Banca Commerciale Italiana
Carte personali e familiari di Otto Joel, 1872 - 1925
Otto Joel nacque a Danzica il l 13 maggio 1856 da agiata famiglia tedesca di origine ebraica. Fu inviato quindicenne a Genova per motivi di salute, nel 1875 tornò in Germania a Francoforte per completare la propria formazione bancaria. Trasferitosi definitivamente in Italia nel 1878 proseguì il suo apprendistato a Genova presso il Banco Fratelli Bingen. Passò nel 1886 alla Banca Generale come vicedirettore della sede di Milano. Nello stesso anno si era sposato con Elisabeth Kitt, figlia di un pastore protestante (capo della comunità evangelica di Bergamo) e da cui ebbe due figli. Nel 1889 tornò a Genova come direttore della sede della Banca Generale ove rimane sino alla liquidazione avvenuta nel 1894, all’interno della crisi bancaria di quel periodo. Joel fu il principale catalizzatore degli interessi, soprattutto tedeschi, che diedero vita alla Banca Commerciale; il suo valore professionale costituì una garanzia per i sottoscrittori del capitale del nuovo istituto. Con Federico Weil, tra il 1894 e il 1908 rivestì la carica di direttore centrale e successivamente quella di amministratore delegato; entrambi furono i principali artefice dell'enorme sviluppo della Banca durante l'età giolittiana. A seguito della polemica scoppiata alla fine del 1914 sull'italianità della Banca Commerciale, si dimise nel 1915. Morì a Milano il 25 aprile 1916.
Trascriviamo inoltre la scheda biografica pubblicata nel libro di Gianni TONIOLO, Cent'anni, 1894-1994. La Banca Commerciale e l'economia italiana, Milano, Banca Commerciale Italiana, 1994, p. 30.
"Joel è ricordato come uomo dal carattere dolce e sempre bene accogliente, malgrado l'aria sofferente che talvolta gli deriva dal fragile organismo.
Nasce a Danzica il 13 maggio 1856 da agiata famiglia tedesca di origine ebraica. Mandato quattordicenne in Italia per motivi di salute, vi rimane tutta la vita ad eccezione di tre anni trascorsi a Francoforte per completare la propria formazione bancaria. Nel 1910 ottiene la cittadinanza del paese scelto quale patria adottiva.
Nel 1887 entra alla Banca Generale ove rimane sino alla liquidazione (1894).
Con Weil è il principale catalizzatore degli interessi, soprattutto tedeschi, che danno vita alla Banca Commerciale; il suo valore professionale costituisce una garanzia per i sottoscrittori del capitale del nuovo istituto.
Tra il 1894 e il 1908 riveste la carica di direttore centrale, successivamente quella di amministratore delegato.
Con Weil è il principale artefice dell'enorme sviluppo della Banca durante l'età giolittiana.
A seguito della polemica scoppiata alla fine del 1914 sull' "italianità" della Banca Commerciale, ne lascia la guida nel 1915.
Muore a Milano il 25 aprile 1916".
E' utile ricordare infine che il Consiglio di Amministrazione della BCI era composto nel 1903 da 30 membri appartenenti a cinque paesi diversi: 13 italiani, 7 tedeschi, 4 francesi, 3 austriaci e 3 svizzeri. A Joel era affidato l'arduo compito di coordinare le riunioni e di raggiungere un'intesa proficua tra i diversi punti di vista contrastanti.
Rispetto al tradizionale uso delle Carte Joel per ricerche di storia generale, politica, della stampa e delle relazioni internazionali, assistiamo in questi ultimi anni a una pronunciata crescita degli studi di storia finanziaria e soprattutto industriale.
Il fondo costituisce innanzitutto un punto di partenza obbligato per chi studia le vicende della BCI fino alla prima guerra mondiale, perché contiene informazioni, sugli aspetti decisionali di massimo livello, che non compaiono generalmente nelle carte degli uffici. Le altre domande di consultazione delle Carte Joel (circa la metà del totale) possono essere raggruppate nel modo seguente: 1) ricerche di natura biografica su personalità del mondo bancario, imprenditoriale o politico; 2) ricerche su settori industriali o su singole imprese; 3) ricerche di storia economica regionale o locale.
