Le confische e i sequestri dei beni ebraici, 1943-1945

Dopo l’8 settembre e la divisione dell’Italia in due secondo la linea del fronte, le persecuzioni si aggravano rapidamente: è la vita stessa degli ebrei ad essere in pericolo dopo le prime stragi sul Lago maggiore, tra Meina, Orta e Mergozzo, dove in più occasioni tra il 15 settembre e l’11 ottobre vengono uccise 57 persone. Il 23 settembre, dalla Germania, Mussolini presenta la nascita del nuovo stato fascista che dal 1° dicembre 1943 prende il nome di Repubblica Sociale Italiana. Un giorno prima, il 30 novembre, il ministro dell’Interno Buffarini Guidi annuncia nell’ordine di polizia n. 5 per tutti gli ebrei, italiani e stranieri, discriminati e non, l’arresto e l’internamento in campi di concentramento, a cui si unisce l’immediato sequestro di tutti i loro beni, mobili e immobili: abitazioni, aziende, azioni, crediti, arredi, vestiario, effetti personali.
Anche sulla base del successivo decreto di Mussolini del 4 gennaio 1944, tutti i beni ebraici rintracciati vengono confiscati dai capi delle province - i prefetti della Repubblica di Salò - che li affidano all’EGELI che, a sua volta, ne delega la gestione ai singoli istituti di credito fondiario competenti.
Per le province di confine con la Svizzera (Como, Sondrio e Varese) numerose pratiche di confisca sono relative agli arresti condotti a danno dei perseguitati che cercano di valicare la frontiera e mettersi in salvo nonostante vivessero e risiedessero in regioni italiane diverse.


Dalla [o Della] Torre Leone di Gabriele, 1944 - 1947

Dalla Volta Guido, 1944 - 1946

D'Alvise Sante, 1944 - 1945

D'Ancona Paolo fu Alessandro, professore, 1944 - 1945

D'Angeli Cesare, 1944 - 1945

De Angeli Arturo, ragioniere, 1944 - 1945

De Angeli Gemma di Augusto, 1944 - 1946

De Angelis Benedetta Elisabetta, detta Bettina, fu Giuseppe vedova di Levi Elia Cesare, 1943 - 1946

De Angelis Danilo Ernesto di Enrico, 1944 - 1945

De Angelis Emma fu Giuseppe e fu Segre Eleonora, vedova Basevi, 1944 - 1946

De Angelis Ernesto fu Giuseppe, 1944 - 1945

De Angelis Guido, 1944 - 1945

De Benedetti Abramo fu Tobia, 1944 - 1945

De Benedetti Adriana fu Ernesto, 1944 - 1945

De Benedetti Aldo di Ugo, ragioniere, 1944 - 1945

De Benedetti Alma fu Isacco vedova Basola, 1944 - 1946

De Benedetti Angelo fu Anselmo, ingegnere, 1944 - 1946

De Benedetti Anita fu Giuseppe in Cavallazzi Enea, 1944 - 1945

De Benedetti Arrigo fu Abramo, 1944 - 1945

De Benedetti Arrigo fu Abramo, ingegnere, 1944 - 1945

De Benedetti Arrigo fu Abramo, ingegnere, 1944 - 1946

De Benedetti Camillo fu Salvatore, 1944 - 1945

De Benedetti Celeste Aurelia fu Anselmo e Mimi, 1944 - 1946

De Benedetti Clotilde fu Gabriele in Vitale, 1944 - 1946

De Benedetti Clotilde fu Gabriele in Vitale e Vitale Oreste fu Anselmo, 1944 - 1945

De Benedetti Giacomo, avvocato, 1944 - 1947

De Benedetti Giulio di Camillo, 1944 - 1945

De Benedetti Giulio e Mario di Camillo, 1944 - 1945

De Benedetti Leonardo e [De Benedetti] Jolanda [in De Benedetti], 1944 - 1945

De Benedetti Ugo di Abramo, 1944 - 1946