Banca Commerciale Italiana
Segreteria degli Amministratori Delegati Facconi e Mattioli (AD 2) faldoni, 1927 - 1972
In base al riordinamento operato dall'Archivio Storico, in apertura della serie troviamo la corrispondenza e le pratiche con gli Enti di vigilanza e governativi; segue la corrispondenza con i responsabili della rete territoriale Comit, in Italia e all'estero, che riflette il periodo di ristrutturazione e di risanamento finanziario della Banca; seguono i rapporti con la clientela della Banca. Va notato che le pratiche sulle imprese sono complessivamente poco numerose se comparate al periodo della gestione Toeplitz e che compare una clientela di tipo nuovo, media e piccola, di ogni regione del Paese, spesso alla ricerca di una ristrutturazione della propria situazione finanziaria.
Le corrispondenze provenienti dalla rete estera sono ricche di notizie politiche e di cronaca, oltre che di informazioni economico-finanziarie. Si segnala al proposito la sottoserie dei "Giornali inglesi", una accuratissima rassegna di ritagli di stampa provenienti dalla filiale di Londra, che venivano tenuti a disposizione sia degli Amministratori Delegati che dell'Ufficio Studi (inventariata in quel fondo).
ll copialettere unico a firma congiunta degli Amministratori Delegati R. Mattioli e M. Facconi riguarda importanti affari e adempimenti del periodo 1933-1935. Vi sono, tra questi, gli accordi raggiunti con la Banca d'Italia sullo smobilizzo di titoli di proprietà della BCI, le istruzioni impartite alle filiali sulle modalità di concessione dei crediti alla clientela, ed anche la trattativa per ottenere il rimborso del Prestito Polacco, ben presente anche nei Copialettere della Direzione Centrale di quegli stessi anni.
Dall'originaria collocazione alfabetica in un gruppo di cassetti metallici intestati "Direzione Centrale" deriva la prima sottoserie di 18 cartelle, riordinate secondo una suddivisione istituzionale per enti e autorità, per filiali e funzionari Comit in Italia e all'estero, e per terzi. "Direzione Centrale" stava a significare la gestione ufficiale e collegiale della Banca.
Trattandosi di un numero elevatissimo di fascicoli generalmente di consistenza minima, spesso frammenti di pratiche, nei quali si alternavano corrispondenti ma anche oggetti non univocamente individuabili, abbiamo deciso di riaccorparli secondo il principio della provenienza (mittente/destinatario).
Concludono la serie vari faldoni originali con pratiche speciali, provenienti dall' "archivio sotterraneo" di Piazza della Scala.
Cfr. l'introduzione all'inventario nel volume a stampa,.
Aggiornamenti all'inventario a stampa:
Simona GIGLIETTA, Vigilanza e riorganizzazione della banca mista: la Banca Commerciale Italiana dopo il 1936, in "Imprese e storia", n. 30, luglio-dicembre 2004, pp. 7-39.