educational
date
1991
titolo collana/serie
Cariplo per la scuola; Arti, mestieri e tradizioni della nostra gente
luogo di produzione
Italia
distribuzione
Angelicum Film
responsabilità enti e persona
Martinelli, Renzo ( regista )
Martinelli, Renzo ( autore del soggetto )
Martinelli, Renzo ( sceneggiatore )
Barone, Dino ( sceneggiatore )
Pink Production ( produttore )
Cariplo, Servizio Studi e Pianificazione - Realizzazioni Audiovisive ( produttore )
Martinelli, Renzo ( autore del soggetto )
Martinelli, Renzo ( sceneggiatore )
Barone, Dino ( sceneggiatore )
Pink Production ( produttore )
Cariplo, Servizio Studi e Pianificazione - Realizzazioni Audiovisive ( produttore )
cast
Natale Ciravolo (voce narrante).
credits
Fotografia: Renzo Bertoni; montaggio: Osvaldo Bargero; scenografia e costumi: Ada Legori.
sinossi
Il cortometraggio, prodotto dalla Cariplo e parte di una serie relativa ai mestieri e alle tradizioni italiane creata per la distribuzione gratuita nelle scuole, si focalizza sui "mestee de Milan", i mestieri di Milano. Diversi mestieri tradizionali in ambito milanese sono presentati in modo al contempo didascalico e narrativo, con una vena di affetto e nostalgia: ricostruzioni in costume di scene d'epoca, che spesso includono un background fittizio per alcuni dei personaggi, si alternano a narrazioni più documentaristiche, a immagini della Milano odierna e a stampe e dipinti d'epoca.
Il film, ambientato per lo più sui Navigli milanesi, si divide in più parti, ciascuna introdotta da una citazione in dialetto o comunque relativa alla città e ai suoi abitanti. In ciascuna vengono presentati uno o più lavori tradizionali: il "muletta" - l'arrotino - e la lavandaia, il venditore di carbone, accompagnato dal "tencitt", il bambino che lo consegnava, e il ciabattino, "el cafè del genoeucc" - venditore ambulante di caffè - e i suonatori ambulanti della "banda del Tirassa", la piccola aiutante delle sarte e il "pigutin" - venditore ambulanti di bambole -, il venditore di anelli, il "brumista" - il vetturino di carrozze - e il lampionaio. Sono ricordati inoltre i barconi da carico e da passeggeri in navigazione sul Naviglio Grande e il trasporto di marmo alla Fabbrica del Duomo lungo la stessa via d'acqua.
Il cambiamento della vita e dei costumi ha ormai portato alla sparizione della maggior parte di questi lavori, che sono tuttavia ancora ricordati dai Milanesi. Il film termina con la citazione di una poesia di Salvatore Quasimodo: "Il vento vacilla esaltato / e porta foglie / sugli alberi del parco, / l'erba è già / intorno alle mura del castello, / i barconi di sabbia / filano sul Naviglio Grande".
Il film, ambientato per lo più sui Navigli milanesi, si divide in più parti, ciascuna introdotta da una citazione in dialetto o comunque relativa alla città e ai suoi abitanti. In ciascuna vengono presentati uno o più lavori tradizionali: il "muletta" - l'arrotino - e la lavandaia, il venditore di carbone, accompagnato dal "tencitt", il bambino che lo consegnava, e il ciabattino, "el cafè del genoeucc" - venditore ambulante di caffè - e i suonatori ambulanti della "banda del Tirassa", la piccola aiutante delle sarte e il "pigutin" - venditore ambulanti di bambole -, il venditore di anelli, il "brumista" - il vetturino di carrozze - e il lampionaio. Sono ricordati inoltre i barconi da carico e da passeggeri in navigazione sul Naviglio Grande e il trasporto di marmo alla Fabbrica del Duomo lungo la stessa via d'acqua.
Il cambiamento della vita e dei costumi ha ormai portato alla sparizione della maggior parte di questi lavori, che sono tuttavia ancora ricordati dai Milanesi. Il film termina con la citazione di una poesia di Salvatore Quasimodo: "Il vento vacilla esaltato / e porta foglie / sugli alberi del parco, / l'erba è già / intorno alle mura del castello, / i barconi di sabbia / filano sul Naviglio Grande".
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
16 mm
durata
18'34''
copyright
Intesa Sanpaolo