Banca Commerciale Italiana

Carte personali di Federico Weil, 1893 - 1919

segnatura
 2 PW
consistenza
2 cartelle
storia istituzionale e biografia

Federico Weil nacque l' 11 marzo 1854 da una famiglia israelita di Randegg (Granducato di Baden, nell'Impero Germanico dal 1871). Nel 1867, a tredici anni, si trasferì con la famiglia a Napoli, dove suo padre, Samuele Salomone (che a Randegg esercitava la professione di sarto) divenne uno dei dirigenti della Banca Rothschild, e fu tra i fondatori della locale Sinagoga. Queste sono le notizie tramandate dagli eredi (nota biografica in cart. 2, fasc. 11).
Weil ebbe la prima esperienza lavorativa a Milano come procuratore presso la banca dei Fratelli Weill-Schott, suoi cugini. Sempre come procuratore passò poi alla Banca dei Florio, a Palermo; in seguito fu direttore della sede di Palermo della Società Generale di Credito Mobiliare Italiano, fino al 1893, ovvero fino alla vigilia del dissesto della medesima.
Proprio come Otto Joel, fu assunto alla BCI nell'autunno del 1894 come direttore centrale, ma già con le mansioni di amministratore delegato, carica che fu conferita formalmente a lui e a Joel il 31 marzo 1908. Poco tempo dopo condusse felicemente a termine il rischioso recupero dei valori della filiale BCI di Messina, abbattuta dal terremoto del 28 dicembre 1908.
Successivamente, Weil si occupò del servizio ispettivo e degli affari di borsa della BCI, rappresentandola nell'organo di sorveglianza operante nella Camera di Commercio di Milano, la Deputazione di Borsa, di cui fu anche presidente. Inoltre, egli dovette a lungo far fronte alle assenze per malattia di Joel e sono documentati vari momenti di disaccordo tra i due, mediati dal presidente Mangili.
Nel 1914 lasciò la carica di amministratore delegato, restando ai vertici della BCI come vicepresidente. Joel fece lo stesso nel 1915, ma ciò non riuscì nemmeno a smorzare le campagne nazionalistiche contro la BCI, chiamata "banca tedesca", e contro i suoi dirigenti: Mangili, Joel e Weil si dimisero così dalle rispettive cariche nell'Ufficio di Presidenza. Weil conservò tuttavia sino al termine dei suoi giorni la carica di consigliere della BCI, e rimase nei consigli di amministrazione in cui già in precedenza si trovava quale fiduciario della Banca stessa (v. tabella allegata).
Anche di altra natura furono le cariche da lui ricoperte: sin dal 1902, e per precisa scelta del fondatore Ferdinando Bocconi, Weil fu membro del Consiglio direttivo dell'Università Commerciale Luigi Bocconi, in rappresentanza della Milano finanziaria ; notevole fu, inoltre, l'impulso da lui dato alla Croce Rossa Italiana e ad istituzioni milanesi di beneficenza e di assistenza sociale.
A favore del personale della Banca Commerciale Italiana fu istituita, grazie a un suo lascito, la "Cassa Prestiti e Sussidi Federico Weil" .
Il 26 luglio 1919 Weil morì, durante il sonno, a Milano, in via Solferino 15, dove abitava con il fratello Gustavo (1852-1914) e la moglie di questi, Augusta Montefiore Weil, e la loro figlia Gilda, madre dei fratelli Segre, donatori delle carte di questo fondo.

contenuto
Tipologie: Compresenza di registri originali e di documenti sciolti di carattere biografico in fotocopia.

Oggetti: Tra le carte concernenti l'attività bancaria di Weil, conservate nella cartella 1, è di particolare utilità la raccolta completa delle situazioni contabili mensili della BCI comprese tra il 31 dicembre 1894 e il 31 maggio 1916. La cartella 2 è invece ricca di spunti di interesse biografico.
passsaggi di proprietà

Provenienza: Eredi Weil: prof. Aldo Segre e suo fratello, Augusto Federico Segre, rispettivamente residenti a Mentana e a Lione.

date di versamento
1994-1995
materiale perduto
La mancanza di una discendenza diretta e le vicende attraversate dai nipoti a partire dal periodo delle persecuzioni razziali ha reso arduo conseguire l'obiettivo di colmare la lacuna di documentazione su uno dei fondatori della BCI. La ricerca si è protratta per alcuni anni, durante i quali sono stati individuati eredi di diversi rami della famiglia; essa si è poi conclusa positivamente con i versamenti di carte e fotografie dei fratelli Segre. Parte dei materiali è comunque andata perduta.
strumenti di ricerca
Inventario analitico (1996).
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'Archivio Storico.
stato di conservazione
discreto
fonti complementari
Fonti complementari interne Alcune tracce del lavoro di Weil alla guida della BCI sono reperibili nei primi fondi dell'Archivio Storico, sotto il profilo cronologico (1895-1915), e, tra questi, specialmente nella Segreteria Generale e nelle Carte di Otto Joel. Fonti complementari esterne Non è ancora stata affrontata una ricognizione dei documenti prodotti da Weil e conservati presso altri archivi.
bibliografia
Non esiste a tutt'oggi una biografia di Federico Weil. Un profilo biografico si trova in Gianni TONIOLO, "Cent'anni, 1894-1994. La Banca Commerciale e l'economia italiana", Milano, Banca Commerciale Italiana, 1994, p. 31.

Altri articoli, soprattutto scritti dopo la morte di Weil, sono presenti in questo fondo, alla cart. 2, ma si vedano anche:

CONFALONIERI, "Banca e industria in Italia 1894-1906".

CONFALONIERI, "Banca e industria in Italia 1907-1914".

Laura CONTINI, "Pubblico e privato in età giolittiana: Luigi della Torre e le convenzioni marittime (1909-1910)", in "Archivi e Imprese", n. 11/12, gennaio-dicembre 1995, pp. 51-52.
Germano MAIFREDA, "Gli Ebrei e l'economia milanese. L'Ottocento", Milano, Angeli, 2000, p. 116.

La presentazione archivistica del fondo è pubblicata in Francesca PINO, "Dieci anni di lavoro d'équipe: aperti al pubblico tutti i documenti Comit dal 1894 al 1934", in "Archivi e Imprese", n. 13, gennaio-giugno 1996, pp. 153-57 (cfr. i riferimenti bibliografici ivi citati).