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Fotografi in archivio: committenza d'impresa
Nell'Archivio Storico Intesa Sanpaolo il primo incarico conosciuto affidato a un fotografo risale al 1872, quando la Cariplo commissionò al fotografo Pompeo Pozzi un album di stampe raffiguranti la nuova sede di Milano, la Cà de Sass in via Monte di Pietà 8, per mostrare un'immagine di sé all'avanguardia all'Esposizione Universale di Vienna.
Ma è dagli anni Dieci e soprattutto Trenta che gli istituti bancari cominciano, chi più chi meno, a sfruttare la fotografia per tenere memoria dell'attività svolta, come strumento di lavoro interno e per formare e veicolare un'immagine pubblica ben precisa e accrescere la propria immagine reputazionale.
In questi anni gli stessi fotografi sono stati stimolati a plasmare e strutturare un proprio linguaggio dalle imprese stesse, che a loro volta hanno ridisegnato la propria immagine attraverso precise committenze: gli anni Trenta sono stati quindi un periodo incisivo e determinante in questa direzione, caratterizzati da una alta professionalità e qualità.
Nel secondo dopoguerra si registra inizialmente un rafforzamento del rapporto tra fotografi e impresa, legato soprattutto alla comunicazione, come gli house organ e le brochure; sono rapporti longevi, costanti, su più generi fotografici, con fotografi di mestiere come Vincenzo Aragozzini, e agenzie fotografiche, come la Publifoto che durano almeno fino ai primi anni Settanta: la facilità nella produzione amatoriale di fotografi improvvisati, come i dipendenti, il proliferare di fotografi di mestiere a costi più vantaggiosi in cambio però di servizi meno curati e ragionati, portano infatti a un abbassamento qualitativo medio nella produzione fotografica aziendale, salvo rare eccezioni e per rare occasioni.
A questo trend si contrappone nei decenni successivi, soprattutto in corrispondenza di un cambio d'identità dell'impresa, lo sviluppo di un filone di committenze a fotografi prestigiosi: sono autori accuratamente scelti, come Gabriele Basilico che, attraverso la sua personale visione, reinterpreta le sedi storiche della Banca Commerciale Italiana e insieme contribuisce a rinnovarne l'identità aziendale.
L'Archivio Storico Intesa Sanpaolo partecipa all'iniziativa Una Rete in viaggio. Storie, idee, progetti, il nuovo programma di incontri in diretta facebook e youtube promosso e organizzato da Rete Fotografia.
L'incontro di mercoledì 3 marzo 2021 Fotografi in archivio: Committenza d'impresa ha proposto una lettura del rapporto che si è andato a delineare nel corso del Novecento tra imprese e fotografi italiani. Attraverso il confronto tra gli archivi di imprese di natura diversa - siderurgico (Fondazione Dalmine), energetico (Fondazione AEM), bancario (Archivio Storico Intesa Sanpaolo) - sono state messe in luce sincronie e discontinuità attorno alla fotografia d'impresa. Alla base dell'excursus comune, vi sono da una parte i fotografi con il loro mondo di relazioni, con la ricerca e lo sviluppo di un proprio linguaggio, dall'altra le imprese, la loro storia e l'evoluzione della loro identità.
Rivedi l'incontro su Youtube o sulla pagina Facebook di Rete Fotografia.