Fototeca
BCI, Bari: sede di Via Abate Gimma 87, 1948 - 1949
si trova in
luogo dello scatto
IT/Puglia/Bari/Via Abate Gimma 87
autore ente
Rusfa - Bari (nn. 1-8r: "Rusfa Bari", timbro a secco)
descrizione del soggetto
n. 1: riproduzione del disegno raffigurante una veduta prospettica del nuovo stabile
nn. 2-7: riprese dall'alto del cantiere, sono visibili le fasi di costruzione, le impalcature e un cartellone pubblicitario appeso sulle impalcature
nn. 2-7: riprese dall'alto del cantiere, sono visibili le fasi di costruzione, le impalcature e un cartellone pubblicitario appeso sulle impalcature
note
La succursale di Bari fu aperta in Via Sparano il 21 settembre 1904; inizialmente dipendente dalla sede di Napoli, il 2 gennaio 1905 fu resa indipendente.
Tra il 1911 e il 1913 circa fu trasferita nella nuova residenza di Via Calefati 106/108, angolo Via Roberto da Bari, e il 31 maggio 1913 fu elevata al rango di sede. La facciata della nuova sede fu realizzata dall'architetto Piero Portaluppi.
Agli inizi degli anni Trenta lo stabile subì una trasformazione architettonica e dal 1934 risulta ubicato al civico 108b di Via Calefati .
La sede fu trasferita in via Abate Gimma 87 nel 1951 in un edificio costruito per ospitare la sede e diversi piani di abitazioni civili; i lavori furono eseguiti su progetto e direzione dell'architetto Saverio Dioguardi - impresa N. Dioguardi e figli (come visibile nella nn. 2, 7).
Lo scultore Francesco Barbieri fu incaricato di eseguire un fregio ubicato nel salone del pubblico.
Tra il 1911 e il 1913 circa fu trasferita nella nuova residenza di Via Calefati 106/108, angolo Via Roberto da Bari, e il 31 maggio 1913 fu elevata al rango di sede. La facciata della nuova sede fu realizzata dall'architetto Piero Portaluppi.
Agli inizi degli anni Trenta lo stabile subì una trasformazione architettonica e dal 1934 risulta ubicato al civico 108b di Via Calefati .
La sede fu trasferita in via Abate Gimma 87 nel 1951 in un edificio costruito per ospitare la sede e diversi piani di abitazioni civili; i lavori furono eseguiti su progetto e direzione dell'architetto Saverio Dioguardi - impresa N. Dioguardi e figli (come visibile nella nn. 2, 7).
Lo scultore Francesco Barbieri fu incaricato di eseguire un fregio ubicato nel salone del pubblico.
procedimento
Gelatina ai sali d'argento/carta
colore
BN
descrizione fisica
Positivi di cui nn. 2-8 possibili riproduzioni fotografiche di fotografie (è visibile nella n. 4 una macchia bianca forse corrispondente ad uno strappo nella fotografia originale)
misure
18x24 cm
integrazione alla data
n. 1r: "9-5-1948", iscrizione fotografica; nn. 2-3: "9-1-49", manoscritto a inchiostro; nn. 4-6: "febbraio 1949", manoscritto a matita; nn. 7-8: "18 aprile 1949", manoscritto a matita
copyright
Intesa Sanpaolo