Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde
Presidenza Gian Luigi Dones (1945-1946): corrispondenza, 1945 - 1955
Gian Luigi Dones (Milano, 3 agosto 1888 - Milano, 30 agosto 1966).
Gian Luigi Dones nacque a Milano il 3 agosto 1888. Laureatosi in Giurisprudenza a Pavia nel 1910 con il massimo dei voti e conseguita l'abilitazione alla professione di avvocato, venne assunto nel 1913 alla Cariplo, dove trascorse tutta la sua carriera lavorativa. Richiamato alle armi nell'aprile 1916, prestò servizio nelle campagne del 1917 e 1918 come tenente di corpo d'armata e fu decorato con due croci di guerra al merito.
Alla Cariplo Dones ebbe una brillante carriera professionale: nel 1935 fu promosso capo del Servizio Contenzioso con la qualifica di consulente legale capo' e nel 1941 ne divenne Vice Direttore Generale, assumendo anche la guida dell'Ufficio Studi; infine nel 1945 fu nominato Direttore Generale dell'Istituto.
Sono poche le notizie sull'attività di Dones nell'ultimo periodo del regime e sulla sua opposizione al fascismo. Lo stesso Dones rese però nel 1945 una testimonianza significativa sulla rivista «La voce ... dei lavoratori de La Ca' de Sass'»: "già fra le mura della nostra "Ca' de Sass" alitava il nuovo soffio della riscossa ...: quando udivo sussurrare, con prudente circospezione da qualcuno dei pochissimi che sapevano o dei pochi che intuivano: "il Vice Direttore è dei nostri" ... ".
Con la nomina nel 1946 di Stefano Jacini a Presidente della Cariplo, Dones fu confermato Direttore Generale dell'Istituto, incarico che mantenne fino al pensionamento nel 1955, dopo oltre 41 anni di servizio prestato sotto quattro presidenti (Marcora, De Capitani d'Arzago, Jacini e Dell'Amore).
In particolare, sotto la presidenza Jacini (1946-1952) ebbe anche la responsabilità del Credito Agrario, della Gestione Aziendale, del Servizio Tecnico, della Beneficenza e dell'Ufficio Studi e Propaganda, della Cassa Mutua e del CRAL. Gli furono inoltre confermate le deleghe a rappresentare la Cariplo nell'ACRI (fino al 1949) e nell'ABI.
Successivamente Dones ricoprì molti altri incarichi: fu rappresentante della Cariplo in seno alla Confédération Internationale du Crédit Agricole (CICA), fu anche Consigliere e Presidente del Consiglio direttivo dell'Istituto di Credito delle Casse di Risparmio (ICCRI), dell'Istituto di Credito per le imprese di Pubblica Utilità, del Consorzio Nazionale per il Credito Agrario di Miglioramento, del Consorzio per la concessione mutui ai danneggiati del terremoto del 1908, del Consorzio per sovvenzioni ipotecarie; inoltre fu membro del Comitato tecnico esecutivo dell'Istituto Internazionale del Risparmio.
Particolarmente intensa fu l'attività di Dones in seno all'ABI: nel 1945 fu designato come rappresentante del Credito Fondiario della Cariplo nell'Ufficio Interbancario, che poco dopo avrebbe ridato vita all'Associazione Bancaria Italiana.
In questa veste Dones prese parte all'Assemblea dell'Interbancario del settembre 1945, che approvò il nuovo statuto dell'Associazione (che includeva anche le casse di risparmio) e lo nominò Vice Presidente. In quella seduta Dones prese posizione a favore della pregiudiziale posta da Di Costanzo per il Credito Italiano (anche in rappresentanza di Mattioli per la Comit), circa la costituzione di due organismi distinti, uno per le materie tecniche ed economiche e l'altro per le questioni sindacali e dei rapporti di lavoro.
