Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde
Corrispondenza di Stefano Jacini, 1945 - 1953
si trova in
segnatura
1
consistenza
54 faldoni
storia istituzionale e biografia
Stefano Jacini fu nominato presidente della Cassa di Risparmio l'8 aprile 1946 e si insediò nella carica il 9 ottobre 1946, al termine dell'Amministrazione della Commissione Provvisoria di Reggenza, che resse l'Istituto per circa diciotto mesi, a partire dal 26 aprile 1945.
Confermato alla carica per altri cinque anni con Decreto ministeriale 7 giugno 1951, non porterà a termine il mandato, essendo deceduto il 31 maggio 1952 all'età di 65 anni.
Jacini era nato a Milano il 3 novembre 1886 in una famiglia della più cospicua nobiltà agraria lombarda ed era nipote dell'omonimo statista che fu ministro di Cavour, Ricasoli e La Marmora.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1908 presso l'Università di Genova, iniziò la sua attività politica nel 1911 con l'elezione a consigliere comunale di Milano nella giunta Greppi; nel 1914 fu eletto consigliere provinciale per il mandamento di Vimercate.
Partecipò alla grande Guerra riportando diverse onorificenze al valore.
Seguace e amico di don Sturzo, fu fra i primi aderenti al partito popolare, che rappresentò alla Camera per tre legislature, dal 1919 al 1926.
Fu un appassionato studioso di problemi migratori e, come vice presidente e membro del consiglio direttivo dell'"Opera Bonomelli", si occupò per vent'anni dell'assistenza ai nostri emigrati; fu anche membro del Consiglio superiore dell'Emigrazione e della Commissione per gli affari esteri.
Fervente antifascista, dopo l'8 settembre 1943 fu colpito da un mandato di cattura e si rifugiò in Svizzera.
Rientrato in Italia, alla fine del 1944, riprese il suo impegno politico. Fu nominato membro della Consulta Nazionale e Ministro della Guerra nel governo Parri e venne chiamato a presiedere il primo comitato nazionale della DC. Candidato alle elezioni del 2 giugno 1946, venne eletto membro dell'Assemblea Costituente.
Nel 1948 Jacini divenne senatore di diritto della I legislatura repubblicana. In senato fu presidente della commissione Esteri.
Negli stessi anni in cui presiedeva la Cariplo, Jacini svolse per il governo italiano importanti incarichi all'estero: ambasciatore straordinario presso la Repubblica argentina nel 1947; rappresentante italiano presso l'United Nations Educational Scientific and Cultural Organization (UNESCO), quindi capo della delegazione italiana alla sua III Conferenza generale, fu infine nominato presidente del Consiglio esecutivo; europeista convinto, venne scelto dal Senato quale membro del Consiglio d'Europa e da questa assemblea eletto, nel 1949, vice presidente.
Fra le cariche culturali si segnalano la presidenza del Circolo Filologico Milanese e quella del Comitato Milanese della Società Dante Alighieri.
Confermato alla carica per altri cinque anni con Decreto ministeriale 7 giugno 1951, non porterà a termine il mandato, essendo deceduto il 31 maggio 1952 all'età di 65 anni.
Jacini era nato a Milano il 3 novembre 1886 in una famiglia della più cospicua nobiltà agraria lombarda ed era nipote dell'omonimo statista che fu ministro di Cavour, Ricasoli e La Marmora.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1908 presso l'Università di Genova, iniziò la sua attività politica nel 1911 con l'elezione a consigliere comunale di Milano nella giunta Greppi; nel 1914 fu eletto consigliere provinciale per il mandamento di Vimercate.
Partecipò alla grande Guerra riportando diverse onorificenze al valore.
Seguace e amico di don Sturzo, fu fra i primi aderenti al partito popolare, che rappresentò alla Camera per tre legislature, dal 1919 al 1926.
Fu un appassionato studioso di problemi migratori e, come vice presidente e membro del consiglio direttivo dell'"Opera Bonomelli", si occupò per vent'anni dell'assistenza ai nostri emigrati; fu anche membro del Consiglio superiore dell'Emigrazione e della Commissione per gli affari esteri.
