Banca Commerciale Italiana
Verbali del Comitato Esecutivo, 1918 - 1973
si trova in
segnatura
7 BCI-VCE
consistenza
62 volumi (76 totali fino al 2001), 1 registro delle presenze
storia istituzionale e biografia
Fino al 1918 erano attivi due Comitati, il primo denominato "Centrale", espressione dei soci fondatori esteri e progressivamente italianizzato, e il secondo denominato "Locale", di più agile convocazione, che fungeva prevalentemente ma non esclusivamente da Comitato dei Rischi.
Il regolamento del 1918 così definiva la composizione, le competenze e il funzionamento del Comitato: formato - oltre che dal presidente, dai vicepresidenti e dagli amministratori delegati dell'Istituto - da quattro fino a otto membri effettivi e da altrettanti membri supplenti, esso doveva riunirsi in media una volta al mese o almeno otto volte all'anno e deliberava per maggioranza numerica; poteva riunirsi e deliberare anche in assenza degli amministratori delegati e dei direttori centrali, i quali ultimi vi potevano assistere regolarmente ma col solo voto consultivo (articoli 10-18).
Al Comitato erano deferite le seguenti funzioni:
- la sorveglianza sulle norme generali di gestione della Banca, con la tradizionale attenzione riservata ai principi dell'ortodossia bancaria e al "mantenimento della liquidità" della Banca (art. 14, commi a-f);
- la delibera sulla ripartizione degli utili e sulle interessenze del personale della Direzione Centrale e delle direzioni delle filiali (ivi, commi g-h);
- il controllo sugli elenchi mensili dei crediti accordati "per ogni ramo di affari" (ivi, comma i) e la ratifica delle proposte di credito eccedenti l'importo che la Direzione Centrale poteva stanziare con delibera autonoma (art. 26);
- il vaglio delle grandi operazioni "finanziarie, commerciali od industriali", se eccedenti l'importo di mezzo milione, e delle emissioni di titoli mobiliari (ivi, comma l e art. 29);
- la nomina del personale direttivo di livello superiore (ivi, comma m).
- ricevere le comunicazioni sulle cariche da fiduciari assunte dal personale interno della Banca nei Consigli d'Amministrazione e nei Collegi sindacali di altre società (art. 31).
Nel 1927 e nel 1932 ebbero luogo due riforme del Regolamento generale della Banca, che interessarono parzialmente anche il Comitato. Il numero dei componenti venne ridotto a quattro nel 1927 e a soli due nel 1932; furono eliminati i membri supplenti e anche, dal 1932, la partecipazione dei membri della Direzione Centrale, che venivano invitati a riferire soltanto sulle singole materie di loro competenza.
Le riunioni avrebbero dovuto essere convocate con maggiore frequenza (due anziché una al mese, poi riportate a una nel 1932) e con la possibilità di inserire oggetti nell'ordine del giorno anche all'inizio di ogni seduta; di fatto si può constatare dai verbali che le otto riunioni annue rimasero un tetto di frequenza che non venne mai superato.
Per le delibere urgenti il Comitato poteva essere convocato telefonicamente e bastava il voto unanime di soli tre membri (1927), poi portati a due (1932). Per la concessione dei crediti, v. allegato.
Il regolamento del 1918 così definiva la composizione, le competenze e il funzionamento del Comitato: formato - oltre che dal presidente, dai vicepresidenti e dagli amministratori delegati dell'Istituto - da quattro fino a otto membri effettivi e da altrettanti membri supplenti, esso doveva riunirsi in media una volta al mese o almeno otto volte all'anno e deliberava per maggioranza numerica; poteva riunirsi e deliberare anche in assenza degli amministratori delegati e dei direttori centrali, i quali ultimi vi potevano assistere regolarmente ma col solo voto consultivo (articoli 10-18).
Al Comitato erano deferite le seguenti funzioni:
- la sorveglianza sulle norme generali di gestione della Banca, con la tradizionale attenzione riservata ai principi dell'ortodossia bancaria e al "mantenimento della liquidità" della Banca (art. 14, commi a-f);
- la delibera sulla ripartizione degli utili e sulle interessenze del personale della Direzione Centrale e delle direzioni delle filiali (ivi, commi g-h);
- il controllo sugli elenchi mensili dei crediti accordati "per ogni ramo di affari" (ivi, comma i) e la ratifica delle proposte di credito eccedenti l'importo che la Direzione Centrale poteva stanziare con delibera autonoma (art. 26);
- il vaglio delle grandi operazioni "finanziarie, commerciali od industriali", se eccedenti l'importo di mezzo milione, e delle emissioni di titoli mobiliari (ivi, comma l e art. 29);
- la nomina del personale direttivo di livello superiore (ivi, comma m).
