Istituto Mobiliare Italiano
Archivio Mutui SACN
La Sezione, già autorizzata con il rdl 2 giugno 1946 n. 491, è istituita come sezione autonoma dell'IMI nel marzo 1962 grazie anche all'incentivo dell'approvazione della legge n. 1 del 9 gennaio 1962 "Norme per l'esercizio del credito navale" che, col disporre agevolazioni creditizie destinate a nuove costruzioni e trasformazioni navali, attribuiva alla Sezione la gestione di tali operazioni. La legge n.1 prevedeva la concessione di finanziamenti fino al 50% , e a volte anche il 60% (nei casi di navi destinate al trasporto passeggeri e alla pesca oceanica) delle spese stabilite dal Ministero della Marina Mercantile per la costruzione, modificazione, trasformazione e riparazione di navi mercantili idonee alla navigazione fino a una durata non superiore ai 15 anni. La principale novità introdotta dalla legge consisteva nella concessione del contributo statale pari al 3,50% annuo sugli interessi per tutta la durata dell'operazione di finanziamento, come era già avvenuto nei casi di credito agevolato per altri settori industriali.
Al capitale della Sezione, inizialmente di 5 miliardi di lire e successivamente aumentato a 10, partecipavano oltre l'IMI (51%) istituti di credito di diritto pubblico e banche di interesse nazionale.
Secondo lo Statuto, approvato con decreto del Ministero del Tesoro di concerto con i Ministeri delle Finanze, di Industria e Commercio e della Marina Mercantile del 19 maggio 1962, la Sezione «è giuridicamente autonoma con un proprio bilancio e distinto patrimonio».
Per lo svolgimento delle sue attività la SACN si avvaleva degli uffici dell'IMI, non fu creata quindi una struttura amministrativa parallela a quella dell'Istituto, ma alla chiusura di ogni esercizio veniva effettuata una ripartizione delle spese generali tra IMI e SACN. Per le pratiche SACN si utilizzarono carta intestata, velinari e moduli a parte e un protocollo separato, in arrivo e in uscita.
Gli organi statutari della SACN erano:
- l'Assemblea dei partecipanti (IMI, Comit, BNL, poi subentrarono successivamente Credito Italiano, Banco di Roma, Banco di Sicilia, Banco di Napoli, Monte Paschi di Siena, Istituto Bancario S. Paolo di Torino e Banco di Sardegna): convocata per approvare bilanci e ripartizione degli utili e per eleggere i componenti del CdA e del collegio sindacale.
- il Presidente si identificava con il presidente dell'IMI (Stefano Siglienti, Silvio Borri, Giorgio Cappon, Piero Schlesinger e Luigi Arcuti).
- Il CdA: composto da nove membri (Presidente, sostituto del Presidente, un rappresentante del ministero del Tesoro, uno della Marina Mercantile e cinque eletti dall'assemblea dei partecipanti) si occupava della gestione ordinaria e straordinaria della sezione.
- Il Collegio sindacale: composto da cinque membri (un rappresentante del ministero del Tesoro, uno della Marina Mercantile e 3 eletti dall'assemblea dei partecipanti) si occupava della gestione contabile, amministrativa e finanziaria della sezione.
La Direzione generale coincideva con la Direzione IMI.