Banca Commerciale Italiana
Carte di Vittorio Corna, 1939 - 1989
si trova in
segnatura
1 Corna
consistenza
35 faldoni
storia istituzionale e biografia
Vittorio Corna nacque il 4 ottobre 1916 ad Albino (Bergamo) dal padre Valerio, ingegnere e originario di Torre Maggiore (Foggia) e da Margherita Biroli. Dopo la maturità classica a Viareggio, si laureò in giurisprudenza a Pisa nel 1939 con la tesi "Aspetti del movimento antiformalistico contemporaneo. L'indirizzo teleologico tedesco e le più moderne correnti del pensiero filosofico-giuridico italiano".
A. Carriera alla Banca Commerciale Italiana
Fu assunto dalla Comit il 1° marzo 1940 presso la filiale di Lucca, ma passò subito alla Sede di Milano e nel 1942 al Servizio Personale della Direzione Centrale. Sottotenente degli Alpini durante il servizio militare, fu richiamato alle armi nel 1941 solo per alcuni mesi.
Fece una rapida carriera interna: promosso vicedirettore nel marzo 1950, diresse da questa data la Sezione Italia dell'Ufficio Centrale del Personale, con controllo sulla Sezione Contenzioso-Sindacale. Dal 1° giugno 1951 divenne capo dell'Ufficio Centrale del Personale, carica che tenne fino al 1961. Fu promosso condirettore centrale nel dicembre 1966, capo del Personale della Banca dal luglio del 1967 al posto di Silvio Cipriani, e divenne direttore centrale nel dicembre 1968.
Fu anche presidente dal 1967 al 1981 del Fondo Pensioni per il Personale della BCI e della Smeep.
Nel 1981 uscì dalla Comit, per pensionamento, ma mantenne un incarico di consulente per le collezioni d'arte e fu presidente dal 1982 dell'Assicredito. Morì a Milano il 15 maggio 1989.
B. Collezionista e critico d'arte
La sua attività di critico e collezionista iniziò alla fine degli anni Quaranta, durante la quale strinse rapporti di amicizia con artisti, galleristi e critici. Corna quindi finanziò tramite la Comit, nel suo ufficio di capo del Personale, le principali tendenze italiane artistiche dal secondo dopoguerra in poi, dal Neocubismo degli anni Cinquanta, alla Pop Art degli anni Sessanta, fino all'Arte Concettuale e all'Arte povera degli anni Settanta. La collezione d'arte della BCI era quindi strettamente connessa al nome e al lavoro di Vittorio Corna che, affiancando un interesse da amatore ad una conoscenza approfondita dell'arte italiana contemporanea, contribuì a determinarne l'impronta generale.
A. Carriera alla Banca Commerciale Italiana
Fu assunto dalla Comit il 1° marzo 1940 presso la filiale di Lucca, ma passò subito alla Sede di Milano e nel 1942 al Servizio Personale della Direzione Centrale. Sottotenente degli Alpini durante il servizio militare, fu richiamato alle armi nel 1941 solo per alcuni mesi.
Fece una rapida carriera interna: promosso vicedirettore nel marzo 1950, diresse da questa data la Sezione Italia dell'Ufficio Centrale del Personale, con controllo sulla Sezione Contenzioso-Sindacale. Dal 1° giugno 1951 divenne capo dell'Ufficio Centrale del Personale, carica che tenne fino al 1961. Fu promosso condirettore centrale nel dicembre 1966, capo del Personale della Banca dal luglio del 1967 al posto di Silvio Cipriani, e divenne direttore centrale nel dicembre 1968.
Fu anche presidente dal 1967 al 1981 del Fondo Pensioni per il Personale della BCI e della Smeep.
Nel 1981 uscì dalla Comit, per pensionamento, ma mantenne un incarico di consulente per le collezioni d'arte e fu presidente dal 1982 dell'Assicredito. Morì a Milano il 15 maggio 1989.
B. Collezionista e critico d'arte
La sua attività di critico e collezionista iniziò alla fine degli anni Quaranta, durante la quale strinse rapporti di amicizia con artisti, galleristi e critici. Corna quindi finanziò tramite la Comit, nel suo ufficio di capo del Personale, le principali tendenze italiane artistiche dal secondo dopoguerra in poi, dal Neocubismo degli anni Cinquanta, alla Pop Art degli anni Sessanta, fino all'Arte Concettuale e all'Arte povera degli anni Settanta. La collezione d'arte della BCI era quindi strettamente connessa al nome e al lavoro di Vittorio Corna che, affiancando un interesse da amatore ad una conoscenza approfondita dell'arte italiana contemporanea, contribuì a determinarne l'impronta generale.
soggetto produttore
contenuto
La collezione d'arte della BCI è strettamente connessa al nome e al lavoro di Vittorio Corna che, affiancando un interesse da amatore ad una conoscenza approfondita dell'arte italiana contemporanea, ha contribuito a determinarne l'impronta generale.