- ricevere le comunicazioni sulle cariche da fiduciari assunte dal personale interno della Banca nei Consigli d'Amministrazione e nei Collegi sindacali di altre società (art. 31).
Nel 1927 e nel 1932 ebbero luogo due riforme del Regolamento generale della Banca, che interessarono parzialmente anche il Comitato. Il numero dei componenti venne ridotto a quattro nel 1927 e a soli due nel 1932; furono eliminati i membri supplenti e anche, dal 1932, la partecipazione dei membri della Direzione Centrale, che venivano invitati a riferire soltanto sulle singole materie di loro competenza.
Le riunioni avrebbero dovuto essere convocate con maggiore frequenza (due anziché una al mese, poi riportate a una nel 1932) e con la possibilità di inserire oggetti nell'ordine del giorno anche all'inizio di ogni seduta; di fatto si può constatare dai verbali che le otto riunioni annue rimasero un tetto di frequenza che non venne mai superato.
Per le delibere urgenti il Comitato poteva essere convocato telefonicamente e bastava il voto unanime di soli tre membri (1927), poi portati a due (1932). Per la concessione dei crediti, v. allegato.
contenuto
Tipologie: Registri ms.
Oggetti: Con riguardo alla concessione di crediti di medio importo, vengono riportati nei verbali, fino al 1921, l'elenco dei crediti tra le 250.000 lire e il milione accordati dalla Direzione Centrale e l'elenco dei crediti revocati. Fino a tale anno essi costituiscono, quindi, un'utile fonte per l'individuazione anche dei clienti medio-piccoli della Banca. Successivamente queste lunghe liste furono passate tra gli allegati ai verbali, e sono andate perdute.
I Verbali del Comitato Esecutivo contengono, nei primi anni, verbalizzazioni piuttosto ampie sui proponimenti strategici della Banca, ad esempio con riguardo allo sviluppo del lavoro estero dell'Istituto; per tutto il periodo considerato questa serie di verbali contiene comunque le varie discussioni - di principio o su affari particolarmente delicati - affrontate dal Comitato. Le verbalizzazioni del Comitato sono estese e chiarificatrici, e in taluni casi riguardano affari non pervenuti alla fase realizzativa.
Oggetti: Con riguardo alla concessione di crediti di medio importo, vengono riportati nei verbali, fino al 1921, l'elenco dei crediti tra le 250.000 lire e il milione accordati dalla Direzione Centrale e l'elenco dei crediti revocati. Fino a tale anno essi costituiscono, quindi, un'utile fonte per l'individuazione anche dei clienti medio-piccoli della Banca. Successivamente queste lunghe liste furono passate tra gli allegati ai verbali, e sono andate perdute.
I Verbali del Comitato Esecutivo contengono, nei primi anni, verbalizzazioni piuttosto ampie sui proponimenti strategici della Banca, ad esempio con riguardo allo sviluppo del lavoro estero dell'Istituto; per tutto il periodo considerato questa serie di verbali contiene comunque le varie discussioni - di principio o su affari particolarmente delicati - affrontate dal Comitato. Le verbalizzazioni del Comitato sono estese e chiarificatrici, e in taluni casi riguardano affari non pervenuti alla fase realizzativa.
passaggi di proprietà
Provenienza: Famiglia Mattioli (Maurizio Mattioli)
date di versamento
1991
materiale perduto
Allegati ai verbali.
strumenti di ricerca
Rubriche coeve; per gli ultimi 3 volumi (nn. 11-13) la rubrica è cumulativa. Per risalire al periodo in cui i singoli affari furono trattati si consiglia l'utilizzo degli indici dei Verbali del Consiglio di Amministrazione: è infatti molto ricorrente il caso di un esame preliminare, da parte del Comitato Esecutivo, delle materie da sottoporre al CdA, esame che poteva avvenire da pochi giorni a qualche mese prima.
Aggiornamenti: 2000 consultazione dei registri 14-26 e 2014 consultazione dei registri 27-62.
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'Archivio Storico.
stato di conservazione
Buono
copie
I volumi sono consultabili in fotocopia fino al vol. 19.
bibliografia
La presentazione archivistica della serie è pubblicata in Francesca PINO, Dieci anni di lavoro d'équipe: aperti al pubblico tutti i documenti Comit dal 1894 al 1934, in "Archivi e Imprese", n. 13, gennaio-giugno 1996, pp. 138-41.
Per un ritratto delle sedute del Comitato Esecutivo cfr. Ettore CONTI, Dal taccuino di un borghese, Bologna, 1986, p. 267 (passo datato febbraio 1928).
Per un ritratto delle sedute del Comitato Esecutivo cfr. Ettore CONTI, Dal taccuino di un borghese, Bologna, 1986, p. 267 (passo datato febbraio 1928).