Sezione museale
Banca Commerciale Italiana: titoli azionari e obbligazionari italiani e esteri, 1868 - 1989
Fondata nel 1894 a Milano e liquidata nel 2001
Si possono ricavare collegamenti con la storia della Comit in particolare dalla presenza dei titoli esteri, che ci mostrano il carattere internazionale della Banca, legata alle sue origini austro-tedesche, e alla successiva espansione nell'Europa centro-orientale e balcanica negli anni Venti. Interessante anche la presenza delle azioni Comofin, legate alle scalate della Comit, avvenute nel 1918 e 1920. Si segnala infine la consistente presenza dei certificati di prestito emessi dal Regno d'Italia, tra cui quello del Littorio.
Valutazioni di ordine estetico-formale hanno suggerito nella compilazione catalografica di descrivere l'illustrazione raffigurata e di segnalare la presenza della firma dell'artista, quando presente, o la sola indicazione di fregi e cornici. Sembra opportuna una annotazione di tipo storico relativa ai titoli azionari circolanti in Italia: un Regio decreto del 1942 vietò per ragioni fiscali la circolazione di azioni al portatore; si noterà infatti che tutte le azioni al portatore emesse in data anteriore riportano il timbro che ne attesta la trasformazione.
La serie in questione si qualifica come una "collezione", dato che i titoli provengono da singoli versamenti di filiali della BCI (Trieste, Verona, Imperia) dovute a rinvenimenti durante ispezioni alle filiali, da piccole donazioni sparse, oppure sono estratti da fondi documentari dell'AS, soprattutto degli Archivi aggregati (Consorzio Mobiliare Finanziario, Società Anonima Grande Albergo di Rodi). Sembra comunque prevalente per il complesso della serie la provenienza dalla filiale di Trieste della BCI, elemento desumibile dall'osservazione dei titoli (presenza di timbri dell'Ufficio del Bollo di Trieste e/o della sede di Trieste della BCI)
L'ordinamento è alfabetico rispetto all'intestazione dell'ente emittente il titolo; all'interno della sottoserie sono elencati prima gli emittenti privati in ordine alfabetico per società (per l'intestazione si è scelto di posporre il termine "Società" e la ragione sociale); in coda si sono posti i titoli emessi dal Regno d'Italia, seguendo l'ordinamento suggerito nel repertorio del Witula. La numerazione della segnatura ricomincia da 1 nelle due sottoserie Italia ed Estero. Per la sottoserie dei titoli esteri si è seguito l'ordine alfabetico per nazione in cui sono ripartiti i titoli. Per la nazione si è scelta la denominazione attuale specificando, solo nel campo 'luogo', l'entità politico-territoriale storica all'epoca dell'emissione del titolo. Solo tale criterio infatti evita di incorrere in un'articolazione troppo dettagliata dei nomi delle nazioni, conseguente alla mutabilità temporale dei confini delle nazioni.
I dati dell'intestazione (nome dell'emittente e titolo attribuito del certificato) sono riportati nella lingua originale, con l'aggiunta della traduzione in italiano, tra le parentesi tonde.
Stefano Galgano, Sommario di diritto commerciale, Milano, 1995, pp. 174-177, 201-203;
Alex Witula, Titoli azionari antichi, varie edizioni, delle quali l'ultima consultata la 5° edizione (2004)