Multimedia
"Il Magnano", 1985
segnatura
VID00418
tipologia
audiovisivo
genere
Educational
date
1985
titolo collana/serie
Cariplo per la scuola; Arti, mestieri e tradizioni della nostra gente
luogo di produzione
Italia
distribuzione
Angelicum Film
responsabilità enti e persona
Martinelli, Renzo ( regista )
Martinelli, Renzo ( autore del soggetto )
Martinelli, Renzo ( sceneggiatore )
Frigerio, Adalberto ( sceneggiatore )
Barone, Dino ( produttore )
Studioemme ( produttore )
Cariplo, Servizio Propaganda e Sviluppo ( produttore )
Martinelli, Renzo ( autore del soggetto )
Martinelli, Renzo ( sceneggiatore )
Frigerio, Adalberto ( sceneggiatore )
Barone, Dino ( produttore )
Studioemme ( produttore )
Cariplo, Servizio Propaganda e Sviluppo ( produttore )
credits
Fotografia: Lamberto Caimi; montaggio: Alberto Moro; consulenza storica: Luigi Mario Belloni, Giorgio Grandi, Federico Scanziani.
sinossi
Il cortometraggio, prodotto dalla Cariplo e parte di una serie relativa ai mestieri e alle tradizioni italiane creata per la distribuzione gratuita nelle scuole, si focalizza sulla figura del magnano (o stagnino). A differenza degli altri titoli della serie, questo documentario descrive in modo puramente narrativo tale mestiere, mediante l'incontro-confronto tra due bambini - uno il garzone del magnano, l'altro il figlio di una delle sue clienti - alla cui voce è affidata la narrazione.
Il film si apre con l'arrivo del magnano Ambrogio Butti e del suo aiutante e nipote, Luigi Del Fante, a una cascina del cremonese. Il piccolo Davide, figlio dei proprietari della cascina, alla sera scrive sul suo diario di come avesse fatto amicizia con Luigi, il quale gli aveva detto di venire da Cavargna e gli aveva raccontato dei magnani: moltissimi di loro provenivano proprio dai paesi della Val Cavargna, ma la professione era ormai in crisi e Ambrogio era l'ultimo rimasto nella zona. Il film si sposta quindi su Luigi stesso, che racconta dei viaggi in compagnia di suo zio: le partenze all'alba, i lunghi tragitti a piedi, le notti spesso passate nei fienili, l'incontro con altri ambulanti (come Aurelio, che ripara sedie di paglia) e con i clienti (come i proprietari di un enorme frantoio a Ossuccio o, appunto, la famiglia di Davide) ma anche i racconti di esseri fantastici come i folletti Bragiola o quelli relativi al "Rungin", il complicato dialetto magnano. A casa tornano solo per le feste importanti, come per esempio quella di Sant'Antonio, in cui entrambi aiuteranno a raccogliere il fieno.
Il film si conclude in modo concentrico, con la ripetizione della prima sequenza: l'arrivo di Ambrogio e Luigi alla cascina.
Il film si apre con l'arrivo del magnano Ambrogio Butti e del suo aiutante e nipote, Luigi Del Fante, a una cascina del cremonese. Il piccolo Davide, figlio dei proprietari della cascina, alla sera scrive sul suo diario di come avesse fatto amicizia con Luigi, il quale gli aveva detto di venire da Cavargna e gli aveva raccontato dei magnani: moltissimi di loro provenivano proprio dai paesi della Val Cavargna, ma la professione era ormai in crisi e Ambrogio era l'ultimo rimasto nella zona. Il film si sposta quindi su Luigi stesso, che racconta dei viaggi in compagnia di suo zio: le partenze all'alba, i lunghi tragitti a piedi, le notti spesso passate nei fienili, l'incontro con altri ambulanti (come Aurelio, che ripara sedie di paglia) e con i clienti (come i proprietari di un enorme frantoio a Ossuccio o, appunto, la famiglia di Davide) ma anche i racconti di esseri fantastici come i folletti Bragiola o quelli relativi al "Rungin", il complicato dialetto magnano. A casa tornano solo per le feste importanti, come per esempio quella di Sant'Antonio, in cui entrambi aiuteranno a raccogliere il fieno.
Il film si conclude in modo concentrico, con la ripetizione della prima sequenza: l'arrivo di Ambrogio e Luigi alla cascina.
BN/colore
colore
lingua
Italiano
formato
16 mm
durata
21'56''
copyright
Intesa Sanpaolo