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Carte personali di Margherita Papafava Bracci Testasecca, 1921 - 1965
Margherita Papafava Bracci Testasecca (Padova, 12 agosto 1893 - Roma, 24 luglio 1967)
Figlia primogenita dell'economista Francesco Papafava Antonini dei Carraresi e di Maria Meniconi Bracceschi, Margherita nasce a Padova il 12 agosto 1893.
Nella casa di famiglia a Firenze riceve lezioni di storia da Gaetano Salvemini e di lettere da Giovanni Amendola.
Nel 1908 incontra Lucangelo Bracci Testasecca che sposa il 20 ottobre 1913 nella cappella di Frassanelle, sull'estremo rilievo nord dei Colli Euganei. Il 26 ottobre 1914 nasce Giuseppe Braccio, seguito da Francesco (13 dicembre 1919) e da Giacomo (3 giugno 1924).
Durante il ventennio fascista Margherita tiene viva nel palazzo Bracci Testasecca di Montepulciano e nell'appartamento in via Quattro Novembre a Roma la consuetudinaria frequentazione di esponenti antifascisti. Ed è proprio in via Quattro Novembre che dopo il "delitto Matteotti" Giovanni Amendola si reca per comunicare desolato che il Re non intende opporsi a Mussolini. Inoltre, è sempre qui che l'8 giugno 1925 viene arrestato Gaetano Salvemini per la pubblicazione del giornale clandestino Non Mollare e nel luglio 1928 Alcide De Gasperi viene qui accolto dopo essere uscito dal carcere.
Fra i molti che ricordano casa Bracci e ne scrivono, Umberto Morra di Lavriano la definisce un "porto di antifascismo" meritevole d'una lapide "per essere rimasta intatta come un'arca in mezzo alle tempeste politiche" (Ultima adunata, in "La Nuova Europa", n. 8, 25 febbraio 1945).
Margherita muore a Roma il 24 luglio 1967.