Banca Commerciale Italiana
Società Commerciale d'Oriente (Comor), 1912 - 1935
Comor fu fondata nel 1907 a Ginevra. Secondo l'art. 2 dello Statuto, l'attività della Comor consisteva nel "promuovere, creare ed esercitare - sia direttamente, sia a mezzo di terzi, e così pure dando e ricevendo partecipazioni sotto qualsiasi forma in altre Società e Ditte italiane ed estere - imprese bancarie, commerciali e industriali in genere, nell'Oriente e nelle Colonie italiane, non esclusa la facoltà di svolgere, occorrendo, il proprio oggetto sociale tanto in Italia quanto in altri paesi" (Statuto 1920, in cart. 1). La sede fu poi spostata a Milano nel novembre 1912.
Di fatto le si attaglia perfettamente la definizione di "filiale all'estero della Banca Commerciale Italiana", data da Richard A. Webster (cfr. bibliografia).
Occorre rilevare, nell'ambito di questa funzione di collegamento internazionale, soprattutto negli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale, l'importanza rivestita dalle trattative diplomatiche, che trovano riscontro principalmente nel fitto e confidenziale carteggio tra Joel e il ministro degli Esteri, Antonino di San Giuliano, e che sono state particolarmente approfondite da Marta Petricioli nel suo studio incentrato sulle vicende politico-diplomatiche e sul ruolo della grande finanza italiana.
Da non trascurare è l'attività di finanziamento a lungo termine di impianti e di iniziative infrastrutturali, come ferrovie, miniere, centrali elettriche, società di navigazione, attività che attende ulteriori ricostruzioni storiografiche.
Nei primi anni Trenta la Comor fu una delle holding che detenevano pacchetti di azioni della Banca Commerciale Italiana e di altre imprese collegate, e fu interessata nell' "Operazione Sofindit", e nel salvataggio della BCI, con modalità che sono ancora da chiarire in sede storiografica.
La consultazione congiunta delle carte di questo fondo e di quelle personali di Bernardino Nogara può fornire la base per studi di storia delle relazioni internazionali, alla vigilia e dopo il primo conflitto mondiale, e per studi sulle iniziative di operatori economici italiani in Turchia, in Asia Minore, nei Balcani e, in misura minore, in Africa.
Il fondo permette di ricostruire varie vicende connesse all'intreccio di partecipazioni della BCI come "banca mista" e come holding capogruppo di imprese industriali. E' particolarmente documentata l'attività di Nogara come presidente e come amministratore delle seguenti imprese: Société Minière de Bulgarie - Sofia, e Società Mineraria dell'Africa Orientale Italiana (Miaforit) - Asmara, Milano (cart. 22-26). Ancor più ricca è la documentazione di Ettore Marcenaro, che fu amministratore delegato della Comor nel periodo 1929-1935, come amministratore e sindaco delle seguenti società: Società Elettrica Coloniale Italiana (Seci) - Tripoli, Società Nazionale per Imprese Elettriche - Milano, Société Générale des Soufres - Parigi, Palermo, Società Anonima Sangiovannello (Sas) - Palermo, Esercizio Miniere Solfifere (Emisolfi) - Palermo, Monte Amiata. Società Anonima Mineraria - Roma, Abbadia San Salvatore (Siena), Società Italiana di Navigazione G. Rossi (Navrossi) - Roma (cart. 30-64). Sono da segnalare anche le carte relative alla liquidazione della Società Generale dei Colori (cart. 65-69), le cui vicende risultano connesse alla storia della BCI, in considerazione del fitto intreccio di partecipazioni azionarie tra la Monte Amiata e la Banca stessa.
L'impianto del fondo è stato costruito sulla base dei verbali del Consiglio di Amministrazione, rinvenuti nelle Carte Nogara (cart. 9), che hanno consentito di individuare la storia istituzionale interna della Comor, e anche di definire l'ordine cronologico di sviluppo delle varie affiliazioni.
In apertura sono state collocate le carte della Direzione di Milano e di Costantinopoli; seguono gli incarti personali di Nogara e di Marcenaro.
La documentazione amministrativa (soprattutto ordinamenti e fatture) precede la raccolta di stampati, in ordine alfabetico per società.
Alla fine del fondo, a motivo del loro formato "in folio", sono collocati i registri amministrativi e contabili della Comor e di altre società del gruppo.
Richard A. Webster, L'imperialismo industriale italiano, 1908-1915. Studio sul prefascismo, Einaudi, Torino, 1974.
Marta Petricioli, L'Italia in Asia Minore. Equilibrio mediterraneo e ambizioni imperialiste alla vigilia della prima guerra mondiale, Firenze, Sansoni, 1983.
Idem, La resa dei conti: diplomazia e finanza di fronte alle aspirazioni in Anatolia 1918-1923, in: "Storia delle relazioni internazionali", II, 1986, pp.63-93.
Andrea Filippo Saba, L'imperialismo opportunista: politica estera italiana e industria degli armamenti, 1919-1941, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 2001.
Id., La Società Commerciale d'Oriente entre la diversificaciòn y la situación estratégica internacional (1902-1935) , in: "Información Comercial Espanola", n. 812, Enero 2004, pp. 137-152.
Angelo Caleca (relatore LucaMannori), A servizio dell'Italia e del Papa. Le tante vite di Bernardino Nogara (1870-1958), Università degli Studi di Firenze, a.a. 2011-2012.
Roberto Motta Sosa (relatore Roberta Fiorani Piacentini, Dalla questione d'oriente alla questione mediorientale. La spartizione dell'Impero Ottomano e le radici del Medio Oriente contemporaneo: 1916-1920, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano, a.a. 2010-2011.
- Giampaolo Conte, The Italian bank Società Commerciale d'Oriente and its business in Ottoman Istanbul in IV. Uluslararası Osmanlı İstanbulu Sempozyumu Bildirileri 20-22 Mayıs 2016, pp. 31-45.
- Sul ruolo della Comor quale "finanziaria" del gruppo Comit, e sulla sua contabilità fino all'epoca degli smobilizzi industriali, cfr. CONFALONIERI, Banche miste, vol. 1°, ad indicem.