AUSTRALIA. State Bank of Victoria; forma geometrica, 1989 - 1991

lungo la circonferenza: STATE BANK;
sul lato inferiore: MK | made in Finland by | TRESMER OY

Sito della State Bank: http://www.statebankvictoria.org/ (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.);
Pagina del sito della State Bank: http://www.statebankvictoria.org/?page_id=1081 (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.); 
Pagina del sito del Museum Victoria: https://collections.museumvictoria.com.au/articles/2470 (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.);
Pagina State Bank Victoria Archives: https://www.prov.vic.gov.au/about-us/our-blog/state-bank-victoria-archives (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.);
Pagina di Wikipedia: https://fi.wikipedia.org/wiki/MK-Tresmer (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.);
Sito della società Palaset: http://www.palaset.com/tmp_palaset_site_0.asp?sua=3&lang=3&s=210 / (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.)

Sito della State Bank: http://www.statebankvictoria.org/ (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.);
Pagina del sito della State Bank: http://www.statebankvictoria.org/?page_id=1081 (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.); 
Pagina del sito del Museum Victoria: https://collections.museumvictoria.com.au/articles/2470 (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.);
Pagina State Bank Victoria Archives: https://www.prov.vic.gov.au/about-us/our-blog/state-bank-victoria-archives (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.);
Pagina di Wikipedia: https://fi.wikipedia.org/wiki/MK-Tresmer (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.);
Sito della società Palaset: http://www.palaset.com/tmp_palaset_site_0.asp?sua=3&lang=3&s=210 / (ultima consultazione 15/02/2018, Ossola M.)

La State Bank of Victoria, precedentemente State Savings Bank of Victoria (dal 1912) e ancor prima Savings Bank of Port Philip, cambiò la sua denominazione acquisendo quella in oggetto nel 1980. Nel 1991 si fuse con la Commonwealth Bank of Australia. 
Il progettista/costruttore (MK-Tresmer Oy) assunse questa denominazione nel 1989. 
Per queste ragioni è sembrato opportuno modificare la datazione originariamente attribuita dal collezionista A. Quarti (anni Sessanta).