Colorni Eugenio fu Alberto

TESTO DELL'INVENTARIO

Stabili ad uso abitativo in Milano, via Costanza 24 e via Guido d'Arezzo 8.


Gli edifici vennero venduti dall'Egeli nel 1942 e nel 1943 e restituiti agli eredi nel 1946. Pratica da ricollegare a quelle di Silvia Colorni, essendo la proprietà indivisa.

data
1939 - 1947
numero storico
106 D, 19841 F.
risorese esterne
Digital Library della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea
 
biografia
Eugenio Colorni, intellettuale antifascista, nasce a Milano il 22 aprile 1909, figlio di Alberto, industriale, e di Clara Pontecorvo. Fin dall'adolescenza Eugenio è attratto dal sionismo e la sua militanza politica è ispirata dagli ideali socialisti. Da giovane si avvcina al movimento clandestino di "Giustizia e Libertà"; alla sua formazione contribuiscono anche i cugini Enrico, Enzo ed Emilio Sereni, maggiori di alcuni anni. Nel 1935 sposa Ursula Hirschmann da cui avrà tre figlie: Silvia, Renata, Eva. Laureato in filosofia all'Università degli Studi di Milano, ottiene la docenza di filosofia e pedagogia all'istituto magistrale "Giosuè Carducci" di Trieste fino al 1938; l'8 settembre di quell'anno viene arrestato con l'accusa di ricostituzione illegale in Italia del Partito socialista. Dopo aver passato cinque mesi in carcere Eugenio Colorni viene condannato a cinque anni di confino, prima a Ventotene poi a Melfi; da qui fugge nel maggio del 1943 per recarsi a Roma. Nell'agosto del 1941 partecipa, insieme ad Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, alla stesura del Manifesto di Ventotene. Dopo il 25 luglio 1943 fa parte del Comitato direttivo del Partito socialista; le idee federaliste da lui maturate durante il confino si realizzano con la nascita del Movimento federalista europeo. Dopo l'8 settembre è attivo organizzatore della Resistenza. Il 28 maggio 1944 viene ferito durante un agguato della banda Koch; a causa delle ferite riportate muore il 30 maggio 1944, a soli quattro giorni dalla liberazione di Roma. Nel 1946 gli viene conferita la medaglia d'oro alla memoria.