Fototeca
Archivio Aragozzini - negativi Cariplo, 1952 - 1982
La serie riguarda i negativi, su lastra di vetro e pellicola, commissionati dal Servizio Tecnico Patrimonio Stabili della Cariplo allo studio fotografico di Vincenzo Aragozzini. La maggior parte delle lastre sono state realizzate proprio dal fotografo Vincenzo Aragozzini (1891-1974) e solo una decina dal figlio Fulvio, il quale iniziò come assistente nel 1953, ma acquisì la società solamente nel 1971 al ritiro dall'attività del padre.
Garzone dal 1906 presso il pioniere della fotografia e cinematografia Luca Comerio, Vincenzo Aragozzini aprì un primo studio nel 1912 con Sciaccaluga Pietro e Guido; nel 1913 aprì uno studio personale in Galleria de Cristoforis a Milano specializzandosi in ritratti (fu uno dei fotografi accreditati presso la Casa Reale) e soprattutto nel settore industriale (tra le aziende e gli enti si ricordano Montecatini, S.N.I.A. Viscosa, Pirelli, Aem, Fiat, Campari, Fiera Campionaria e il Comune di Milano). Chiuderà l'attività nel 1934 per entrare in società, in qualità di direttore tecnico, con Mario Crimella (1893-1983) e Mauro Camuzzi (1893-1964) nello Stabilimento Crimella. Nel 1950 Aragozzini lasciò la società per fondare un proprio nuovo studio in via Borsieri che venne poi acquisito nel 1971 dal figlio al suo ritiro dall'attività.
Aragozzini venne ingaggiato dalla Cassa già nel 1924 per immortalare la gita dei partecipanti al primo Congresso Internazionale del Risparmio. Dopo questo incarico il fotografo milanese fu richiamato più volte fino ai primi anni Settanta (quando si ritirò dall'attività), sia in occasione di eventi speciali per l'Istituto sia, soprattutto, come fotografo di fiducia per indagare con perizia e pulizia d'immagine l'architettura bancaria della Cassa.
Oggetti: Sono raffigurate 10 tipologie di soggetti differenti:
1. Filiali Cariplo, delle quali sono state fotografate le facciate, il salone per il pubblico, uffici vari, caveau, parcheggi e cortili interni;
2. Palazzi di Direzione: Cà de Sass, Palazzo delle Colonne e l'adiacente Chiesa di S. Giuseppe, Palazzo Confalonieri.
3. Stabili in cui si svolgono attività direzionali: Esattoria Civica, Via Boito, Via Verdi 9/11, Via Verdi ang. via dell'Orso, Via Gabba, il quadrilatero Via Tivoli - Via delle Erbe - Via Mercato - Foro Bonaparte, la mensa e il dopolavoro in Via delle Erbe, Cooperativa Dipendenti in Via Gandino e il Centro Elettronico in via Giambellino 135;
4. Immobili di proprietà (Milano);
5. Immobili vari (case a Busto Arsizio e Cremona, i magazzini di Pero e le cascine a Lissone);
6. Immobili del Fondo Pensioni;
7. Stabili della Fondazione Opere Sociali;
8. Strutture Ricreative quali la casa al mare ad Alassio e la colonia marina a Follonica;
9. Riproduzioni di quadri, stampe, sculture e mobili;
10. Soggetti vari, quali Palazzo Litta a Milano e le terme di San Pellegrino.
In generale si possono individuare oltre agli esterni e interni degli immobili, anche le riproduzioni dei plastici degli stabili, i lavori di costruzione e ristrutturazione e riproduzioni di fotografie più antiche, come nel caso della filiale di Gandino e di San Pellegrino.
Negativi su pellicola 24x18 cm
Le lastre sono pervenute in uno stato di disordine, di conseguenza si è rivelata necessaria una ripartizione in base al soggetto raffigurato: le lastre appartenenti ad una stessa località/via/oggetto sono state riunite. In ciascuna partizione le lastre sono state quindi disposte in ordine alfabetico e successivamente in ordine cronologico.
Ciascuna lastra è stata infine spolverata e condizionata in una busta a quattro falde, sulla quale sono stati indicati il soggetto ritratto, come indicato sul contenitore originale, e il numero d'inventario dato da Aragozzini: in alcuni casi è stato ritenuto necessario specificare ulteriormente il soggetto.
Sulle buste originarie era presente un numero corrispondente alla scatola in cui erano inserite le lastre: tale numero storico, riportato nelle tabelle, consente la ricostruzione della collocazione originaria di ciascuna lastra nello studio Aragozzini.
Insieme alla lastre sono anche stati rinvenuti:
- 9 veline sagomate, da utilizzare per le mascherature in fase di stampa, che sono state allegate alle lastre;
- 47 negativi a colori in vari formati, da ricollocare;
- 182 positivi già ricollocati nelle serie apposite;
- 1 foglio di lavoro
Si conservano infine alcune buste originarie ed in particolare quelle recanti i timbri di altre società committenti.
DATE NON SEGNATE SU LASTRA SONO STATE DEDOTTE CFR. LA NUMERAZIONE PROGRESSIVA D'INVENTARIO DEL FOTOGRAFO
Le stampe sono presenti in Fondo PD, serie Filiali e serie Palazzi di Direzione.
Alcune fotografie sono state pubblicate su "Cà de Sass" (1963-2001), il "Notiziario Interno", "Carinews"
Fonti complementari esterne
Museo Alinari