Banca Lombarda di Depositi e Conti Correnti
La Banca Lombarda di Depositi e Conti Correnti venne costituita con atto del 1° giugno 1870 per iniziativa di un gruppo di cittadini lombardi di nobile estrazione e di largo censo (tra cui il duca Ludovico Melzi d'Eril, che fu per un decennio presidente del Consiglio di Amministrazione), di esponenti del mondo industriale (come il barone Eugenio Cantoni) e di un folto numero di banchieri privati. La Banca si concentrò inizialmente sulle anticipazioni e lo sconto di effetti per lo più nel settore serico, ritagliandosi un importante spazio come intermediario finanziario per i commercianti italiani e i fornitori di materia prima e di semilavorati in Estremo Oriente. Sua specificità è sempre stata quella di avere tra i suoi depositanti famiglie lombarde di chiaro nome, che intrattenevano presso la Banca - oltre i conti delle loro aziende - i propri conti personali e dossier titoli. Nel corso degli anni Ottanta partecipò a fondi di investimento immobiliare e a società fiduciarie, allargando l'operatività in vari settori del parabancario (specie nel leasing e nel factoring). Per delibera dell'Assemblea del 27 aprile 1991, lo statuto fu modificato, venne assunta la denominazione breve di Banca Lombarda e il 20 agosto 1992 venne privatizza per poi essere incorporata nel 1994 nel Credito Agrario Bresciano.
In seguito alla fusione (2021) in Intesa Sanpaolo di UBI Unione di Banche Italiane (in cui il Credito Agrario Bresciano era confluito in seguito a precedenti processi di fusione) l'archivio storico della Banca Lombarda di Depositi e Conti Correnti è stato identificato, tutelato e le sue carte sono state inventariate al fine di permetterne la pubblica fruizione.
Sono consultabili online i verbali del Consiglio di Amministrazione per il periodo dal 1870 al 1960.