Cassa di Risparmio in Bologna

Palazzo di Residenza, ottobre 1802 - 16 ottobre 1919

segnatura
  Carisbo
consistenza
5 faldoni
struttura
La segnatura storica attribuita originariamente alle carte è: 9.1.12. Il primo numero, in base all'ordinamento generale dell'archivio dell'istituto, faceva riferimento al titolo del piano di classificazione, il secondo alla rubrica, il terzo al fascicolo. La struttura attribuita alla carte di questa serie, successivamente al riordino, rispetta il principio di provenienza, posizionando: prima il faldone salvato dallo scarto massivo nei primi anni Duemila e successivamente i faldoni provenienti dal fondo storico della Cassa di Risparmio in Bologna.
storia istituzionale e biografia

La Cassa di Risparmio in Bologna, fondata nel 1837, colloca la sua prima sede in alcuni locali presso il Palazzo del Podestà.  Ben presto  questa soluzione risulta inadeguata alle esigenze dell'Istituto in forte espansione.
Inizialmente si pensa di acquistare dal Comune di Bologna l'intero Palazzo del Podestà, l'ex ospedale di Santa Maria della Morte (ora museo civico), alcune aree di via dei Libri (via Farini), le case del Canton dei Fiori (angolo di via Indipendenza con  via Rizzoli) e quelle di piazza della Pace (piazza Galvani), finché si decide di erigere la nuova sede nell'angolo nord di via Ponte di Ferro (via Farini) con via Castiglione, dove sono ancora presenti i resti del teatro Formagliari, distrutto da un incendio nel 1802.
Si comincia a pensare fattivamente alla nuova residenza nell'aprile del 1867, anno in cui viene bandito un concorso pubblico in cui vengono presentati dieci progetti, ma nessuno è prescelto per l'esecuzione. Il concorso, infatti, viene disertato dai più noti progettisti del tempo. Il presidente della Cassa di Risparmio, il marchese Carlo Bevilacqua, incarica del progetto l'architetto Giuseppe Mengoni (Fontanelice, 23 novembre 1829 - Milano, 30 dicembre 1877), scelto per la sua capacità di coniugare forme architettoniche del Rinascimento e uso di materiali moderni di recente introdotti nel campo delle costruzioni, come la ghisa, il ferro, il vetro. Nello stesso periodo Mengoni completa i lavori per la piazza del Duomo di Milano e il disegno per l'Arco d'ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II, sempre a Milano.
Il progetto viene valutato dalla 'Commissione pel fabbricato' (organo interno alla Cassa di Risparmio), composta dai consigliere Cesare Zucchini, Agostino Salina, Pietro Buratti, Carlo Bevilacqua, oltre all'ingegnere di cantiere Enrico Comboni.
Il 12 agosto 1868 viene posata la prima pietra della nuova sede nel grande scavo aperto all'angolo tra via Castiglione e via Ponte di Ferro.
I lavori cominciano nel 1868 e nell'ottobre del 1871 il palazzo è completato sui tre lati; il 5 gennaio 1873 gli uffici passano dal Palazzo del Podestà al nuovo edificio. La sede viene completata internamente dal lavoro professionale di diverse maestranze, alcune già impiegate da Mengoni per la realizzazione della Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano.

 

contenuto

La serie comprende le carte raccolte dalla Cassa di Risparmio in Bologna in relazione alla fasi di progettazione e costruzione della sede.  Sono conservati i disegni preliminari per la sistemazione dell'area prestabilita per la costruzione, fino agli esecutivi e ai particolari, oltre a minute, perizie, contratti, atti notarili, convenzioni, la corrispondenza tra gli organi direttivi e il progettista e con le maestranze incaricate di eseguire i lavori.
Di particolare importanza la corrispondenza e i disegni realizzati dell'architetto Giuseppe Mengoni.
Si conserva inoltre la documentazione relativa alla 'Commissione pel fabbricato', un organo interno alla Cassa con funzione di vigilanza e controllo sull'andamento e l'avanzamento dei lavori di costruzione.  Chiude la serie un interessante faldone contenente i fascicoli nominativi relativi alle forniture realizzate dalle diverse maestranze.

passsaggi di proprietà

I documenti relativi alla progettazione e realizzazione del Palazzo di Residenza sono giunti all'Archivio storico di Intesa Sanpaolo attraverso due differenti percorsi: un nucleo è stato identificato all'interno del fondo storico della Cassa, un altro è stato individuato e recuperato sul mercato antiquario. Seguendo i dettami della scienza archivistica, le due sezioni sono state mantenute distinte, seguendo il principio della provenienza.

date di versamento
2018-2019
criteri di ordinamento

Si tratta di un fondo che ha perso la sua fisionomia originaria, avendo subito nel corso dei decenni pesanti scarti e dispersioni. Nell'inventariazione si è rispettato il principio di provenienza, mantenendo inalterate le unità archivistiche per come sono giunte all'Archivio storico di Intesa Sanpaolo. 
Le carte sono state esclusivamente riordinate cronologicamente per facilitarne la consultazione e lo studio.

materiale perduto
Il fondo è stato sottoposto a scarto nel corso degli anni Duemila
strumenti di ricerca
Inventario (Giulia Maffina e Paola Chiapponi, 2018-2019)
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'Archivio storico
copyright
Intesa Sanpaolo
lingua della documentazione
Italiano, francese
bibliografia

Cassa di Risparmio in Bologna, Enrico Masetti (prefazione di), La Cassa di Risparmio in Bologna nei suoi primi cento anni. Note riassuntive degli Atti, Stabilimenti Poligrafici, 1937.
Giancarlo Roversi, Documenti inediti sulla costruzione del Palazzo della Cassa di Risparmio in Bologna, estratto da "Il carrobbio", 1976, pp. 345-360.
Giancarlo Roversi, Progetti inediti per il Palazzo della Cassa di Risparmio in Bologna (1867) estratto da "Il carrobbio", 1977, pp. 105-129.
Giancarlo Roversi, Il Palazzo della Cassa di Risparmio in Bologna: 1877-1977, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1977.
Franco Bergonzoni, Marmi e Pietre del Palazzo di Residenza della Cassa di Risparmio in Bologna, Officine grafiche Calderini, 1990.
Angelo Varni, Storia della Cassa di Risparmio in Bologna, Laterza, 1997.
Anna Maria Guccini (a cura di), Giuseppe Mengoni: architetto d'Europa e il palazzo della Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, 1998.