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Fondo Storico: Sussidi - Restauro monumenti e opere d'arte, 1962 - 1968
Da scheda Fondo Sussidi in ASI-CARIPLO:
ll conferimento di sussidi in Cariplo inizia nel 1817 con il Fondo della Beneficenza costituito dal residuo della sovraimposta del centesimo sull'estimo integrato da 1.200.000 lire e da private donazioni. Con lo statuto del 22 dicembre 1860 (art. 37) la CR viene formalmente autorizzata dal Min. dell'Interno ad erogare in beneficenza una quota degli utili di cassa secondo percentuali via via aumentate (col r. d. 12 giugno 1879 e con lo Statuto 8 dicembre 1889) a formare un secondo Fondo detto "Fondo per erogazioni di beneficenza e pubblica utilità". Le norme di destinazione di tali fondi sono deliberate dalla CCB (seduta 28 aprile 1882) e approvate nel r. d. 1° febbraio 1883: in esse si definisce Fondo A il primo Fondo della beneficenza (considerato Opera pia e regolato dalla legge 3 agosto 1862) e Fondo B il secondo. Il primo è destinato a mutui a Comuni, Corpi morali e Case d'industria, a fondo perduto o a interesse limitato; il secondo è destinato a sovvenire in generale le istituzioni beneficenza; la CR si avvaleva inoltre di numerosi altri fondi 'straordinari' messi via via a disposizione anche in ragione di eventi o ricorrenze particolari, prima fra tutte la Festa dello Statuto. Tra di essi uno dei più considerevoli è il Fondo pro ospedali (dal 1904 in poi) grazie al quale la CR esercitò una concreta assistenza ospedaliera sul territorio lombardo attuando il miglioramento delle condizioni di esercizio degli ospedali, il potenziamento della loro attività e contribuendo ad attuare il decentramento ospedaliero nei territori dell'ex ducato milanese.
Dal 1904 al 1923 le erogazioni furono sottoposte al controllo delle Commissioni provinciali di assistenza e beneficenza, organi di tutela dipendenti dal Min dell'Interno.
Negli anni della guerra e fino al 1928 i criteri di concessione dei sussidi vengono ampliati in ragione delle gravi condizioni del paese ed infine regolamentate dal Testo Unico delle leggi sulle Casse di Risparmio contenuto nel r. d. 25 aprile 1929.
La designazione dei sussidi è competenza della CCB (salvo deleghe al CE); l'assolvimento delle pratiche di erogazione spetta alla Contabilità della Ragioneria e dal 1902 al neonato Ufficio di Beneficenza.
Il rilascio dei sussidi era subordinato alla verifica dell'attività dell'ente e dell'effettivo impiego delle somme nelle opere di pubblica utilità. La CR non erogava sussidi ad individui privati ma ad istituti e, di preferenza, ad enti morali lombardi o dislocati presso sedi di proprie filiali; nei casi di istituti privi di personalità giuridica erogava i relativi sussidi ai Comuni o alle Congregazioni di carità di appartenenza.
Fotografie relative alle opere d'arte, luoghi di culto e teatri restaurati attraverso contributi elargiti dalla Commissione Centrale di Beneficenza (CCB), amministratrice della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Le fotografie sono pervenute alla Cariplo, probabilmente, per testimoniare lo stato di conservazione dei beni oggetto del futuro restauro o l'esito dell'attività svolta attraverso l'utilizzo dei fondi erogati dall'istituto di credito. Si collocano cronologicamente per lo più tra il 1962, anno di creazione del fondo "Restauro monumenti e opere d'arte" e il 1966, ultimo anno di attività di Nino Gutierrez, capo del Servizio Beneficenza. Fa eccezione una stampa del 1968 del Teatro Scientifico dell'Accademia di Mantova.
I beni rappresentati sono quasi tutti di tipo ecclesiastico (sia chiese che dipinti contenuti all'interno di quest'ultime), mentre minori sono le strutture laiche.
Il fascicolo si compone solitamente da: una o più fotografie relative al bene prima di essere restaurato, durante il restauro o a restauro concluso; da una scheda riepilogativa (per 43 casi su 44); e da un'accompagnatoria delle fotografie (in 20 casi su 44).
Le accompagnatorie rinvenute attestano l'invio delle fotografie alla Direzione Centrale del Servizio Beneficenza da parte delle filiali locali, che fungevano da tramite per i proprietari/gestori del bene restaurato (es. parroco) e la Direzione.
