Fototeca
BCI, Napoli: sede di Palazzo Zevallos Stigliano, Via Roma 185, 1921 - 1923
si trova in
luogo dello scatto
IT/Campania/Napoli/IT/Campania/Napoli/Via Toledo 185 già Via Roma
autore persona
s.a.
descrizione del soggetto
Vista del cantiere nel cortile interno del palazzo, sono visibili lo scavo per la creazione dei locali corazzati, le maglie metalliche e persone al lavoro.
nn. 1-2: è visibile un manifesto per il prestito di guerra
nn. 1-2: è visibile un manifesto per il prestito di guerra
note
Il Palazzo fu costruito tra il 1637 e il 1639 per volontà di Giovanni Zevallos.
Nel 1653 fu venduto al mercante fiammingo Giovanni de Vandeneyden e nel 1688, in seguito al matrimonio tra Giovanna Vandeneyden e don Giuliano, principe di Sonnino, divenne di proprietà dei Colonna. Nel 1716 Giuliano Colonna ottenne anche il titolo di Principe di Stigliano.
Nel 1831 la principessa Cecilia Ruffo mise in vendita tutto il palazzo, tranne l'appartamento al secondo piano nobile: una parte fu acquistata dal banchiere Carlo Forquet e un'altra porzione dal cavaliere Ottavio Piccolellis.
Nel 1868 Nicola Stella acquistò le parti del palazzo ancora di proprietà dei Colonna: nel 1869 Gaetano Massa e i suoi figli entrarono in possesso sia di queste ultime proprietà sia di quelle acquistate dal cavaliere Piccolellis nel 1831.
Il 13 dicembre 1898 la Banca Commerciale Italiana acquistò i locali di proprietà dei Forquet, tra cui il primo piano nobile, e nel 1910 l'appartamento posto al piano ammezzato, di proprietà Massa. Il resto del Palazzo fu acquistato dalla BCI tra il 1919 e il 1920.
La sede fu aperta in Via Roma 185 (via Toledo dall'ottobre 1980) il 2 gennaio 1899.
Negli anni Venti il direttore centrale Giacomo Tedeschi si occupò della supervisione dell'Ufficio Gestione Immobili, creato all'interno dell'Amministrazione Patrimoniale.
Tra il 1921-1923 furono eseguiti lavori di ristrutturazione dell'immobile che portarono tra le altre modifiche alla costituzione del salone del pubblico, trasformando il cortile interno.
Nel 1653 fu venduto al mercante fiammingo Giovanni de Vandeneyden e nel 1688, in seguito al matrimonio tra Giovanna Vandeneyden e don Giuliano, principe di Sonnino, divenne di proprietà dei Colonna. Nel 1716 Giuliano Colonna ottenne anche il titolo di Principe di Stigliano.
Nel 1831 la principessa Cecilia Ruffo mise in vendita tutto il palazzo, tranne l'appartamento al secondo piano nobile: una parte fu acquistata dal banchiere Carlo Forquet e un'altra porzione dal cavaliere Ottavio Piccolellis.
Nel 1868 Nicola Stella acquistò le parti del palazzo ancora di proprietà dei Colonna: nel 1869 Gaetano Massa e i suoi figli entrarono in possesso sia di queste ultime proprietà sia di quelle acquistate dal cavaliere Piccolellis nel 1831.
Il 13 dicembre 1898 la Banca Commerciale Italiana acquistò i locali di proprietà dei Forquet, tra cui il primo piano nobile, e nel 1910 l'appartamento posto al piano ammezzato, di proprietà Massa. Il resto del Palazzo fu acquistato dalla BCI tra il 1919 e il 1920.
La sede fu aperta in Via Roma 185 (via Toledo dall'ottobre 1980) il 2 gennaio 1899.
Negli anni Venti il direttore centrale Giacomo Tedeschi si occupò della supervisione dell'Ufficio Gestione Immobili, creato all'interno dell'Amministrazione Patrimoniale.
Tra il 1921-1923 furono eseguiti lavori di ristrutturazione dell'immobile che portarono tra le altre modifiche alla costituzione del salone del pubblico, trasformando il cortile interno.
procedimento
Gelatina ai sali d'argento/carta
colore
BN
descrizione fisica
Positivi, di cui 4a copia in formato 18x24 cm
misure
da 12x17 a 18x24 cm
integrazione alla data
nn. 1-3r: "Cortile nel 1921", manoscritto a matita; n. 6r: "Napoli 3-1-23", manoscritto a inchiostro; nn. 2-5, 7-12: 1922-1923 per cfr. n. 6
copyright
Intesa Sanpaolo