Banca Commerciale Italiana
Copialettere del direttore centrale Mino Gianzana, 1928 - 1935
segnatura
1 CpMG
consistenza
4 registri
struttura
Elenco dei volumi (v.allegato).
storia istituzionale e biografia
Beniamino Luigi Gianzana (detto Mino) nacque a Pieve del Cairo, in provincia di Pavia, il 3 novembre 1866.
Dopo un periodo di attività probabilmente sempre in ambito bancario - di cui per ora si conosce solo un suo tirocinio presso la banca tedesca J.Dreyfuss & C. - fu assunto dalla BCI come procuratore il 1°dicembre 1894. Dopo un triennio trascorso presso la sede di Milano, fu trasferito nel 1897 alla nuova filiale di Torino, della quale divenne direttore nel 1902.
Nominato direttore centrale nel 1907, ritornò a Milano per realizzare, nell'ambito della riforma interna della BCI, la creazione di una "direzione locale" (AS BCI, Verbali del Comitato Centrale, vol. 4°, f. 51 ), sganciata dalla Direzione Centrale.
Negli anni successivi Gianzana divenne uno dei dirigenti di punta della BCI, e si occupò principalmente della sede milanese, affiancando Giuseppe Toeplitz, capo del Controllo Sedi, nelle ispezioni alle filiali. Nel 1911 ebbe, tra l'altro, l'incarico di preparare a Londra l'apertura della prima filiale estera della BCI.
Dopo la prima guerra mondiale, Gianzana diradò progressivamente il suo lavoro all'interno della Direzione, fino ad abbandonarla nel 1928 con la nomina a consigliere della BCI, carica che mantenne fino al 25 marzo 1933.
Già alcuni anni dopo la sua entrata alla BCI, Gianzana aveva iniziato a far parte dei Consigli di Amministrazione di alcune società controllate dalla Banca, mansione che lo coinvolse sempre maggiormente, soprattutto negli anni Venti, fino a diventare la sua principale attività, raggiungendo i 40 mandati complessivi, ed almeno 12 presidenze (v. tabella allegata).
Rappresentò infatti la BCI in numerose imprese commerciali, tessili, minerarie e del settore dei trasporti, comprese alcune compagnie aeree, all'epoca novità assoluta nel panorama italiano.
Morì nel 1952.
Dopo un periodo di attività probabilmente sempre in ambito bancario - di cui per ora si conosce solo un suo tirocinio presso la banca tedesca J.Dreyfuss & C. - fu assunto dalla BCI come procuratore il 1°dicembre 1894. Dopo un triennio trascorso presso la sede di Milano, fu trasferito nel 1897 alla nuova filiale di Torino, della quale divenne direttore nel 1902.
Nominato direttore centrale nel 1907, ritornò a Milano per realizzare, nell'ambito della riforma interna della BCI, la creazione di una "direzione locale" (AS BCI, Verbali del Comitato Centrale, vol. 4°, f. 51 ), sganciata dalla Direzione Centrale.
Negli anni successivi Gianzana divenne uno dei dirigenti di punta della BCI, e si occupò principalmente della sede milanese, affiancando Giuseppe Toeplitz, capo del Controllo Sedi, nelle ispezioni alle filiali. Nel 1911 ebbe, tra l'altro, l'incarico di preparare a Londra l'apertura della prima filiale estera della BCI.
Dopo la prima guerra mondiale, Gianzana diradò progressivamente il suo lavoro all'interno della Direzione, fino ad abbandonarla nel 1928 con la nomina a consigliere della BCI, carica che mantenne fino al 25 marzo 1933.
Già alcuni anni dopo la sua entrata alla BCI, Gianzana aveva iniziato a far parte dei Consigli di Amministrazione di alcune società controllate dalla Banca, mansione che lo coinvolse sempre maggiormente, soprattutto negli anni Venti, fino a diventare la sua principale attività, raggiungendo i 40 mandati complessivi, ed almeno 12 presidenze (v. tabella allegata).
Rappresentò infatti la BCI in numerose imprese commerciali, tessili, minerarie e del settore dei trasporti, comprese alcune compagnie aeree, all'epoca novità assoluta nel panorama italiano.
Morì nel 1952.
contenuto
Tipologie: Copialettere
Oggetti: Sono pervenuti all'Archivio Storico quattro copialettere intestati a Mino Gianzana e alla Società Anonima Aero Espresso Italiana (1928-1935).
