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Maria Callas. Portraits de l'Archive Publifoto Intesa Sanpaolo

10 aprile 2025 - 04 giugno 2025

La mostra fotografica dedicata a Maria Callas - 91 stampe vintage dell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo - ospitata tra il 2023 e 2024 alle Gallerie d'Italia di Piazza della Scala, museo della Banca a Milano, riapre a Parigi all'Istituto Italiano di Cultura (10 aprile - 4 giugno 2025).

L'esposizione privilegia una tipologia di immagini propria di un'agenzia fotogiornalistica. L'Archivio è come "un'isola del tesoro", ha dichiarato il curatore Aldo Grasso, e scegliere non è stato facile "perchè le fotografie erano tutte significative": sono state selezionate fotografie di vita quotidiana, con amori e tormenti, e ritratti magnifici, posati o rubati realizzati tra il 1954 al 1970.

Maria Callas è stata certamente la prima cantante lirica a godere di una grande esposizione mediatica e il racconto giornalistico sulla grande artista si affianca a quello della donna dalla vita intensa e tormentata, soprattutto in campo sentimentale rendendola una delle protagoniste della cronaca degli anni Cinquanta e Sessanta. I fotografi la seguivano ovunque, in particolare fuori dalla scena: per strada, al ristorante, in aeroporto o sul megayacht di Onassis, nell'atelier di Biki, nella sua casa milanese e in tribunale, nei giorni in cui si discuteva la causa di separazione dal marito. La troviamo accanto agli uomini che più di tutti condizionarono la sua vita il marito, l'industriale Giovanni Battista Meneghini, e Aristotele Onassis (è di Nicola Giordano della Publifoto il servizio "scoop" scattato nei giorni 3-4 settembre 1959 che svela al mondo la loro relazione), ma anche vicino alle amiche e amici di una vita: Antonio Ghiringhelli, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, e naturalmente Pier Paolo Pasolini. Le fotografie si offrono come ritagli di realtà ma, nello stesso tempo, rappresentano anche la cerimonia di consacrazione di queste stesse immagini.

L'esposizione valorizza dunque le stampe originali che la Publifoto, oltre a produrre, riceveva da una moltitudine di fotografi e agenzie, italiane e estere, molte delle quali comparse sulle colonne delle riviste dell'epoca rintracciate in fase di studio e catalogazione. E anche la catalogazione on line si arricchisce così di un'altra parte di questo patrimonio unico e di grande valore, sul quale l'Archivio Storico ha avviato un progetto dedicato, volto a conoscere come le stampe si sono sedimentate nel tempo, quali sono gli autori fotografi presenti (molti dei quali inaspettati) e quali i soggetti ritratti.

La mostra, organizzata in collaborazione con Gallerie d'Italia - Intesa Sanpaolo, è accompagnata dal catalogo realizzato a cura dell'Istituto Italiano di Cultura.