Fervente antifascista, dopo l'8 settembre 1943 fu colpito da un mandato di cattura e si rifugiò in Svizzera.
Rientrato in Italia, alla fine del 1944, riprese il suo impegno politico. Fu nominato membro della Consulta Nazionale e Ministro della Guerra nel governo Parri e venne chiamato a presiedere il primo comitato nazionale della DC. Candidato alle elezioni del 2 giugno 1946, venne eletto membro dell'Assemblea Costituente.
Nel 1948 Jacini divenne senatore di diritto della I legislatura repubblicana. In senato fu presidente della commissione Esteri.
Negli stessi anni in cui presiedeva la Cariplo, Jacini svolse per il governo italiano importanti incarichi all'estero: ambasciatore straordinario presso la Repubblica argentina nel 1947; rappresentante italiano presso l'United Nations Educational Scientific and Cultural Organization (UNESCO), quindi capo della delegazione italiana alla sua III Conferenza generale, fu infine nominato presidente del Consiglio esecutivo; europeista convinto, venne scelto dal Senato quale membro del Consiglio d'Europa e da questa assemblea eletto, nel 1949, vice presidente.
Fra le cariche culturali si segnalano la presidenza del Circolo Filologico Milanese e quella del Comitato Milanese della Società Dante Alighieri.
contenuto
Tipologie: Corrispondenza in entrata e in uscita - anche con allegati - ordinata cronologicamente per corrispondente (A-Z), telegrammi, appunti, promemoria, studi, documenti istituzionali di enti (cariche ricoperte in organismi internazionali), articoli, opuscoli, ritagli di stampa.
Oggetti: Le carte di Stefano Jacini - corrispondenza e documenti - sono da ritenersi molto rilevanti per lo studio di molteplici aspetti del contesto storico, politico e sociale, nonché della realtà bancaria della CARIPLO, nei primi anni del dopoguerra in Italia e all'estero.
Diverse e importanti sono le tematiche presenti:
1) corrispondenza del Presidente
- richieste di raccomandazioni; ringraziamenti per erogazioni, sussidi e contributi, inviti a manifestazioni culturali e artistiche; partecipazioni di nascita, matrimonio, morte;
- corrispondenza legata a cariche politiche e istituzionali, intrattenuta anche con nominativi molto illustri, quali, ad esempio, Giulio Andreotti, Alessandro Casati, Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi, Tommaso Gallarati Scotti, Agostino Gemelli, Giovanni Gronchi, Massimiliano Majnoni d'Intignano, Enrico Mattei, Vincenzo Sangalli, Luigi Sturzo, Ezio Vanoni, Benigno Zaccagnini;
- corrispondenza con ministri e sottosegretari, esponenti a livello nazionale e locale della Democrazia Cristiana;
- corrispondenza con banche e banchieri;
- corrispondenza con avvocati, magistrati, notai, consoli e ambasciatori, prefetti, provveditori agli Studi, questori, sindaci;
- corrispondenza con esponenti di spicco delle gerarchie ecclesiastiche e con enti culturali (Accademia Nazionale dei Lincei, Biblioteche, Biennale di Venezia, Circolo Filologico Milanese, Circoli e Istituti di filosofia, teologia, sociologia, economia e storiografia, Famiglia Meneghina, Rotary Club di Milano, "Società Dante Alighieri" per la diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero, Sovrintendenze, Touring Club Italiano, Università), artistici e musicali (Accademia di Brera, Casa di Riposo per Musicisti "Giuseppe Verdi", Teatro alla Scala);
- corrispondenza con associazioni ed enti assistenziali (Associazioni Combattenti, Reduci, Caduti, Mutilati, Partigiani, Azione Cattolica Italiana, Croce Rossa Italiana, Opera Bonomelli, Ospedali e Ricoveri, Società di San Vincenzo De' Paoli e Dame di San Vincenzo, Sovrano Militare Ordine di Malta, Unione Ciechi);
- corrispondenza con Case editrici (Bompiani, Garzanti, Hoepli, Laterza, Le Monnier, Longanesi, Rizzoli, Sansoni), Riviste e Quotidiani;
- corrispondenza con enti economico-finanziari (ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, Compagnie assicurative, Camere di Commercio, ICCRI - Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane, ICLE - Istituto Nazionale di Credito per il Lavoro Italiano all'Estero);
- corrispondenza con esponenti delle maggiori imprese dell'epoca, quali AGIP, Alfa Romeo, Alitalia, Dalmine, Edison, Carlo Erba, Falck, Ferrovie dello Stato, FIAT, Hoover, IBM, Innocenti, Italcementi, La Rinascente, Mellin, Michelin, Montecatini, Motta, Nestlè, Olivetti, Palmolive, Philips, Pirelli, RAI, Snia Viscosa, Stipel, Turisanda;
2) corrispondenza della Segreteria di Presidenza, di carattere più prettamente amministrativo;
3) corrispondenza e documentazione relativa ai lavori presso i vari enti in cui Jacini rivestiva cariche istituzionali nonché relativa agli incarichi che svolse all'estero per conto del governo italiano.
