Istituto Mobiliare Italiano
Serie Mutui SACN, 1963 - 1989
Già prima che fosse costituita la Sezione, l'IMI aveva svolto un lavoro di raccolta, selezione e istruttoria delle domande presentate dagli armatori al ministero della Marina Mercantile e all'Istituto stesso. Le richieste di finanziamento, dal ministero, passavano al vaglio del Comitato interministeriale dei finanziamenti presso il ministero del Tesoro con il parere favorevole del quale potevano giungere alla Commissione tecnica SACN (la prima era composta da Silvio Borri, Filippo Migliorisi, Luigi Simeoni e Dante Vito Flore con l'assistenza di Ernesto Cavallari e Antonio Nervi). Se la commissione si esprimeva favorevolmente, anche sulla base della relazione del consulente tecnico che stimava il valore di mercato della nave e con il parere del ministero della Marina Mercantile che determinava il prezzo dei lavori e la percentuale dell'ammontare massimo del finanziamento, si predisponeva l'emissione di obbligazioni per provvedere ai fondi per tali operazioni. I requisiti di procedibilità maggiormente richiesti erano l'idoneità tecnica e cauzionale delle navi offerte in garanzia e un'adeguata situazione finanziaria della società. «E' infatti da tener presente che il credito navale presenta particolari elementi di rischio dati dalla natura specifica delle garanzie, il cui valore era soggetto alle fluttuazioni dei mercati dei noli e del naviglio e alle non infrequenti tensioni internazionali; inoltre la nave posta in vendita, a seguito di eventuale insolvenza dell'armatore, soggiace ad un deprezzamento considerevole permettendo difficilmente il recupero anche parziale del residuo credito».
Per quelle che non trovavano immediata ammissione ai benefici della legge, la Sezione aveva adottato dei provvedimenti per facilitare gli armatori interessati ovvero deliberare dei mutui ordinari di credito navale. Quest'ultima tipologia, indicato sul repertorio mutui e sulle pratiche "SACN/ORD", era un'operazione di finanziamento provvisoria in attesa del finanziamento richiesto con il contributo statale previsto dalla legge. Nel momento in cui il Ministero della Marina Mercantile autorizzava l'operazione, la ditta mutuataria provvedeva a estinguere il mutuo ordinario per poi stipulare il finanziamento ai sensi della legge n.1.
Mutui accettati.
Sono composti solitamente dalle pratiche Segreteria e Cassaforte, suddivise anche in più buste, e raramente dalla pratica Contenzioso.
La pratica Segreteria contiene come tipologie documentarie:
la domanda di finanziamento (in copia per Ministero della Marina Mercantile) con schema predefinito rivolta alla SACN ai sensi della legge n. 1 del 9 gennaio 1962 per lavori di costruzione, riparazione, modifiche da apportare a una determinata nave (i dati variabili sono l'importo del mutuo richiesto, la tipologia di nave e la casa navale costruttrice); la corrispondenza prestipula con informazioni della Banca d'Italia sulla società e corrispondenza tra SACN e i ministeri della Marina Mercantile e del Tesoro; le relazioni, di carattere tecnico (di Antonio Nervi e successivamente di Enrico Beraldo), amministrativo (di Antonio Mizzau, Pasquale Minuto e E. D'Almandro) e a volte anche legale (Egidio Dagna); gli schemi contrattuali; la documentazione allegata alla domanda, che spesso troviamo anche in una pratica a parte con dicitura "Documentazione prestipula": contratto di costruzione della nave, volume sulla nave redatto dalla ditta costruttrice, disegni, piano generale e specifica tecnica della nave, fotografie, depliant, brochure, relazioni e bilancio e situazione patrimoniale della società, estratti di matricola e atto di nazionalità delle navi e polizze di assicurazione marittima; il contratto di mutuo e la corrispondenza post stipula.
La pratica Cassaforte include la copia esecutiva del contratto, certificati di capacità giuridica relativi alla società e alla nave (atto di nazionalità, estratto di matricola, certificato di classe) e relazioni legali e sugli adempimenti contrattuali.
Per quanto riguarda la pratica Contenzioso, è contenuta documentazione relativa a problemi sorti per inadempienza contrattuale, il fallimento di una società o il sequestro di una nave.
Mutui rifiutati o abbandonati.
