Istituto Mobiliare Italiano
Archivio Mutui [inventario in corso], 1932 - 1970
La serie Mutui costituisce il cuore dell'Archivio Storico IMI in quanto è la testimonianza concreta del modo in cui l'Istituto operava sia riguardo all'analisi sullo stato delle imprese che richiedevano un finanziamento, per garantire così un corretto sviluppo e funzionamento del credito industriale; sia riguardo al funzionamento e all'organizzazione interna dell'Istituto.
La gestione delle pratiche di mutuo non era affidata a un singolo ufficio ma era l'attività lavorativa di vari uffici che dall'inizio dell'attività dell'IMI fu fatta confluire in un archivio a sé stante e costantemente incrementata nel corso degli anni. Per il corretto svolgimento del lavoro degli uffici furono anche create rubriche e registri che consentivano una più rapida identificazione della pratica riguardante una determinata società. Inizialmente all'interno della serie Mutui confluirono sia le pratiche dei mutui concessi, sia quelle dei mutui rifiutati o abbandonati. Le aziende che ricorrevano all'IMI erano in stato di forte necessità economica a volte per malattia, a volte per dare ulteriore impulso alla propria attività, in entrambi i casi l'Istituto elaborava delle soluzioni alla problematica presentata che se accolte dalla società richiedente portavano alla concessione del mutuo. Trattandosi di richieste per grossi importi l'istruttoria godeva già di informazioni pregresse, spesso fornite dal Consorzio per Sovvenzioni su Valori Industriali (Csvi) cui le aziende in difficoltà si rivolgevano per ottenere finanziamenti a breve termine mediante lo sconto dei crediti vantati nei confronti delle amministrazioni pubbliche o di altre aziende. Dopo l'analisi delle informazioni pregresse l'Istituto procedeva a tutte le nuove istruttorie e verifiche, che potevano durare anche sei mesi, e una volta accertata la possibilità dell'azienda di far fronte con garanzie reali agli impegni presi, procedeva alla stipulazione del mutuo affermando il proprio potere contrattuale per imporre condizioni, soluzioni e criteri di evoluzione delle garanzie. Nel corso della vita del mutuo avvenivano nuove indagini tecnico-amministrative che alcune volte potevano comportare modifiche contrattuali e nuove valutazioni delle garanzie, ad esempio nel periodo bellico per le necessità della ricostruzione si ricorse spesso alla garanzia statale sui finanziamenti concessi dall'IMI, evitando così alle aziende i problemi dovuti alla presentazione delle garanzie reali richieste dall'Istituto e a quest'ultimo di esaurire le proprie riserve finanziarie in caso di inadempienze della mutuataria, nell'assegnazione dei fondi per la ricostruzione l'Istituto dovette comunque tener conto delle pratiche aperte che riguardavano aziende che avevano subito danni di guerra. Bisogna comunque osservare come in tutto il periodo preso in esame i finanziamenti siano stati concessi dall'IMI sia alla grande sia alla piccola e media industria, anzi molto spesso visto che le piccole aziende richiedevano cifre più basse e offrivano garanzie reali di molto superiori alla somma richiesta l'IMI concedeva il mutuo più facilmente e senza imporre condizioni contrattuali particolarmente gravose come invece avveniva per la grande industria, si pensi a tal proposito alla prima richiesta di mutuo presentata dal Gruppo SIP respinta dall'Istituto che non riteneva adeguato il piano industriale presentato dall'azienda e dalla sua controllante Sofindit (poi IRI). Alla fine di questa disamina si può senz'altro ritenere che l'IMI nella concessione dei mutui ebbe una funzione discrezionale e decisionale attiva.
Mutui concessi
Descrizione: Si articolano solitamente in due distinte tipologie di pratiche "segreteria" e "cassaforte", cui si aggiunge a volte la pratica "legale", infine se durante il corso del mutuo sopraggiungevano problemi di inadempienza contrattuale si può trovare la pratica "contenzioso".
La pratica segreteria, suddivisa in più buste e quindi in più fascicoli, solitamente contiene:
atto costitutivo e statuto della società richiedente, ultimo bilancio e relazioni inerenti, domanda di mutuo e corrispondenza relativa, documentazione a corredo della domanda, appunti di studio e sulle trattative, relazioni d'ufficio sulle quali hanno deliberato gli organi dell'Istituto, relazioni-perizie tecniche, amministrative, contabili e legali, copia delle convenzioni finanziarie, corrispondenza varia successiva alla stipulazione, raccolta dei bilanci e delle relazioni delle Assemblee, notizie sull'andamento della contraente (raccolte o pervenute durante la vita dell'operazione), verbali dei controlli, delle verifiche e degli accertamenti di qualsiasi genere eseguiti dopo la stipulazione e corrispondenza relativa, nonché emissione di obbligazioni. Alcune volte si trovano pure informazioni riservate trasmesse da altre banche o da aziende, bozze delle procure e corrispondenza con le assicurazioni.
La pratica cassaforte, composta di una o più buste e quindi fascicoli, contiene la copia esecutiva dell'atto di mutuo, altri documenti legali, note di iscrizione e trascrizione ipotecaria, certificati di capacità giuridica, atti relativi all'estinzione del mutuo stesso e, alcune volte, anche la comunicazione di avvenuta stipulazione o di estinzione al Ministero (Corporazioni, Industria, Lavori Pubblici, Tesoro, Guerra ecc.) di competenza.
La pratica legale, composta di più fascicoli e a volte suddivisa in più buste, contiene: documentazione sulla provenienza degli immobili ipotecati e relazioni tecniche sugli stessi, certificati e piantine catastali, relazioni sui sopralluoghi, copie di documenti concernenti gli impianti industriali, progetti per i rifacimenti, descrizione dei beni offerti a garanzia, certificati civili e penali riguardanti la società e decreti di concessione. Dove non è presente la pratica legale le relazioni e i documenti riguardanti gli impianti si trovano nella pratica segreteria, in quella cassaforte si trovano invece i certificati.
La pratica contenzioso, composta di più fascicoli, contiene corrispondenza e documentazione legale riguardanti le attività messe in atto dall'IMI per il recupero del credito e anche i vari tentativi fatti per giungere a un accordo con la mutuataria inadempiente prima di procedere con il recupero coatto delle somme erogate. Anticipazioni del contenuto della pratica contenzioso spesso si trovano nella pratica segreteria, soprattutto nella parte contenente la corrispondenza successiva alla stipulazione.
Mutui rifiutati o abbandonati
Inizialmente anche le buste con i mutui rifiutati o abbandonati confluivano nella serie Mutui, in seguito invece si costituisce una serie a parte con la denominazione Pre-Pratiche
Descrizione: si tratta di mutui rifiutati o abbandonati, i singoli fascicoli risultano così strutturati: la cartellina di colore verde con cornice riporta in testa il nome del richiedente, la città in cui ha sede la ditta, il numero assegnato dagli uffici IMI alla ditta stessa, la cifra richiesta, il numero di pratica e note sull'esito della pratica stessa. All'interno dei fascicoli si trovano: la domanda di mutuo, la risposta dell'IMI, la corrispondenza, se del caso segnalazioni di notabili, e appunti di studio, in alcuni casi sono presenti anche relazioni tecniche, certificati e ritagli stampa con notizie relative al richiedente.
Tra le pratiche prese in esame si trovano: mutui a gestione ordinaria fino alla pratica 1116, cioè la concessione del finanziamento era soggetta al normale iter stabilito dall'Istituto e i fondi erano reperiti dall'Istituto attraverso emissioni obbligazionarie.
Sono poi presenti alcuni mutui a "gestione speciale", cioè la concessione del finanziamento era spesso sottoposta all'approvazione di uno speciale Comitato (vedi ad esempio i mutui autarchia o quelli per la ricostruzione industriale) e i fondi che l'Istituto erogava erano garantiti dalla "garanzia statale" oppure erano fondi dello Stato che l'IMI gestiva per conto del Ministero del Tesoro.
Un particolare tipo di finanziamento concesso negli anni '30 dall'IMI era lo sconto di cambiali URSS a società italiane che esportavano i propri prodotti in Unione Sovietica; anche in questo caso l'Istituto usufruiva della garanzia statale attraverso delle polizze dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA) che in caso di mancato pagamento delle cambiali coprivano l'intero importo della somma anticipata.
Brochure e fotografie, esame dei danni di guerra subiti dalle aziende mutuatarie, approfondimenti sui settori industriali e sulla vicenda globale di imprenditori e società. Testimonianze del contesto politico-istituzionale e sociale in cui l'Istituto e le aziende si trovavano ad operare. Informazioni sul mondo del lavoro e pensieri sulla sua organizzazione e sulla produzione industriale. Moduli IMI, Segreteria Finanziaria n. 2, 3, 4, 5 contenenti i dati riassuntivi della pratica di mutuo e il piano di ammortamento, la tipologia di società, la composizione degli organi societari e i dati riassuntivi del bilancio.
Sono state inoltre inventariate le pratiche relative alcune gestioni speciali:
Fondo per il Finanziamento per l'Industria Meccanica (FIM)
DLL 367/1936
DL 449/1946
Prima gestione Export Import Bank
e le pratiche su richiesta di consultazione riferite alle società:
- RAI
- Consorzio Elettrico del Buthier, società che poi è confluita in ENEL
- Alcune società del settore alimentare (Arrigoni, Auricchio, Buitoni-Perugina, Barilla, Chianti Melini, Ditta Luigi Moretti Fabbrica Birra, Garofalo, Motta, Polenghi, Prosciuttifici di Ennio Muraro, Prosciuttificio King's, Prosciuttificio Veneto Tommy, Polli, Zucchi Oleificio, e vari zuccherifici)
- Alcune società legate al settore aeronautico
- Alcune società del settore cinematografico
- Snia Viscosa e le società collegate
- La Piaggio
- Società Ernesto Breda
- Alcune società del Friuli Venezia Giulia
- Società Italiana Resina (SIR)
- Alcune società di Brescia
- OTO poi OTO Melara
Non sono stati modificati i criteri originali di strutturazione dell'archivio, seguendo la numerazione e le ripartizioni originarie.
L'attività di inventariazione della serie mutui è in corso.
Fino ad oggi sono state inventariate le pratiche dei primi anni di attività dell'IMI, dalla pratica n. 1 alla n. 1116, oltre a una campionatura per settore produttivo. Per questo motivo nell'inventario attualmente disponibile, la numerazione delle pratiche risulta sequenziale fino alla pratica n.850, poi presenta dei salti nella numerazione, con l'ultima pratica inserita, che è la pratica n. 1749 "
Nella serie mutui confluivano anche le pratiche rifiutate o abbandonate. Nel corso dell'inventario, sono state accorpate lì dove era possibile.
Le pratiche mancanti verranno man mano segnalate nell'inventario.
Molte pratiche che risultavono mancanti in una precedente ricognizione sono state recuperate perchè trovate fuoriposto.
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5. Giorgio Lombardo, Vera Zamagni, L'Istituto Mobiliare Italiano 1931 - 1998, Bologna, Il Mulino 2009.
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8. Servizio Studi, Informazioni di settore (LG).
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