Fototeca
S. A. di Montevecchio e Monteponi, Roma e Torino: IMPIANTO MINERARIO E MACCHINARI A CAGLIARI, 10 dicembre 1931
luogo dello scatto
IT/Sardegna/Cagliari
autore persona
s.a.
descrizione del soggetto
Interno di capannone e esterno dell'impianto visto dall'alto.
nn. 1-3: struttura interna con travi metalliche (forse area di trivellazione);
n. 4: macchinario;
n. 5: interno con uomini al lavoro;
nn. 6-7: veduta esterna dell'impianto.
nn. 1-3: struttura interna con travi metalliche (forse area di trivellazione);
n. 4: macchinario;
n. 5: interno con uomini al lavoro;
nn. 6-7: veduta esterna dell'impianto.
note
La Società di Montevecchio, costituita nel 1847 con sede a Roma, aveva in concessione perpetua un gruppo di miniere in Sardegna, dove svolgeva attività estrattiva, in particolare di piombo e zinco. La società veniva considerata negli anni Trenta tra le migliori d'Italia e fra le più importanti dell'Europa. In Sardegna impiegava oltre due mila operai, con le società affiliate. Insieme alla Società Monteponi di Torino aveva costituito la Società del Piombo, che negli anni Trenta aveva ultimato la fonderia di San Gavino Monreale con mezzi moderni per la lavorazione del piombo.
La società aveva inoltre il controllo di altre aziende:
- Società Malfidano;
- Società Bacu Abis (miniere con grandi giacimenti di lignite per combustibile);
- Società Miniere & Fonderie d'Antimonio;
- Società Candiazzus (industrie minerarie del rame);
- Industrie Minerarie Sarde.
Non è stato possibile identificare l'impianto a cui fa riferimento la raccolta di fotografie. Nel 1932 la Società Anonima Miniere di Montevecchio, trovandosi in una situazione finanziaria delicata, presentò varie richieste all'IMI per un finanziamento che oscillava tra i 40 e i 60 milioni di Lire, necessari a favorire il risanamento della società e la successiva fusione con la Società Monteponi di Torino. Dopo una lunga istruttoria fu deliberato dal CE dell'IMI un finanziamento per l'importo di 30 milioni di Lire [cfr. IMI, Comitato Esecutivo, verbale del 4 ottobre 1932]. Mancando la busta cassaforte e non si ha certezza che il finanziamento sia stato effettivamente concesso.
La società aveva inoltre il controllo di altre aziende:
- Società Malfidano;
- Società Bacu Abis (miniere con grandi giacimenti di lignite per combustibile);
- Società Miniere & Fonderie d'Antimonio;
- Società Candiazzus (industrie minerarie del rame);
- Industrie Minerarie Sarde.
Non è stato possibile identificare l'impianto a cui fa riferimento la raccolta di fotografie. Nel 1932 la Società Anonima Miniere di Montevecchio, trovandosi in una situazione finanziaria delicata, presentò varie richieste all'IMI per un finanziamento che oscillava tra i 40 e i 60 milioni di Lire, necessari a favorire il risanamento della società e la successiva fusione con la Società Monteponi di Torino. Dopo una lunga istruttoria fu deliberato dal CE dell'IMI un finanziamento per l'importo di 30 milioni di Lire [cfr. IMI, Comitato Esecutivo, verbale del 4 ottobre 1932]. Mancando la busta cassaforte e non si ha certezza che il finanziamento sia stato effettivamente concesso.
procedimento
Gelatina ai sali d'argento/carta
colore
BN
descrizione fisica
Positivi
misure
9x12 cm oppure 12x9 cm
copyright
Intesa Sanpaolo