Dalla corrispondenza personale (voll. I e II) emerge specialmente l'attività direttiva di Gianzana in varie società, condotta sempre in stretto contatto con la BCI, e, dal 1932, con la Sofindit (dopo lo smobilizzo dei pacchetti azionari della Banca); rara è invece la corrispondenza di carattere privato.
Nei volumi (III e IV) relativi alla Aero Espresso Italiana vi è specialmente la corrispondenza del presidente Gianzana con Leone de Renzis (amministratore delegato della società), con Luigi Acampora (procuratore e poi direttore, in sostituzione di L. de Renzis), e con la BCI. La Società
Anonima Aero Espresso Italiana, avente sede a Roma, fu costituita, sotto il patrocinio del Governo italiano, il 12 dicembre 1923 con la partecipazione, in special modo, della BCI e del Credito Italiano, e - con quote minori - della Banca Nazionale di Credito, del Banco di Roma, del Lloyd Triestino e del Credito Industriale di Venezia. Le attività svolte dalla Società consistevano nella costruzione di aeroplani e nell'esercizio di linee aeree tra l'Italia (Brindisi), la Grecia e la Turchia.
L'Aero Espresso Italiana, che si sosteneva principalmente con i crediti delle banche, fu assorbita nel 1934, assieme ad altre società aeree, dalla Società Ala Littoria (ex Società Aerea Mediterranea), nell'ambito del progetto di unificazione delle linee aeree civili, mirante al superamento della fase pionieristica del trasporto aereo in Italia.
I copialettere sono stati microfilmati per la consultazione; al termine dei medesimi vengono anche riprodotti gli unici fogli dei due copialettere del Setificio di Pogliano e della Carlo De Sigis, società di cui Gianzana era presidente.
Oggetti: Sono pervenuti all'Archivio Storico quattro copialettere intestati a Mino Gianzana e alla Società Anonima Aero Espresso Italiana (1928-1935).
Dalla corrispondenza personale (voll. I e II) emerge specialmente l'attività direttiva di Gianzana in varie società, condotta sempre in stretto contatto con la BCI, e, dal 1932, con la Sofindit (dopo lo smobilizzo dei pacchetti azionari della Banca); rara è invece la corrispondenza di carattere privato.
Nei volumi (III e IV) relativi alla Aero Espresso Italiana vi è specialmente la corrispondenza del presidente Gianzana con Leone de Renzis (amministratore delegato della società), con Luigi Acampora (procuratore e poi direttore, in sostituzione di L. de Renzis), e con la BCI. La Società
Anonima Aero Espresso Italiana, avente sede a Roma, fu costituita, sotto il patrocinio del Governo italiano, il 12 dicembre 1923 con la partecipazione, in special modo, della BCI e del Credito Italiano, e - con quote minori - della Banca Nazionale di Credito, del Banco di Roma, del Lloyd Triestino e del Credito Industriale di Venezia. Le attività svolte dalla Società consistevano nella costruzione di aeroplani e nell'esercizio di linee aeree tra l'Italia (Brindisi), la Grecia e la Turchia.
L'Aero Espresso Italiana, che si sosteneva principalmente con i crediti delle banche, fu assorbita nel 1934, assieme ad altre società aeree, dalla Società Ala Littoria (ex Società Aerea Mediterranea), nell'ambito del progetto di unificazione delle linee aeree civili, mirante al superamento della fase pionieristica del trasporto aereo in Italia.
I copialettere sono stati microfilmati per la consultazione; al termine dei medesimi vengono anche riprodotti gli unici fogli dei due copialettere del Setificio di Pogliano e della Carlo De Sigis, società di cui Gianzana era presidente.
passaggi di proprietà
Provenienza: Segreteria del Consiglio (Emilio Brusa)
date di versamento
1968-1973 ca.
strumenti di ricerca
Indici dei nomi di persona e delle società ed enti diversi 1988.
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'Archivio Storico.
stato di conservazione
discreto
fonti complementari
Fonti complementari interne
Gianzana è presente in gran parte dei fondi antichi dell'Archivio Storico BCI, ma specialmente nei fondi Segreteria Generale, Segreteria Toeplitz, Copialettere Toeplitz, Carte di Bruno Dolcetta e Sofindit. In quest'ultimo fondo vi sono numerosi fascicoli intestati alla Aero Espresso Italiana.