Fototeca
Di Veroli Giorgio e familiari, 1890 - 1952
Di Veroli Giorgio nacque a Roma il 15 novembre 1890 da Cesare Di Veroli e Annina Moscato.
Di origini ebraiche, trascorse la sua giovinezza a Trieste; nel 1908 si trasferì a Zurigo per frequentare il Politecnico dove si laureò nel 1912. Dopo uno stage di un anno a Berlino presso il reparto di motoristica della Orenstein & Koppel, si trasferì in Italia dove lavorò dal 1913 al 1922 presso la Ferrotaie di Oscar Sinigaglia (con sede a Vado Ligure), diventandone direttore nel 1918.
Tra il 1922 e 1923 lavorò a Milano presso la Società Italiana di Credito e a Cogoleto presso la Società Esercente Tubi di Ghisa. Nel 1923 si trasferì a Roma per entrare con incarichi direttivi alla Società Finanziaria per l'Industria e il Commercio.
Nel 1928 Di Veroli tornò a Trieste dove collaborò con la Banca Commerciale Italiana come consulente per alcuni delicati affari; nominato direttore della Segreteria Industriale della BCI nell'ottobre 1929, fu direttore generale della Sofindit dal 1932 fino alla sua liquidazione.
Di Veroli rientrò alla BCI il 1 aprile 1935, con il grado di direttore centrale: agì come diretto collaboratore di Mattioli e Facconi nella sorveglianza della situazione del Servizio Tesoreria e Finanza.
Uscì dalla BCI il 1° novembre 1938, nell'imminenza della promulgazione delle leggi razziali: dopo essersi spostato in Svizzera e a Parigi si stabilì a New York nei primi anni Quaranta, dove nel 1945 divenne capo dell'ufficio di Rappresentanza della BCI.
Nell'aprile 1952 sposò Herta, segretaria dell'Ufficio di Rappresentanza di New York. Di origini austriache, fu precedentemente sposata con un canadese da cui prese il cognome Bailley; morì a Vienna il 19 dicembre 1984.
Di Veroli morì il 19 novembre 1952. La sua salma fu subito trasportata in Italia con la motonave Vulcania e tumulata nella zona ebraica del Cimitero Monumentale di Milano insieme alla madre, morta il 12 dicembre 1922.
Fotografie di famiglia durante l'infanzia e la vita di Di Veroli Giorgio. Sono presenti ritratti in studio e non, talvolta con componenti della famiglia, amici e colleghi.
Tra i fotografi si segnalano: Giovanni Battista Colamedici, Camillo Toncker, Emblemi e Ballarini e Emilio Emblemi, Mario Circovich, Francesco Benque successore a Sebastianutti e Benque, Erberto Rüedi, Photo Neuhauser, Blackstone Studios.
Donazione Sergio Giuli e Brusa Giuliano
Le fotografie sono state ordinate per fascicoli in base all'evento/servizio/situazione, disposti in senso cronologico. La segnatura riporta l'anno dello scatto, o l'estremo minore nel caso di un arco cronologico, e nel titolo sono state indicate le persone ritratte e, quando conosciuto, il luogo.