Sezione museale
Titoli azionari e obbligazionari italiani e esteri, 1855 - 1990
Intesa Sanpaolo nasce il 1° gennaio 2007 dalla fusione di due grandi realtà bancarie italiane Banca Intesa e Sanpaolo IMI.
I titoli, provenienti dal Caveau centrale di Milano, sono confluiti nella sezione Iconografica dell'Archivio sia per il loro interesse storico (attinenza ad avvenimenti o periodi storici di rilievo; ricostruzione della storia delle Società emittenti) sia per il loro valore estetico (alcuni titoli sono stati illustrati da artisti coevi).
Per quest'ultimo aspetto, valutazioni di ordine estetico-formale hanno suggerito nella compilazione catalografica di descrivere l'illustrazione raffigurata e di segnalare la presenza della firma dell'artista, quando presente, o la sola indicazione di fregi e cornici. Sembra opportuna un'annotazione di tipo storico relativa ai titoli azionari circolanti in Italia: un Regio decreto del 1942 vietò per ragioni fiscali la circolazione di azioni al portatore; si noterà infatti che tutte le azioni al portatore emesse in data anteriore riportano il timbro che ne attesta la trasformazione.
Si tratta per la quasi totalità di certificati singoli; fa eccezione il registro di titoli della Compania Naviera San Miguel SA di Panama, in bianco dal n. 4 al n. 24, mentre i primi tre titoli sono staccati e compilati nei talloncini con l'indicazione del numero di azioni assegnate, dei nominativi e della data.
Intesa Sanpaolo, Caveau centrale Milano
L'ordinamento è alfabetico rispetto all'intestazione dell'ente emittente il titolo; all'interno della sottoserie sono elencati prima gli emittenti privati in ordine alfabetico per società (per l'intestazione si è scelto di posporre il termine "Società" e la ragione sociale); in coda si sono posti i titoli emessi dal Regno d'Italia, seguendo l'ordinamento suggerito nel repertorio del Witula. La numerazione della segnatura ricomincia da 1 nelle due sottoserie Italia ed Estero.
Per la sottoserie dei titoli esteri si è seguito l'ordine alfabetico per nazione in cui sono ripartiti i titoli. Per la nazione si è scelta la denominazione attuale specificando, solo nel campo 'luogo', l'entità politico-territoriale storica all'epoca dell'emissione del titolo. Solo tale criterio infatti evita di incorrere in un'articolazione troppo dettagliata dei nomi delle nazioni, conseguente alla mutabilità temporale dei confini delle nazioni.
I dati dell'intestazione (nome dell'emittente e titolo attribuito del certificato) sono riportati nella lingua originale, con l'aggiunta della traduzione in italiano, tra le parentesi tonde.
Con le consegne successive dei lotti di titoli (dall'anno 2016), a partire dal numero di corda (TIT_IT/00346), si è proceduto sistemando in ordine alfabetico gli esemplari man mano pervenuti e si è attribuito loro un numero di corda progressivo; laddove gli esemplari fossero complementari a titoli già descritti (tagli diversi per stesso anno) si sono aggiunti alle schede preesistenti e si sono aggiornati i dati e le segnature sugli esemplari.
Per i titoli esteri in lingua russa, si è provveduto alla trascrizione con caratteri cirillici del russo moderno (post rivoluzione) e in alcuni casi seguendo anche la morfologia del russo moderno, e a fianco si è posta tra parentesi tonde la relativa traduzione.