Completano la serie un articolo di giornale di Tonino Scaroni dal titolo "Italia da Salvare!" e 53 schede riepilogative giunte senza fotografie sui seguenti beni: Chiesa di San Vitale di Bormio, Chiesa Parrocchiale di Brebbia, Chiesa di Sant'Antonio Abate di Brenno Useria, cappella del Santissimo Sacramento in San Giovanni Evangelista di Brescia, Chiesa Parrocchiale di Brunello, Santuario del Carmine di Canobbio, Chiesa di Santa Margherita di Caronno Milanese [Pertusella], Chiesa di San Francesco (Parrocchia di San Giorgio Martire) di Casalbuttano, Chiesa Parrocchiale di Castiglione Olona, Chiesa Parrocchiale di Chiuro, Cattedrale di Como, Basilica Sant'Abbondio di Como, Basilica di San Michele Vetere di Cremona, Duomo di Cremona, Chiesa Parrocchiale di Gera Lario, Chiesa Parrocchiale di Ghemme, Santuario della Santissima Trinità di Ghiffa, Basilica di San Magno di Legnano, Abbazia dell'Acquafredda di Lenno, Chiesa di San Francesco di Lodi, Basilica di San Bassiano di Lodi Vecchio, Basilica di Sant'Andrea di Mantova, Ex Monastero detto del Gradaro di Mantova, Basilica di Sant'Ambrogio di Milano, Chiesa Abbaziale di Mirasole di Milano, Basilica di Sant'Esustorgio di Milano, Chiesa di San Bernardino alle Monache di Milano, Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano, Abbazia cistercense Santa Maria di Chiaravalle di Milano, Basilica di San Simpliciano di Milano, Basilica di San Giorgio al Palazzo di Milano, Chiesa di Santa Maria del Carmine di Milano, Chiesa di San Pietro in Gessate di Milano, Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro di Milano, Insigne Basilica Collegiata di San Lorenzo Maggiore di Milano, Pusterla di Sant'Ambrogio di Milano, Santa Maria della Passione di Milano, Santa Maria Incoronata di Milano, San Vittore al Corpo di Milano, Abbazia di Sant'Albino di Mortara, Chiesa di San Giovanni di Mura di Palazzolo sull'Oglio, Monastero della Pusterla di Pavia, Chiesa di San Vittore di Porlezza, Chiesa di San Bernardino di Ranzanico, Abbazia Cistercense di Rivalta Scrivia, Basilica di Santa Maria di Scandolara Ravara, Oratorio Santissima Trinità di Serravalle Scrivia, Chiesa di San Giovanni Battista di Varenna, Sacro Monte di Varese, Museo del Paesaggio di Verbania Pallanza, Chiesa Abbaziale di San Pietro degli Umiliati di Viboldone.
In fase di catalogazione, i dati identificativi del bene restaurato (luogo e oggetto) sono stati verificati, corretti e/o implementati attraverso fonti online (come il Catalogo Generale dei Beni Culturali e il sito Lombardia Beni Culturali). Nel campo note è stato specificato l'ammontare del contributo erogato da Cariplo per il restauro e sono state indicate le opere restaurate per finalità espositiva alla mostra del Cerrano tenutasi a Novara nel 1964.
Alcune fotografie furono utilizzate nel corredo iconografico di alcune pubblicazioni edite dalla Cariplo, come la rivista aziendale Ca' de Sass e la monografia dal titolo Affreschi lombardi del Quattrocento (Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1965).
Fotografie pervenute insieme alle pratiche di erogazione di sussidi (cfr. ASI-CARIPLO, Fondo Storico).
I servizi sono stati ordinati alfabeticamente per località di appartenenza delle opere oggetto di restauro, come indicato sui cartellini originali riepilogativi.
Cariplo, Ca' de Sass, Milano, Arti Grafiche Gajani, 1963 - 2001, in particolare a. 1965, n. 10, pp. 4-14.
Dell'Acqua, Mazzini, Cariplo, Affreschi lombardi del Quattrocento, Milano, Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, 1965.
Nocco Francesca, Il sostegno della Cariplo al patrimonio culturale del XX secolo. Con catalogazione delle fotografie del fondo "Restauro monumenti e opere d'arte" (1962-1966), Università degli Studi di Milano, Facoltà di Studi Umanistici, a.a. 2022-2023, relatore Germano Maifreda
Catalogo Generale dei Beni Culturali (ultima consultazione 13/03/2024)
Lombardia Beni Culturali (ultima consultazione 13/03/2024)