Oggetti: Le carte di Stefano Jacini - corrispondenza e documenti - sono da ritenersi molto rilevanti per lo studio di molteplici aspetti del contesto storico, politico e sociale, nonché della realtà bancaria della CARIPLO, nei primi anni del dopoguerra in Italia e all'estero.
Diverse e importanti sono le tematiche presenti:
1) corrispondenza del Presidente
- richieste di raccomandazioni; ringraziamenti per erogazioni, sussidi e contributi, inviti a manifestazioni culturali e artistiche; partecipazioni di nascita, matrimonio, morte;
- corrispondenza legata a cariche politiche e istituzionali, intrattenuta anche con nominativi molto illustri, quali, ad esempio, Giulio Andreotti, Alessandro Casati, Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi, Tommaso Gallarati Scotti, Agostino Gemelli, Giovanni Gronchi, Massimiliano Majnoni d'Intignano, Enrico Mattei, Vincenzo Sangalli, Luigi Sturzo, Ezio Vanoni, Benigno Zaccagnini;
- corrispondenza con ministri e sottosegretari, esponenti a livello nazionale e locale della Democrazia Cristiana;
- corrispondenza con banche e banchieri;
- corrispondenza con avvocati, magistrati, notai, consoli e ambasciatori, prefetti, provveditori agli Studi, questori, sindaci;
- corrispondenza con esponenti di spicco delle gerarchie ecclesiastiche e con enti culturali (Accademia Nazionale dei Lincei, Biblioteche, Biennale di Venezia, Circolo Filologico Milanese, Circoli e Istituti di filosofia, teologia, sociologia, economia e storiografia, Famiglia Meneghina, Rotary Club di Milano, "Società Dante Alighieri" per la diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero, Sovrintendenze, Touring Club Italiano, Università), artistici e musicali (Accademia di Brera, Casa di Riposo per Musicisti "Giuseppe Verdi", Teatro alla Scala);
- corrispondenza con associazioni ed enti assistenziali (Associazioni Combattenti, Reduci, Caduti, Mutilati, Partigiani, Azione Cattolica Italiana, Croce Rossa Italiana, Opera Bonomelli, Ospedali e Ricoveri, Società di San Vincenzo De' Paoli e Dame di San Vincenzo, Sovrano Militare Ordine di Malta, Unione Ciechi);
- corrispondenza con Case editrici (Bompiani, Garzanti, Hoepli, Laterza, Le Monnier, Longanesi, Rizzoli, Sansoni), Riviste e Quotidiani;
- corrispondenza con enti economico-finanziari (ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, Compagnie assicurative, Camere di Commercio, ICCRI - Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane, ICLE - Istituto Nazionale di Credito per il Lavoro Italiano all'Estero);
- corrispondenza con esponenti delle maggiori imprese dell'epoca, quali AGIP, Alfa Romeo, Alitalia, Dalmine, Edison, Carlo Erba, Falck, Ferrovie dello Stato, FIAT, Hoover, IBM, Innocenti, Italcementi, La Rinascente, Mellin, Michelin, Montecatini, Motta, Nestlè, Olivetti, Palmolive, Philips, Pirelli, RAI, Snia Viscosa, Stipel, Turisanda;
2) corrispondenza della Segreteria di Presidenza, di carattere più prettamente amministrativo;
3) corrispondenza e documentazione relativa ai lavori presso i vari enti in cui Jacini rivestiva cariche istituzionali nonché relativa agli incarichi che svolse all'estero per conto del governo italiano.
