Fototeca
BCI, Bari: sede di Via Abate Gimma 87, 1950 - 1951
si trova in
luogo dello scatto
IT/Puglia/Bari/Via Abate Gimma 87
autore persona
Ficarelli, Michele - Bari (nn. 1-8: "Ficarelli Bari", timbro a secco sul recto, "Fotostampa Comm. Michele Ficarelli Bari - Corso Vit. Emanuele, 123", timbro a inchiostro sul verso);
autore ente
Rusfa - Bari (n. 9r: "Rusfa", timbro a secco)
descrizione del soggetto
Vista del fregio e di particolari della fase di lavorazione; sono visibili diverse persone al lavoro
note
La succursale di Bari fu aperta in Via Sparano il 21 settembre 1904; inizialmente dipendente dalla sede di Napoli, il 2 gennaio 1905 fu resa indipendente.
Tra il 1911 e il 1913 circa fu trasferita nella nuova residenza di Via Calefati 106/108, angolo Via Roberto da Bari, e il 31 maggio 1913 fu elevata al rango di sede. La facciata della nuova sede fu realizzata dall'architetto Piero Portaluppi.
Agli inizi degli anni Trenta lo stabile subì una trasformazione architettonica e dal 1934 risulta ubicato al civico 108b di Via Calefati .
La sede fu trasferita in via Abate Gimma 87 nel 1951 in un edificio costruito per ospitare la sede e diversi piani di abitazioni civili; i lavori furono eseguiti su progetto e direzione dell'architetto Saverio Dioguardi - impresa N. Dioguardi e figli. Lo scultore Francesco Barbieri fu incaricato di eseguire un fregio ubicato nel salone del pubblico. L'opera, attraverso figure allegoriche e immagini reali, rappresenta opere umane, la terra, il mare, tradizioni, leggende, la religione ed i costumi della città di Bari e delle Puglie.
Tra il 1911 e il 1913 circa fu trasferita nella nuova residenza di Via Calefati 106/108, angolo Via Roberto da Bari, e il 31 maggio 1913 fu elevata al rango di sede. La facciata della nuova sede fu realizzata dall'architetto Piero Portaluppi.
Agli inizi degli anni Trenta lo stabile subì una trasformazione architettonica e dal 1934 risulta ubicato al civico 108b di Via Calefati .
La sede fu trasferita in via Abate Gimma 87 nel 1951 in un edificio costruito per ospitare la sede e diversi piani di abitazioni civili; i lavori furono eseguiti su progetto e direzione dell'architetto Saverio Dioguardi - impresa N. Dioguardi e figli. Lo scultore Francesco Barbieri fu incaricato di eseguire un fregio ubicato nel salone del pubblico. L'opera, attraverso figure allegoriche e immagini reali, rappresenta opere umane, la terra, il mare, tradizioni, leggende, la religione ed i costumi della città di Bari e delle Puglie.
procedimento
Gelatina ai sali d'argento/carta
colore
BN
descrizione fisica
Positivi
misure
22x18 e 17x59 cm
integrazione alla data
1951: inaugurazione della sede
copyright
Intesa Sanpaolo