Se la sua attività di critico e collezionista, nonché i rapporti di amicizia con artisti, galleristi e critici, sono una testimonianza dell'aspetto pubblico della sua passione per l'arte, queste carte ne rivelano invece il lato nascosto: uno studio solitario e paziente del complesso periodo di arte italiana compreso tra la 2^ guerra e i giorni nostri. Una raccolta minuziosa di articoli e saggi, con frequenti sottolineature e annotazioni, opuscoli, cataloghi e appunti sono il frutto di numerosi anni di ricerca e di studio.
Se la sua attività di critico e collezionista, nonché i rapporti di amicizia con artisti, galleristi e critici, sono una testimonianza dell'aspetto pubblico della sua passione per l'arte, queste carte ne rivelano invece il lato nascosto: uno studio solitario e paziente del complesso periodo di arte italiana compreso tra la 2^ guerra e i giorni nostri. Una raccolta minuziosa di articoli e saggi, con frequenti sottolineature e annotazioni, opuscoli, cataloghi e appunti sono il frutto di numerosi anni di ricerca e di studio.
passaggi di proprietà
Carte a carico del Servizio del Personale, erano collocate nella Sala Corna; sono state riordinate e inventariate da S. Nava nel 1992; trasferite all'Archivio Storico solo nel 2002 con il permesso dei Beni Artistici (Vicenza).
date di versamento
2002.10
criteri di ordinamento
Al principio dell'inventario abbiamo posto una raccolta degli interventi critici di Vittorio Corna e una serie di articoli sulla collezione d'arte della BCI, apparsi su diversi giornali (cart. 1-3).
Il resto del materiale, che si presentava per la maggior parte suddiviso in raccoglitori, è ripartito in tre gruppi, che corrispondono a diversi strumenti utilizzati nello studio di questa materia.
Nel primo Corna aveva classificato i documenti per correnti artistiche, creando così una griglia di lettura che è una guida indispensabile alla comprensione di questo periodo (cart. 4-11).
Nello stesso tempo resta fondamentale una scansione cronologica degli avvenimenti, che è seguita nelle carte del secondo gruppo (cart. 12-13).
Nell'ultimo invece (cart. 14-33) il materiale è suddiviso per autore, a confermare l'individualità dei singoli artisti, che non permettono di essere inquadrati in modo esclusivo in nessuna corrente artistica.
All'interno dei fascicoli si è proceduto ad una sistemazione cronologica, senza scompaginare però un eventuale ordine di diverso tipo. Sono stati lasciati riuniti, ad esempio, gli articoli e gli opuscoli riguardanti una stessa esposizione o un solo autore.
Il resto del materiale, che si presentava per la maggior parte suddiviso in raccoglitori, è ripartito in tre gruppi, che corrispondono a diversi strumenti utilizzati nello studio di questa materia.
Nel primo Corna aveva classificato i documenti per correnti artistiche, creando così una griglia di lettura che è una guida indispensabile alla comprensione di questo periodo (cart. 4-11).
Nello stesso tempo resta fondamentale una scansione cronologica degli avvenimenti, che è seguita nelle carte del secondo gruppo (cart. 12-13).
Nell'ultimo invece (cart. 14-33) il materiale è suddiviso per autore, a confermare l'individualità dei singoli artisti, che non permettono di essere inquadrati in modo esclusivo in nessuna corrente artistica.
All'interno dei fascicoli si è proceduto ad una sistemazione cronologica, senza scompaginare però un eventuale ordine di diverso tipo. Sono stati lasciati riuniti, ad esempio, gli articoli e gli opuscoli riguardanti una stessa esposizione o un solo autore.
materiale perduto
Cart. 25: Martini - Milani (non pervenuta al versamento).
strumenti di ricerca
Inventario provvisorio (Simonetta Nava 1992), Inventario sommario (Laria 2012).
stato di conservazione
Buono.
bibliografia
Paolo Burinato (relatore Alessandro Morandotti), Vittorio Corna e la collezione dell'Informale italiano della BCI, ora Banca Intesa, Università degli Studi di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2005-2006. (Tesi/57)