Da una vicenda professionale come quella di Otto Joel si possono ricavare validi insegnamenti sulla direzione d'impresa, osservandone la straordinaria abilità e competenza sia nell'impostazione - conciliativa e lungimirante - delle trattative d'affari, sia nell'organizzazione interna della Banca, sia nell'educazione professionale e umana del personale.
Di particolare rarità e interesse sono i documenti familiari (cart. 20-24): essi restituiscono il quadro di due famiglie molto interessanti sotto il profilo della storia sociale, gli Joel e i Kitt, rispettivamente di religione ebraica ed evangelica. Dai documenti emerge, tra l'altro, che Otto Joel si convertì al protestantesimo prima del matrimonio, intorno alla metà degli anni Ottanta.
E' da menzionare, infine, l'importanza della famiglia di origine della madre di Joel, i Goldschmidt, il cui più illustre esponente fu il giurista Levin Goldschmidt, zio di Otto.
Nel 1962 il professor Carlo De Cugis per conto dello storico Gino Luzzatto ha ricevuto in prestito gli originale delle carte e dei 5 copialettere di Otto Joel dal nipote Rodolphe, residente a Parigi. Nel 1967 queste fotocopie furono messe in coda alle case dove c'era SG .I copialettere non furono mai restituiti agli Joel, ma dopo la morte di Luzzatto i sui eredi, tramite Corinaldi, li passarono a Valiani. Nel settembre 1971 Antonio Confalonieri, per i suoi volumi banca e industria, ritenendo insufficiente il materiale fotocopiato, si recò a Parigi, per cercare i 5 copialettere mancanti (ma erano dagli eredi Luzzatto) e altre carte, trovando la cassa delle Carte Joel, depositata provvisoriamente presso gli uffici di Comitfrance, molto in disordine. Chiede a Mattioli il 30 settembre di far portare la cassa a Milano, ma ottiene solo che Fratellini, capo di Comitfrance, su ordine di Mattioli del 3 novembre 71 fotopi un po' di lettere per lui . Nel gennaio 1988 le carte Joel tornarono a Milano una seconda volta per richiesta dall'Archivio Storico per sostituire le vecchie fotocopie che erano in cattive condizioni e essere microfilmati (verranno resi nel 1989). Nel 1993e nel 2008 ci due addende di carte soprattutto familiari (Bettina e Alex).
Sull'utilizzo delle Carte Joel prima dell'apertura dell'Archivio Storico cfr. sotto il profilo della storia generale, politica, diplomatica e della stampa:
- G. LUZZATTO, "L'economia Italiana dal 1861 al 1914", Milano, BCI, 1963.
- G. MANACORDA, "Crisi economica e lotta politica in Italia 1892-1896", Torino, Einaudi, 1968.
- Per il progetto di un'antologia documentaria su Joel e la BCI cfr. F. PINO, "Notizie sul riordino dell'Archivio Storico della Banca Commerciale Italiana", in "Rivista di Storia Economica", n. 2, 1989, pp. 199-210.
- B. VIGEZZI, "Da Giolitti a Salandra", Firenze, Vallecchi, 1969.
- E. DECLEVA, "Da Adua a Sarajevo. La politica estera italiana e la Francia, 1896-1914", Bari , Laterza, 1971.
- A. TAMBORRA, "The Rise of Italian Industry and the Balcans (1900-1914)", in "Studi storici sull'Europa Orientale", 1986, pp. 281-309.
- H. ULLRICH, "La classe politica nella crisi di partecipazione dell'Italia giolittiana. Liberali e Radicali alla Camera dei Deputati", Roma, Camera dei Deputati, 1979, 3 voll.
Nell'ambito della storia bancaria si vedano*:
- I primi cinque volumi dell'opera di Antonio CONFALONIERI, "Banca e industria in Italia", Milano, BCI, 1976-1982.
- HERTNER, 1977.
- HERTNER, 1980.
- HERTNER, 1984.
- HERTNER, 1986.
Tra gli studi più recenti che hanno utilizzato le Carte Joel si vedano, in particolare*:
- DE CECCO, 1990.
- PAVESE, 1993.
- DI GREGORIO, 1994.
- FORSYTH, 1998.
Sulla biografia e sull'entourage familiare di Otto Joel cfr.*:
- GARRUCCIO, 1996.
- GARRUCCIO, 2002.
* Si consulti la banca dati, fondo "Pubblicazioni nate dalla consultazione del patrimonio archivistico della BCI".