All'interno della pratica respinta troviamo la domanda di finanziamento, talvolta con documentazione informativa allegata, la relativa corrispondenza, informazioni sulla società richiedente raccolte dalle diverse sedi BIT e il parere negativo del CdA della SACN.
Si è proceduto a una nuova ricognizione della serie poiché si è rilevato che le pratiche presenti in archivio non trovavano corrispondenza con quella eseguita precedentemente. Sono state inizialmente estrapolate le anticipazioni poste erroneamente accanto alle pratiche di mutuo e si è proseguito con l'inserimento delle pratiche abbandonate/rifiutate che erano collocate altrove ma che si ipotizza originariamente fossero parte integrante della serie dato che un numero considerevole è stato rinvenuto al suo interno.
Per l'inventario è stata seguita la numerazione originaria (nn. 1-1295) e sono state aperte anche le pratiche nn. 1244-1295 che non sono presenti sul repertorio dei mutui SACN, avendo in questo modo il quadro completo della serie.
Le circa 550 pratiche che risultavano inizialmente mancanti sono state recuperate quasi totalmente (ad oggi le pratiche mancanti sono 23).
Per le pratiche accettate i dati inseriti sono i seguenti: numero di pratica, titolo, settore industriale, sede legale (o amministrativa), anno di stipula e numero delle buste; nella voce contenuto: importo del mutuo, data per esteso e scopo.
Per le pratiche rifiutate: numero di pratica, titolo, settore industriale, sede legale (o amministrativa), data della domanda e numero delle buste. Per la pratica singola, il titolo è accompagnato dalla dicitura [Pratica rifiutata o abbandonata], nei casi in cui vi sono più pratiche respinte consequenziali, sono state accorpate in un'unica busta e nel titolo troviamo: Pratiche rifiutate o abbandonate (con le società specificate nel contenuto).
Nel caso di pratiche di mutuo di credito navale ordinario, in attesa del finanziamento richiesto con il contributo statale previsto dalla legge, vi è l'indicazione nel titolo con la dicitura "SACN/ORD." e nel contenuto c'è il riferimento alla pratica SACN (Vedi anche pratica...), nei casi in cui è riportato sul repertorio o è stato estrapolato dalla pratica.
Per le pratiche mancanti sono stati indicati numero di pratica, nome della società, settore industriale e sede legale.
Per alcune pratiche (nn. 23, 31, 49, 54, 77, 168, 185, 194 e 329 e 364) è stato eseguito un inventario analitico perché oggetto di richiesta di consultazione esterna.
Sono stati inoltre segnalati, ove erano presenti nelle pratiche, fotografie, depliant, brochures, stralci di quotidiani.
Alfani, Barocchieri, Magliari, Banca e società nell'Italia contemporanea. Il caso dell'IMI, ed. de Donato, Bari, 1977, pp. 67-87.
Francesca Fauri, Vera Zamagni (a cura di ), Angelo Costa. Un ritratto a più dimensioni, Il Mulino, 2007.
Vito Dante Flore, L'industria dei trasporti marittimi in Italia Parte II: L'azione dello Stato tra il 1860 e 1965, Bollettino Informazioni Marittime s.r.l., Roma, 1966.
Roberto Giulianelli, Il fratello minore. L'Istituto per il credito navale nel modello Beneduce, in Imprese e Storia, 41-42, gennaio 2011 pp. 59-81.
Roberto Giulianelli, La navalmeccanica: dalla protezione alla competizione (1945-2002), in Storia dell'IRI, volume 5, a cura di Franco Russolillo, Laterza, 2014, pp. 388-427.
IMI Spa, Guida all'archivio storico dell'Istituto Mobiliare Italiano Spa, Roma, 1998.
Legislazione sul credito industriale con riferimento all'attività dell'IMI, a cura di Alberto Mazio, 3 voll., Roma, IMI, 1976-1981.
Giulio Mellinato, Crescita senza sviluppo. L'economia marittima della Venezia Giulia tra Impero asburgico ed autarchia (1914-1936), Edizioni del Consorzio Culturale del Monfalconese, 2001.
Francesca Nemore, I finanziamenti all'industria armatoriale. Analisi dei documenti dell'archivio dell'Istituto per il Credito Navale, «Archivio Storico Intesa San Paolo News», n.14 (luglio 2012), pp.1 - 3.
Francesca Nemore, L'Istituto per il Credito Navale e il suo archivio, in Il Mondo degli Archivi - Studi, aprile 2014.