Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Beni ebraici - confische, 1939 - 1946
Sono presenti i documenti di confisca dei beni posseduti da:
1. Silvia Usigli fu Giacomo Usigli in Fano
Terreni agricoli in Rovigo, frazione Conca di rame.
Si segnala che nel Fondo Egeli Cariplo è presente il sequestro dei suoi beni personali e dell'arredo dell'abitazione di via Corridoni, a nome del marito Cesare Fano.
2. Virginia Usigli fu Giacomo Usigli in Mattea
Terreni agricoli in Fondo Barchesse di Grompo a Ponente (Rovigo); abitazione in Rovigo, piazza Garibaldi 29; villetta in Rovigo, via Umberto 35.
Il fascicolo contiene mappe catastali degli immobili e documenti della Repubblica di Salò.
E' presente nella pratica l'esproprio della quota eccedente secondo le leggi razziali del 1938 con provvedimento del 3 settembre 1941 e presa in consegna del 30 ottobre 1941; i terreni vennero venduti con atto notarile del 29 luglio 1943 per la cifra di 1.500.000 lire.
Del 16 giugno 1944 è il decreto del Capo della provincia nel quale, con l'inasprimento della normativa antiebraica, si provvede alla confisca di appartamenti in Rovigo, piazza Garibaldi 29 dati in affitto, tra gli altri, alla sede locale del Resto del Carlino e di una villetta in Rovigo, via Umberto 35, data in affitto già a partire dagli anni Trenta.
3. Cavaglieri Valeria fu Giuseppe Guido
Fondo Santa Libera in Rovigo, frazione Borsea e Fondo Arginello in Crispino (Rovigo).
La pratica di denuncia della quota eccedente viene gestita dai procuratori della Cavaglieri (tra cui il marito della sorella e l'avvocato Giuseppe Padoan). Del 29 settembre 1942 è la presa in possesso da parte della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Il Fondo Arginello in Crespino (terreni diversi) viene confiscato con atto del capo della provincia del 2 maggio 1944. La richiesta di retrocessione dei beni è del dicembre 1945; il verbale di riconsegna è datato 28 gennaio 1946.