Cassa di Risparmio di Firenze
La Cassa di Risparmio di Firenze (1829-2019) sorge per per iniziativa di personalità illustri dell'alta società fiorentina, in parte membri dell’Accademia dei Georgofili, al fine di educare al risparmio la popolazione meno abbiente. Fino al 1870 i depositi sono per lo più investiti in mutui ad enti morali e a comuni, dal 1891 vengono ammesse le operazioni di credito agrario; mentre la prima erogazione a scopo benefico dell'Istituto risale al 1835 quando, in occasione dell'epidemia di colera che colpì la città, il Consiglio di amministrazione stanziò 1.600 fiorini per soccorrere la popolazione. Tra il 1941 e il 1947 l'Istituto si espande assorbendo la Cassa di Risparmio di Cortona e i Monti di Sansepolcro, Firenze, Montevarchi ed Empoli e nel 1975 l'Istituto viene autorizzato ad operare anche fuori regione (Liguria, Emilia, Umbria, Marche e Lazio), mentre dal 1984 può operare su tutto il territorio nazionale. L'archivio dell'Istituto, identificato e tutelato in seguito alla fusione nel 2019 della Cassa in Intesa Sanpaolo, è stato conferito alla Fondazione Biblioteche di Firenze. I verbali del Consiglio di Amministrazione sono consultabili online per il periodo dal 1829 al 1960.