criteri di ordinamento
E' stato mantenuto l'ordine storico di archiviazione della corrispondenza di questa sottoserie, organizzata in ordine alfabetico per anno.
Sulla documentazione è stata effettuata una adeguata operazione di riordino e ricondizionamento (che ha portato alla riduzione da 80 raccoglitori a 54 faldoni), senza scarto, conservando anche gli eventuali doppi, trattandosi di documentazione di alto valore storico-strategico, concernente profili e relazioni riferibili a primarie Società dell'epoca o ad attività della banca dirette verso terzi.
valutazione e scarto
Non sono stati effettuati scarti. La corrispondenza comprende anche veline doppie, che sono state conservate.
strumenti di ricerca
L'inventario in GEA, sommario, è corredato da un elenco in ordine alfabetico per corrispondente, con indicazione per ciascuno della carica ricoperta e degli anni interessati. Tale elenco è composto da 6 file word che verranno inseriti come "Oggetti Associati".
Sono presenti 4 volumi di "Protocollo" della corrispondenza, in ordine cronologico (con indicazione dell'oggetto della lettera) e alfabetico.
consultabilità
NAP
lingua della documentazione
Italiano, francese, spagnolo, inglese, tedesco.
stato di conservazione
Buono
fonti complementari
Fonti complementari interne.
Corrispondenza Jacini, Serie 3, "Presidenza Stefano Jacini (1946-1952): documenti e pratiche personali e professionali".
Sezione Fotografica - Fondo "Persone".
Fonti complementari esterne.
Il Fondo Jacini di Casalbuttano è descritto nel SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche).
In particolare, il Titolo I, Famiglia Jacini (1791-1951) contiene le carte di Stefano Jacini jr. divise in 8 serie:
1) Vita privata (1886-1952); 2) Studi (1894-1919); 3) Vita Militare (1903-1946); 4) Vita Politica (1912-1951); 5) Conferenze e pubblicazioni (1904-1952); 6) Cariche e titoli onorifici (1904); 7) Carteggio familiare (1898-1951); 8) Carteggio generale (1903-1951).
Eredi - archivio familiare della famiglia Jacini a Casalbuttano (comprendente il Diario inedito di Stefano Jacini, trascritto da Tommaso Pardi, conservato in copia digitale nell'Archivio Storico).
bibliografia
Giuseppe Ignesti, "Jacini, Stefano", in "Dizionario Biografico degli Italiani", vol. 61, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2003, pp. 775-780.
Nicola Raponi, "Jacini, Stefano Jr.", in "Dizionario Storico del Movimento Cattolico in Italia", vol. II, I protagonisti, Casa Editrice Marietti, Casale Monferrato, 1982, pp. 289-293.
Rosellina Gosi, "L'Archivio Jacini di Casalbuttano: documenti dell'ascesa economica e politica di una famiglia", in "Rivista Milanese di Economia", n. 2, aprile-giugno 1982, pp. 152-159.
Nicola Raponi, "Jacini, Stefano Jr.", in "Dizionario Storico del Movimento Cattolico in Italia", vol. II, I protagonisti, Casa Editrice Marietti, Casale Monferrato, 1982, pp. 289-293.
Rosellina Gosi, "L'Archivio Jacini di Casalbuttano: documenti dell'ascesa economica e politica di una famiglia", in "Rivista Milanese di Economia", n. 2, aprile-giugno 1982, pp. 152-159.