Banca Commerciale Italiana

Copialettere di Raffaele Mattioli, 1925 - 1947

segnatura
 5 CpM
consistenza
12 registri (per circa 1400 corrispondenti e oltre 5000 lettere e telegrammi)
storia istituzionale e biografia

Questa serie di copialettere può essere utilizzata come una "traccia" sintetica per ricostruire il complesso delle attività svolte da Raffaele Mattioli dall'inizio del suo rapporto di impiego con la Banca Commerciale Italiana, in qualità di "segretario di gabinetto" di Giuseppe Toeplitz, fino alla sua nomina ad Amministratore Delegato dell'Istituto.
Lavorare a stretto contatto con Giuseppe Toeplitz, spesso trattenuto all'estero da viaggi d'affari, significò per Mattioli poter prendere visione dell'intero complesso dei rapporti politici e finanziari, nazionali e internazionali, intrattenuti dalla Banca dall'epoca dei "prestiti americani" fino alla Grande Crisi e allo smobilizzo delle partecipazioni industriali.

contenuto

Oltre alla ricostruzione dei primi passi di Mattioli nell'attività bancaria, i motivi di riflessione e interesse destati dalla lettura di questi copialettere sono molteplici.
Allo studioso non sfuggiranno i messaggi trasmessi al noto antifascista Lauro De Bosis, gli echi del dissesto Gualino, le tracce dei rapporti con le istituzioni politico-amministrative milanesi e quelle, ben più salienti, della collaborazione "dialettica" con le massime autorità bancarie e ministeriali. Non sono assenti considerazioni di tecnica industriale e minuziose analisi di bilancio effettuate su società dipendenti in larga misura dal credito erogato dalla Banca, quali l'Italgas, la Pittaluga, la Puricelli. Altri rapporti con personalità del mondo imprenditoriale sono appena adombrati nei copialettere: basterà citare, ad esempio, Guido Donegani della Montecatini e Giuseppe Cenzato della Società Meridionale di Elettricità (Sme).
Si riesce a seguire, già per questi anni, lo sviluppo della vocazione "mecenatesca" di Mattioli, che si manifesterà pienamente in concomitanza con la sua promozione a direttore centrale e ad Amministratore Delegato della BCI. Senza entrare nei particolari, segnaliamo il continuo interessamento alle ricerche di Piero Sraffa su David Ricardo, gli stretti contatti con Arrigo Cajumi per la rivista "La Cultura", l'amicizia con Luigi Rusca, la frequentazione del circolo letterario milanese dei "Baguttiani", la deferenza per maestri negli studi economici quali Attilio Cabiati e Luigi Einaudi.
Non è possibile passare sotto silenzio altre due costanti peculiarità dell'impegno civile di Mattioli, ben documentate nei copialettere: la ricerca di un dialogo senza frontiere con i migliori centri culturali e produttivi internazionali e l'interessamento per la formazione di giovani conoscenti e collaboratori, che si tradusse, più di una volta, nella pianificazione, fin nei minimi dettagli, di stage in Italia e all'estero.

tipologia
Copialettere contenenti frequenti dispacci telegrafici cifrati.
passaggi di proprietà
Ufficio di Presidenza (Emilio Brusa, segretario del Consiglio di Amministrazione)
date di versamento
1968-1973 ca.
strumenti di ricerca
Indice dei corrispondenti (persone e società ed enti diversi). La schedatura dei corrispondenti è avvenuta direttamente sui testi. Un ausilio per la decodificazione dei dispacci telegrafici (per il periodo gennaio 1927 - ottobre 1928) si trova nella Segreteria dell'Amministratore Delegato Giuseppe Toeplitz (ST), cart. 57, fasc. 1, sf. 3, originali dei dispacci di Mattioli a Toeplitz.
consultabilità
In sala di studio è consultabile solo la copia digitale
stato di conservazione
precario
copie
Microfilm e poi copia digitale
fonti complementari
Fonti complementari interne - Corrispondenza di G. Toeplitz degli anni Venti, sia nella sua Segreteria (ST) sia nei Copialettere (CpT) - Carte Mattioli: M1, AD 1 e AD 2, CM - Pratiche di Emilio Brusa (in corso di inventariazione)