Il giorno precedente aveva presieduto all'ACRI la riunione che aveva formalmente riunificato le casse del nord e quelle del centro-sud in un'unica associazione. In seguito rimase il principio che le casse restassero separate dalle altre aziende di credito, potendo sì aderire all'ABI "senza rilasciarle tuttavia il mandato di rappresentarle sindacalmente, che rimaneva affidato all'ACRI".
Fin dal 1945 Dones era stato delegato dall'allora Presidente dell'ABI Stefano Siglienti a seguire la vertenza sindacale per l'applicazione della scala mobile; nell'ottobre 1946 fu chiamato ad intervenire nella questione dell'unificazione della materia sindacale nella ASSIBANCA di Milano e sondò, in una situazione di incertezza e di non unitarietà delle casse di risparmio, al fine di evitare una frattura insanabile nel sistema, la possibilità che le casse entrassero nel nuovo organismo come "sezione autonoma".
In quel periodo Dones si interessò anche dei lavori della Commissione per la riforma della previdenza sociale e del trattamento dell'assistenza malattie nelle aziende di credito, temi che stavano particolarmente a cuore al mondo delle casse di risparmio. Questi istituti vennero anche esclusi dalla disciplina riguardante la riserva obbligatoria delle banche, ciò che suscitò non pochi malumori nell'ABI.
Dal 1961, ormai pensionato da sei anni, Dones fu designato dalla Cariplo a rappresentare la Cassa nel Consiglio superiore della Banca d'Italia al posto del deceduto Giuseppe Quaglia; la carica che gli fu riconfermata nel giugno 1966, poco prima della morte.
Diverse e importanti sono le tematiche presenti:
1) corrispondenza del Direttore Generale:
- richieste di raccomandazioni; ringraziamenti per erogazioni, sussidi e contributi, inviti a manifestazioni culturali e artistiche; partecipazioni di nascita, matrimonio, morte;
- corrispondenza legata a cariche istituzionali, intrattenuta anche con personalità illustri, quali, ad esempio, Giovanni Maria Cornaggia Medici, Luigi Einaudi, Plinio Fraccaro, Agostino Gemelli, Paolo Grassi, Giovanni Gronchi, Vincenzo Sangalli, Pasquale Saraceno, Costantino Tessarolo, Guido Ucelli di Nemi, Pietro Valiani, Antonio Vallardi, Ezio Vanoni, Ezio Vigorelli, Fernanda Wittgens;
- corrispondenza con numerosi uomini politici del tempo, quali, ad esempio, Mario Abbiate, Giuseppe Arcaini, Ennio Avanzini, Stefano Bazoli, Giuseppe Bianchini, Giovanni Battista Boeri, Giuseppe Brusasca, Anton Dante Coda, Albino Donati, Guido Gonella, Enrico Gonzales, Antonio Greppi, Giovanni Gronchi, Mario Longoni, Giovanni Francesco Malagodi, Alcide Malagugini, Achillle Marazza, Giusepppe Medici, Aldo Moro, Edoardo Origlia, Ferruccio Parri, Cristoforo Pezzini, Pier Carlo Restagno, Alfredo Romanini, Oscar Luigi Scalfaro, Antonio Segni, Roberto Tremelloni, Ennio Zelioli, Tommaso Zerbi;
- corrispondenza con banche italiane ed estere e con banchieri (fra cui si evidenziano Mario Cunietti della Banca Popolare di Milano e Raffaele Mattioli della Banca Commerciale Italiana);
- corrispondenza con avvocati (in particolare, Vermondo Brugnatelli, Francesco Carnelutti, Luigi Chiaraviglio), magistrati, notai, consoli, prefetti, questori, sindaci, esponenti scolastici (metodo Montessori);
- corrispondenza con esponenti di spicco delle gerarchie ecclesiastiche (fra i quali, il cardinale Alfredo Idelfonso Schuster, monsignor Giuseppe Bicchierai presidente della "Charitas Ambrosiana") e con enti culturali e sociali (Circolo Filologico Milanese, Club Alpino Italiano (CAI), Famiglia Meneghina, Fiera Campionaria di Milano, