Istituto Mobiliare Italiano
Serie Mutui Gestione Speciale IMI Autarchia, 1938 - 1943
La politica autarchica del Governo, iniziata subito dopo le sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni per l'invasione dell'Etiopia (1935 - 1936), inizia ad interessare le attività di finanziamento dell'IMI a partire dal 1938, benché anche in precedenza l'Istituto avesse finanziato imprese "autarchiche" senza per questo derogare ai normali principi che regolavano le concessioni dei mutui e cioè erano finanziate soltanto quelle società che potevano offrire garanzie reali solide e i fondi per il finanziamento erano reperiti attraverso emissioni obbligazionarie.
La situazione cambia con il rdl 5 settembre 1938, n. 140, quando a questa attività ordinaria se ne aggiunge una straordinaria, in cui si distinguono due tipi di finanziamento:
- il primo definito "Autarchia A", riguarda la concessione di mutui a tasso agevolato e con durata fino a vent'anni a imprese nuove che richiedono il finanziamento per attività connesse al raggiungimento dell'autosufficienza nazionale; per tale finanziamento l'IMI è autorizzato a emettere una serie speciale di obbligazioni IMI-Autarchia Economica Nazionale al 5% fino ad un massimo di 50 milioni di lire, coperte dalla garanzia dello Stato.
- Il secondo, "Autarchia B", consiste nella concessione di mutui a imprese già esistenti ma che non sono in grado di offrire adeguate garanzie per la concessione di un mutuo ordinario; per tale tipo di finanziamento l'Istituto si avvale delle normali emissioni obbligazionarie ma in caso di perdite può usufruire di un apposito fondo di riserva costituito dalla Banca d'Italia, dal Consorzio per Sovvenzioni su Valori Industriali, Csvi, e dall'IMI stesso.
La convenzione stipulata tra IMI e Ministero delle Finanze il 17 novembre 1938 per l'applicazione del rdl n. 140 prevede per l'analisi delle domande di finanziamento la creazione in seno all'IMI di uno speciale Comitato Tecnico Consultivo per l'Autarchia, composto da cinque membri:
un rappresentante dell'IMI, Pietro Terenzio Chiesa, uno del Ministero delle Finanze, Alfredo Roncuzzi, uno del Ministero delle Corporazioni, Giovanni Girardi, uno della Confederazione Fascista degli Industriali, Aldo Rella, ed infine un esponente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ugo Frascherelli; a presiedere il Comitato è Vincenzo Azzolini.
La prima riunione del Comitato si svolge il 7 dicembre 1938 e durante il discorso d'apertura Azzolini esplicita i compiti del Comitato, previsto dalla Convenzione tra IMI e Ministero delle Finanze, e le modalità per la concessione dei mutui; nella seduta successiva (12 dicembre 1938) si discutono le modalità di lavoro del Comitato e soprattutto il tasso da applicare ai mutui autarchia, che viene fissato al 5,50%, i tassi per i mutui ordinari concessi dall'Istituto erano compresi tra l'8 e il 9%.
In una lettera del Ministro delle Finanze al Comitato, in data 4 maggio 1939, si esplicitano maggiormente i criteri da seguire per la concessione dei mutui finanziati mediante l'emissione delle Obbligazioni Speciali IMI -Autarchia Economica Nazionale, il ministro Tahon di Ravel afferma che:
"I finanziamenti da effettuarsi a mezzo di tali obbligazioni debbano riservarsi esclusivamente ad iniziative autarchiche nuove che come è esplicitamente detto nel rdl 5 settembre 1938 n. 1480 presentino rischi speciali eccedenti cioè quelli ordinariamente insiti nell'attività industriale.
Quando a tali nuove iniziative intendano dedicarsi imprese preesistenti il Comitato tecnico consultivo dovrà accertare se a giudizio del CNR e del Ministero delle Corporazioni le iniziative stesse non possano essere assunte da altre aziende che dispongano dei mezzi finanziari occorrenti o che siano in grado di fornire garanzie sufficienti per le normali operazioni di codesto Istituto.
Per iniziative autarchiche non nuove di imprese preesistenti che non presentino sufficienti garanzie vedrà codesto Istituto, attese le note deliberazioni della Corporazione della Previdenza e del Credito, della Commissione Suprema per l'Autarchia e del Comitato dei Ministri che riservano di regola a codesto Istituto stesso l'assistenza finanziaria nel campo delle realizzazioni autarchiche, se e quali proposte il proprio comitato possa studiare e sottopormi.[]
Una nuova legge che lascia sostanzialmente invariate le modalità di concessione di mutui autarchia è emanata nel 1942 (legge 21 maggio 1942, n. 567); tuttavia l'anno seguente il Ministero delle Finanze è costretto ad emanare nuove direttive riguardo tali finanziamenti in virtù dello stato di guerra e delle pessime condizioni delle finanze statali, infatti in una lettera urgente del 14 agosto 1943 sono stabiliti nuovi criteri discriminanti:
"Innanzi tutto, nessuna attività di carattere sperimentale, nessuna attività in embrione, rappresentata da più o meno copiosi corredi di studi o progetti, nessuna attività protesa verso risultati ipotetici o sperati, o differiti nel tempo, o subordinati a determinate condizioni e circostanze, potrà d'ora in poi trovare assistenza ai fini dei finanziamenti [] ancorché le garanzie offerte diano affidamento di buon fine dell'operazione. Ciò premesso potranno essere prese in considerazione dal Comitato [] solo le domande di imprese dedite a produzioni autarchiche le quali abbiano non soltanto un concreto e ben definito programma di lavoro, ma anche una attrezzatura già in atto, idonea alla sua realizzazione immediata, e dopo che, a cura di codesto Istituto sia stato interpellato il Ministero della Produzione Bellica, e questo, dopo aver compiuto gli opportuni accertamenti, abbia esplicitamente dichiarato che si tratta di un genere di produzione assolutamente indispensabile alla condotta della guerra []"
Da quanto risulta però tale lettera giunge quando il Comitato ha già cessato la sua attività; la sua ultima seduta risulta infatti essere del 24 luglio 1943.
Sempre in merito alla Gestione Speciale Autarchia si riscontra dopo la fine della guerra un colloquio del 7 giugno 1945 tra Aganippo Brocchi e il Direttore Generale del Tesoro per analizzare la situazione e trovare una soluzione per le pratiche in corso. L'esito del colloquio risulta comunque essere interlocutorio in quanto le pratiche rimangono in sospeso in attesa delle decisioni degli Alleati, ma comunque tutto deve essere predisposto per una rapida soluzione del caso.
In questa serie si trovano: mutui concessi, rifiutati, abbandonati e rinunciati, e sospesi. I mutui concessi sono quelli che hanno ricevuto l'approvazione del CE e del Comitato Tecnico Consultivo e sono giunti alla stipula; i mutui rifiutati non hanno ricevuto l'approvazione di uno o di entrambi gli organi deliberanti, gli abbandonati sono quelli che dopo aver ricevuto l'approvazione vengono lasciati decadere dai richiedenti che non danno cenni di riscontro all'IMI; i sospesi sono quelli che pur essendo stati discussi dagli organi deliberanti non possono essere giudicati in quanto si è in attesa di delucidazioni dai vari Ministeri, come nel caso delle distillerie perché si è in attesa di una specifica legge, o dello sfruttamento della ginestra, in attesa di delucidazioni in merito al suo sfruttamento da parte del Ministero delle Corporazioni; le pratiche rinunciate sono invece quelle che pur avendo avuto parere favorevole dagli organi deliberanti non hanno avuto seguito in quanto i richiedenti hanno ritirato la domanda. In tutti questi casi non muta comunque la struttura della pratica che risulta essere così composta: i fascicoli con copertina grigia e cornice presentano in testa il nome della ditta, il numero di pratica composto da lettere e numeri, la città e l'indirizzo del richiedente, la data di inizio e l'esito della pratica; nella quarta di copertina sono riportati la data di arrivo della domanda, l'importo richiesto, la destinazione del mutuo, le garanzie, la durata, il responsabile degli accertamenti amministrativi e degli accertamenti tecnici e sono inoltre indicati in ordine di data tutti gli accadimenti relativi alla pratica. Per le pratiche respinte i singoli fascicoli contengono: domanda, corrispondenza, pareri, relazioni d'ufficio, perizie e comunicazione dell'esito della pratica. Per i mutui stipulati si riscontra una suddivisione strutturale delle pratiche nelle buste "segreteria" trovano posto: atto costitutivo, statuto vigente, ultimo bilancio, moduli IMI della segreteria finanziaria, domanda e corrispondenza, relazioni e perizie tecnico-amministrative, documenti e relazioni accettate e schemi contrattuali ed appunti, corrispondenza con mutuatario, copia del contratto di mutuo, corrispondenza successiva alla stipula, revisioni tecnico-amministative, raccolta di bilanci e notizie, e corrispondenza sui danni di guerra, nelle buste "legale" sono presenti: relazioni legali e note sugli adempimenti contrattuali, documentazione catastale sui beni della società oltre a corrispondenza riguardante eventuali contenziosi; ed in fine nelle buste "cassaforte" si trovano: copia autentica ed esecutiva del contratto di mutuo, documentazione sugli stabilimenti e suppletiva, certificati di capacità giuridica, iscrizioni e cancellazioni di ipoteca e polizze di assicurazione sui beni ipotecati. Per i mutui abbandonati, sospesi e rinunciati si riscontra la presenza della pratica di segreteria strutturata come sopra. Nelle pratiche sospese è possibile rinvenire anche le delucidazioni fornite dal Ministero delle Corporazioni sulla materia della richiesta. Le pratiche raccolte in questa serie risultano essere solo una parte di quelle effettivamente trattate secondo i dettami del rdl n. 140, perché numerose sono quelle confluite nella gestione ordinaria. Per dare un quadro completo della situazione, si allega una tabella delle pratiche autarchia presenti nella serie mutui gestione ordinaria, così come risultano dai verbali del Comitato Tecnico Consultivo per l'Autarchia e dal Registro dei mutui deliberati dal 12 maggio 1939 al settembre 1950, dove è indicato il numero di pratica, il richiedente e l'esito.
I dati indicati di seguito riguardano rispettivamente: il nome della società richiedente, il n. di pratica assegnato dall'IMI e l'esito della domanda:
Addizionatrici calcolatrici contabili affini (Acca) - 1393: concesso
Baldo Giovanni e Figli - 3781: concesso
Bicchieri Leone - 1371: concesso
Bicchieri Leone - 1538: rinunciato
Carburanti e Derivati Autarchici (Ceda) - 1186: abbandonato
Carburatori Memini - 1282: concesso
Castagnoli Rinaldo fu Aurelio - 1533: concesso
Cellulosa d'Italia S.A. (Cedit) - 1443: abbandonato
Chiari Mauro, Chiari Carlo - 1301: concesso
Comasine - 1386: respinto
Consorzio Italiano Esportazioni Aeronautiche - 1455: concesso
Ditta Nicola De Giorgi - 1108: concesso
Ente Recuperi Autarchici (Era) - 1459: decaduta
Federazione Italiana dei Consorzi Agrari - 1449: sospeso
Fertilizzanti Organici Soc. An. Milano (Fosam) - 1495: respinto
Fibre Autarchiche Società Anonima (Fasa) - 1324: respinto
Industrie del Gesso di Marcellise - 1328: rinunciato
Industria Milanese Elettroceramica (Imec) - 1260: rinunciato
Istituto Cotoniero Italiano - 1452: concesso
Istituto Cotoniero Italiano - 1499: concesso
Jori Otello fu Marco - 1124: abbandonato
La Dielettrica. Ufficio Tecnico per Costruzioni Elettriche per Conto Terzi - 1530: concesso
Locomotiva Italiana Società Anonima (Lida) - 1395: respinto
Negri Fausto - 1228: respinto
Pocher Luigi - 1185: concesso
Primo Stabilimento Istriano per la Confezione di Crostacei e Molluschi Marini - 1217: respinto
Radiotelefoni automatici Mastini - 1230: concesso
Raminosa - 1500: abbandonato
Riccardo Gregorini Società di Gestione - 1129: rinunciato
Snam - 1439: concesso
Soc. An. Crislec - 1236: concesso
Soc. An. Cinematografica Immobiliare Pisorno - 1238: concesso
Soc. An. Ginestrificio Toscano - 1320: rinunciato
Soc. An. Italiana per il Magnesio e leghe di Magnesio: 1241: concesso
Soc. An. Leuciti Potassa Alluminio (Salpa) - 1272: concesso
Soc. An. Leuciti Potassa Alluminio (Salpa) - 1315: concesso
Soc. An. Leuciti Potassa Alluminio (Salpa) - 1424: abbandonato
Soc. An. Leuciti Potassa Alluminio (Salpa) - 1427: abbandonato
Soc. An. Miniere Rosas - 1559: passata a gestione ordinaria
Soc. An. Produzione Elettrotermica Metallica - 1385: rinunciato
Soc. An. Ricuperi Industriali (Sari) - 1325: rinunciato
Soc. An. Romagnola per la Ginestra - 1285: concesso
Soc. An. Saline Somale (SSS) - 1343: concesso
Società Autoservizi Liguri (SAL Lazzi) - 1418: rinunciato
Società Cellulosa Italiana Anonima - 1253: abbandonato
Società Lavorazioni Organiche Inorganiche (Sloi) - 1246: abbandonato
Società Nazionale del Caolino - 1258: rinunciato
Società per lo Sviluppo dell'Elettrotrazione Autarchica (Svelta) - 1224: concesso
Società per lo Sviluppo dell'Elettrotrazione Autarchica (Svelta) - 1505: respinto
Società Veneziana Conterie e Cristallerie - 1326: concesso
Soterna, Società Generale per le Industrie Minerarie Chimiche e Meccaniche - 1201: rinunciato
Studi e Costruzioni Materiali da Guerra (SMG) - 1351: concesso
Studi e Costruzioni Materiali da Guerra (SMG) - 1489: respinto
Come si evince dall'elenco nella gestione ordinaria, così come nelle gestioni speciali, si trovano sia le pratiche accettate sia quelle respinte o abbandonate questo perché nei primi anni di vita dell'Istituto non esisteva la distinzione tra pre-pratiche e pratiche, cioè nell'archiviazione non si distingueva tra le domande di mutuo presentate e che avevano avuto solo una prima fase istruttoria e i mutui concessi che raccoglievano tutta la documentazione necessaria allo svolgimento della pratica.
Le problematiche riscontrate nell'analisi della serie sono dovute soprattutto ai continui rimandi effettuati con numerazioni storiche alla gestione ordinaria e soprattutto alla mancata segnalazione dell'esistenza di pratiche Gestione Speciale Autarchia all'interno della serie mutui gestione ordinaria. Infatti attraverso una serie di riscontri incrociati effettuati tra le pratiche presenti nella serie autarchia e quelle indicate nei registri e nel Corano come Gestione Speciale Autarchia, ma non presenti in queste buste, si è potuto riscontrare come anche le pratiche oggi presenti in questa serie siano dapprima state fatte confluire nella gestione ordinaria, (tanto che i numeri di gestione ordinaria di queste buste risultano mancanti nella serie ordinaria), per poi essere di nuovo estrapolate. La serie odierna, che si può supporre essere stata costruita in base al brogliaccio "Autarchia dal n. 01 al n. 051 anno 1938" in cui appunto compaiono esclusivamente le pratiche qui inserite, nel fare ciò non si è tenuto conto, però, di un secondo brogliaccio che a tutt'oggi non è stato trovato ed in cui avrebbero dovuto essere indicate le pratiche di Gestione Speciale poi confluite nella serie ordinaria. La ricostruzione della nascita di questa serie, che come si è visto, è stata abbastanza problematica e la scoperta di pratiche autarchia nella serie ordinaria non ha però comportato un ripensamento nella redazione dell'inventario: si è infatti deciso di lasciare la serie così com'è stata trovata, limitandosi ad inserire un rimando alla pratica ordinaria, per le buste di questa serie, dando conto perciò delle pratiche ordinarie trovate mancanti; e l'indicazione (ex Gestione Speciale Autarchia) per le pratiche definitivamente inserite nella serie mutui ordinaria.
Dopo la schedatura delle singole buste si è proceduto al ricondizionamento delle stesse, alla rimozione di punti e fermagli metallici e quindi all'inventariazione definitiva. La serie risulta essere composta da 38 buste e arricchita da alcuni strumenti di corredo (brogliaccio autarchia dal n. 01 al n. 051, registro dei mutui deliberati dal 12 maggio 1939 al settembre 1950, Corano, schedario dei mutuatari in ordine alfabetico) che, come si è visto, sono stati fondamentali per la ricostruzione della nascita della serie e per l'integrazione con la gestione ordinaria.
- Guida 1998.
- Francesco Cesarini, Alle origini del credito industriale, Bologna, Il Mulino, 1982.
- Giovanni Farese, Dare credito all'autarchia. L'IMI di Azzolini e il governo dell'economia negli anni Trenta, Napoli, Editoriale Scientifica, 2009.
- Giorgio Lombardo e Vera Zamagni, L'Istituto Mobiliare Italiano 1931 - 1998, Bologna, Il Mulino, 2009.
- Rolf Petri, Storia Economica d'Italia. Dalla Grande guerra al miracolo economico (1918 - 1963), Bologna, Il Mulino, 2002.
- Valerio Castronovo (a cura di), Storia dell'IRI. Volume 1. Dalle origini al dopoguerra, Bari-Roma, Editori Laterza, 2011.