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L'Archivio Storico celebra il Primo Congresso del Risparmio e la nascita della Giornata mondiale del risparmio (1924-2024)

31 ottobre 2024

L'INTERNAZIONALE DEL RISPARMIO.

L'ARCHIVIO STORICO INTESA SANPAOLO RICORDA IL PRIMO CONGRESSO INTERNAZIONALE DEL RISPARMIO, MILANO 26-31 OTTOBRE 1924, DAL QUALE SCATURI' LA GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO


Gli anniversari ci aiutano a tenere viva la memoria di fatti storici che, diversamente, per i più svariati motivi, faremmo fatica a ricordare e a far emergere nella loro importanza.

Il 31 ottobre 2024 è il centenario della istituzione della Giornata Mondiale del Risparmio, nata in seno al Primo Congresso Internazionale del Risparmio, tenutosi a Milano dal 26 al 31 ottobre 1924. Nel corso di quel grande evento si decise anche di rendere permanente l'Istituto Internazionale del Risparmio, organismo sovranazionale che dal 1925 al 1948 avrebbe avuto la propria sede proprio a Milano, città che fu per decenni crocevia e propulsore del dialogo e della collaborazione internazionale fra le casse di risparmio.

L'origine di questa giornata è strettamente legata alla storia di Intesa Sanpaolo: il Primo Congresso Internazionale del Risparmio fu infatti organizzato dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde per celebrare il centenario della propria fondazione (1823-1923).

Il carattere internazionale dell'iniziativa che coinvolse ben 497 delegati di 27 Paesi in rappresentanza di 7261 istituzioni (in grande maggioranza casse di risparmio, ma anche monti di pietà e banche cooperative) fu subito ricondotto dai partecipanti al forte e condiviso anelito alla pacificazione e collaborazione fra le nazioni, che da pochi anni erano uscite dalla tragedia della Prima Guerra Mondiale.

Luigi Luzzatti, economista, banchiere, politico, nella sua lettera di saluto ai congressisti scriveva:

Viviamo in tempi, nei quali, dopo la terribile guerra, palpita viva la speranza di associare le Nazioni in opera di pace. Questo accordo fra i risparmiatori del mondo attraverso gli istituti che accolgono e amministrano puramente i fatti della previdenza, darebbe un esempio e un impulso eccitatori di umana fratellanza fra i popoli ancora troppo divisi.

Attraverso i documenti conservati nell'Archivio Storico possiamo far rivivere la cronaca delle sei giornate che stanno all'origine delle celebrazioni del 31 ottobre di ogni anno.

Il filo rosso tra questo Congresso e l'istituzione della Giornata Mondiale del Risparmio è legato alla figura di Filippo Ravizza, principale artefice e organizzatore  dell'evento, nominato dalla Cariplo nel 1923 come capo del neonato Ufficio di Propaganda del Risparmio.

Nel 2014 l'Archivio Storico ha dedicato a Ravizza una pubblicazione e il documentario di Giulia Ciniselli, nipote di Ravizza, intitolato "L'internazionale del risparmio. Vita e pensiero di Filippo Ravizza (1875-1957)", prodotto dalla MIR Cinematografica per Intesa Sanpaolo (disponibile per la visione nella sala di studio dell'Archivio Storico).


La cronaca del Convegno, Milano 1924


26 ottobre, domenica, ore 10

Al "Teatro Lirico Internazionale di Milano", nell'attuale via Larga, si svolse la cerimonia d'inaugurazione, alla quale presenziarono oltre 2000 persone.

Nel pomeriggio, come raccontano le cronache del Congresso, "malgrado il tempo piovoso, 122 congressisti, tra cui parecchie signore, convennero sulla Piazzetta del Palazzo Reale, dove li aspettavano le automobili per la visita ai monumenti della città. Altri 117 preferirono presenziare alle corse dei cavalli all'ippodromo di S. Siro".

Dell'organizzazione del Congresso faceva parte anche il "Comitato delle Signore"; 62 presero parte attivamente alle iniziative pensate per loro, fra cui ricordiamo una conferenza sul tema "la donna nel risparmio", tenuta al professor Giovanni Meille.


27 ottobre, lunedì, ore 9-20

Al primo piano della sede della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, in via Monte di Pietà 8, si tennero i lavori sui primi due temi su cui i delegati erano stati chiamati a discutere.

Il primo fu dedicato a "Organizzazione e legislazione delle Casse di Risparmio nei vari Paesi", mentre il secondo, che vedrà Filippo Ravizza, come relatore ufficiale, fu incentrato su "Propaganda del risparmio, specialmente fra le classi operaie e medie".

