Fototeca

Orgero Canziani Pecchio Lucia, vedova di Canzio Canzi, ritratta in studio, 1864 -1869

luogo dello scatto
IT
autore persona
s.a.
descrizione del soggetto
Lucia Pecchio, nata Orgero e vedova Canzi, ritratta in studio, seduta su una poltrona
note
Lucia Orgero nacque ad Alessandria il 9 dicembre 1814, fu riconosciuta figlia da Marianna Canziani il 12 febbraio 1822 e adottata da Luigi Pecchio il 14 aprile 1835. Il 3 ottobre 1835 sposò Canzio Canzi (Corbetta, 29 marzo 1810 - Ossona, 29 settembre 1864), dal quale ebbe due figli, Luigi (Milano, 17 settembre 1839 - Milano, 19 novembre 1922) e Angela (1851-1928). I coniugi, separatisi il 5 agosto 1858, vissero tra Milano, Ossona e Torno dove nel 1850-1855 fu edificata la villa "Plinianina". Morì a Milano il 24 marzo 1869. Il padre adottivo Luigi Pecchio (11 novembre 1779 - 8 agosto 1860) discendeva da una nobile famiglia ascritta al Patriziato di Milano dal 1543, primogenito di Antonio Pecchio (22 gennaio 1741 - Cassano d'Adda, 16 agosto 1816) e Francesca Goffredo; suoi fratelli erano Carlo (1784-1869), Giuseppe (Milano, 1785 - Brighton, 1835), noto economista e patriota, e Marianna (nata nel 1781). Luigi Pecchio fu ufficiale dell'esercito napoleonico e, pur non sposandosi mai, adottò tre figli: oltre a Lucia, anche i due fratelli Ernesta ed Emilio Corda. La discendenza si estinse con Francesca, Marta e Giuseppina, figlie di Luigi Pecchio, figlio di Carlo, che sposò nel 1855 la cugina adottiva Ernesta Corda Pecchio. Emilio Corda Pecchio sposò Marianna Taveggia e dal matrimonio nacquero Luigia Pecchio (detta Gigina) che sposò Vittorio Niccoli e Palmiro Pecchio che sposò Giuseppina Ferri.
procedimento
aristotipo
colore
BN
descrizione fisica
positivo su supporto secondario in cartoncino 14,7x10,7 cm, in album, c. 1, nella terza tasca (dall'alto); riproduzione
misure
14,1x10,3 cm
integrazione alla data
data di morte del marito Canzio Canzi (post quem, sul verso iscrizione "vedova di Canzio Canzi") e data di morte di Lucia Pecchio (ante quem); riproduzione databile al 1890 circa