Fototeca
BANCA COMMERCIALE ITALIANA, 1877 - 2001
Nella Banca Commerciale Italiana non è mai esistito un vero e proprio archivio fotografico: la maggior parte delle fotografie proviene in modo disorganico da alcuni servizi dellla banca.
Nella storia della Comit si ha infatti memoria di una sorta di "archivio fotografico" solo presso l'Ufficio Immobili, costituito da fotografie degli stabili, disposte in ordine alfabetico per luogo e realizzate per auto-documentazione.
Anche altri uffici possedevano materiale fotografico, ma non avevano costituito alcun archivio.
L'Archivio Storico, nei primi anni '90, ha quindi creato un fondo unico per le fotografie ricevute in tempi diversi da vari uffici e produttori, quali la Segreteria Generale, la Segreteria AA.DD., l'Ufficio Pubblicità, l'Ufficio Stampa, l'Ufficio Immobili e, tra gli archivi periferici, la filiale BCI di Trieste.
In questo fondo, denominato 'Fotografico', sono stati poi inseriti i versamenti degli eredi e pensionati, alcuni costituiti da poche fotografie, altri più cospicui, acquisiti talvolta in originale, altre volte come riproduzioni fotografiche o scansioni.
La catalogazione a quell'epoca era esclusivamente dedicato al ritrovamento delle immagini necessarie, senza quindi alcun approfondimento per una descrizione dettagliata.
Questo ha però creato dei problemi operativi al momento della consegna di vere e proprie serie organiche come quelle dei Fondi Pubblicità e Immobili, rimaste a sé stanti in attesa di un piano di inventariazione.
Oltre ai fondi sopra citati sono stati costituiti due fondi per gli archivi aggregati Comit (Fondo Pensioni della BCI e Banca Sicula) e tre fondi relativi a Antonello Gerbi, eredi Toeplitz (Todeschini) e Bernardino Nogara, creatisi grazie a donazioni o prestiti di cospicue fotografie da parte dei familiari.