Nella sua relazione - che diventerà poi un lungo saggio di oltre 150 pagine pubblicato nel 1925 negli "Atti" del Congresso - Ravizza si rivolgeva ai suoi interlocutori, ai politici e ai datori di lavoro:

Risparmiate e lasciate risparmiare, fate che i datori di lavoro ricompensino i loro dipendenti in maniera così larga, nei limiti del possibile, che senza soverchi e troppo duri sacrifici questi possano regolarmente mettere qualcosa da parte per i giorni cattivi e per la loro vecchiaia, senza compromettere in questo sforzo la salute e la dignità

A conclusione del suo intervento, lanciava la proposta di fissare "in ogni paese un giorno dell'anno da dedicarsi esclusivamente alla propaganda del risparmio", proponendo proprio il 31 ottobre, giorno di chiusura del Congresso.  Questa è l'origine della Giornata Mondiale del Risparmio, festeggiata ogni 31 ottobre.


28 ottobre, martedì, ore 9.30-20

La giornata fu dedicata a una gita di piacere sul Lago Maggiore: 383 "gitanti" e 89 automobili, "delle quali alcune erano state gentilmente messe a disposizione degli ospiti stranieri da signori milanesi", percorsero la nuova autostrada Milano-Varese, inaugurata pochissime settimane prima, per poi salire sul treno che li avrebbe portati a Laveno; da lì, col piroscafo "Lombardia", raggiusero Stresa.

Di questa giornata, l'Archivio conserva un bellissimo album fotografico realizzato da Vincenzo Aragozzini in ricordo della gita, lo stesso che fu distribuito a tutti i partecipanti, nell'evento conviviale di chiusura del Convegno, che si svolse il 31 ottobre alle 17 al Caffè Cova di via Montenapoleone a Milano.


29 ottobre, mercoledì,  ore 9-16.30

La giornata iniziò con l'inaugurazione, al primo piano della Cà de Sass, sede della Cariplo, "in tre sale adiacenti a quella delle sedute", di una mostra di materiale di propaganda del risparmio proveniente da diversi paesi (manifesti, pubblicazioni, salvadanai, fotografie …).

Alla mattina si era aperta la discussione sul terzo tema, di grande attualità, riguardante "Tutela del risparmio degli emigranti nel paese d'immigrazione".

Il pomeriggio vide la relazione del celebre economista Maffeo Pantaleoni dedicata al quarto tema del Convegno: "Fino a che punto, ed entro quali limiti, senza frustrare gli scopi e le ragioni della loro esistenza, le casse di risparmio possono funzionare da istituti bancari".

Alle 16.30 Giuseppe De Capitani d'Arzago, presidente della Cariplo, annunciò ai congressisti la morte improvvisa, per un attacco cardiaco, del loro celebre collega, che poco prima era intervenuto. Vennero quindi sospesi i lavori e ogni altro evento della giornata.


30 ottobre, giovedì, ore 9.30-12.30

Dopo la commemorazione di Maffeo Pantaleoni, in apertura di giornata, continuò la discussione sulle tematiche rimaste sospese il giorno precedente.

Alle 16 furono celebrati i funerali del grande economista, alla presenza dei congressisti e di alte cariche cittadine e politiche nazionali.


31 ottobre, venerdì, ore 9.30-17

Il congresso si avviò alla conclusione con la discussione sul quinto tema "Istituzione di un organo internazionale di studio e coordinamento fra le casse di risparmio".

All'unanimità i congressisti proposero che la sede dell'organismo fosse stabilita a Milano, proprio in via Monte di Pietà 8, decidendo di fissare un nuovo congresso entro tre anni (in realtà ne passarono cinque, dato che sarà organizzato a Londra nel 1929).
Tra le iniziative annunciate, ci fu quella del professor Arrigo Solmi, rettore dell'Università di Pavia, che informò i delegati dell'istituzione di una Cattedra della Previdenza e del Risparmio.

All'interno di questa seduta si aprì un vivace dibattito sulle lingue ufficiali del Congresso, dal momento che i delegati tedeschi e austriaci contestarono il mancato uso del tedesco a favore del francese e dell'inglese. Il presidente De Capitani, su impulso di Ravizza, ipotizzò la possibilità di usare l'esperanto "come lingua ufficiale internazionale", cosa che non avrà seguito nei congressi successivi. L'esperanto era oggetto di grande attenzione in quegli anni ed era stata accolta fra le lingue ammesse anche nel Congresso del 1924; fu persino usata in una relazione, quella del delegato della Cassa di Risparmio di Annecy, ma il suo discorso, che nessuno fu in grado di comprendere (eccetto Ravizza), fu poi tradotto nelle lingue ufficiali.

Ravizza fu un grande sostenitore di una lingua universale "sussidiaria" rispetto a quelle nazionali come antidoto a quella che aveva definito "la maledizione mitica della torre di babele, macigno per tutta l'umanità".

 

Sviluppo dell'Istituto Internazionale del Risparmio.


All'istituto potevano aderire solo le casse senza fini di lucro, i cui utili non erano distribuiti agli azionisti, ma rimessi in circolo sul territorio a favore delle comunità di riferimento. La ricorrenza del 31 ottobre, celebrata per la prima volta ufficialmente il 31 ottobre 1925, era senz'altro l'iniziativa di maggior importanza nella vita dell'Istituto: ogni anno veniva promosso un inno del risparmio, diffuso tramite i canali radiofonici, e organizzata l'esposizione di materiale pubblicitario (oggetti, manifesti ed altro).

L'instabilità degli anni Venti e Trenta, che era sia politica che finanziaria, non permise di portare a compimento uno dei progetti concepiti nel congresso del 1924, quello dell'adozione di un libretto internazionale di risparmio che avrebbe permesso di fare depositi e prelievi presso qualsiasi Cassa di risparmio mondiale. L'Istituto studiò anche la possibilità di aprire una Banca Internazionale delle Casse di Risparmio, progetto anch'esso non portato a compimento per la complessità dell'intera operazione.

L'Istituto pubblicava il periodico «L'Épargne du Monde», il cui primo numero uscì nel giugno 1926, alla vigilia della partenza di Ravizza per il congresso delle Casse di Risparmio americane di Filadelfia, dove si recò insieme al presidente della Cariplo, Giuseppe De Capitani d'Arzago, e a una folta delegazione italiana. Il periodico era pubblicato in inglese e francese e costituiva il principale mezzo di comunicazione e discussione fra le casse di risparmio.

Oggi ci restituisce una panoramica delle principali questioni che si dibattevano a livello internazionale sul tema delle Casse di risparmio e si può leggere presso l'Archivio Storico, che ne conserva una rara copia.

Alla fine degli anni Trenta, lo scoppio del secondo conflitto mondiale causò un'inesorabile decadenza dell'Istituto. Fino dal 1938, come ricorderà nel 1946 lo stesso Ravizza, esso aveva organizzato "quasi clandestinamente" un ufficio presso la Cassa di Risparmio di Berna, riuscendo a tenere aperto "uno spiraglio sul mondo, mandare e ricevere materiale, notizie e anche mezzi". Fino al 1943, infatti, si continuarono a raccogliere dati dai vari membri con l'idea di pubblicare almeno delle ‘monografie tecniche' che in qualche modo continuassero a tenere teso un sottilissimo filo fra gli stati.

Nato in un momento storico in cui l'Europa voleva fortemente lasciarsi alle spalle la tragedia della Prima Guerra Mondiale, l'Istituto celebrava il proprio ventennale, il 31 ottobre 1945, constatando le macerie morali e materiali di un'altra guerra e il sostanziale fallimento delle proprie aspettative.

Nel 1947 Ravizza diede alle stampe un libretto intitolato "Institut International de l'Épargne. Pour les Caisses d'Épargne, pour l'Épargne, Pour la Paix" (nella versione inglese: "The International Thrift Institute. For the Savings Banks, for Thrift; for Peace"); il sottotitolo recitava: «Che cosa è stato. Che cos'è. Che cosa potrebbe essere».

Lo scritto è un inno alla necessità della collaborazione internazionale e al suo ruolo fondamentale per il mantenimento della pace:

Se, in passato, gli sforzi in vista di una sincera collaborazione internazionale hanno fallito, per questo dovremmo rinunciare a rinnovarli? La collaborazione internazionale nell'ambito della nostra attività quotidiana è uno dei mezzi più efficaci. Non priviamocene. Lasciar morire questo centro di collaborazione internazionale che la guerra ha duramente colpito, ma non distrutto, sarebbe come aggravare le conseguenze della guerra.


Parole di cui intuiamo, anche oggi, la grande attualità.

 

Per approfondimenti:

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Sezione multimediale: alcuni filmati visibili on line sul canale YouTube di Intesa Sanpaolo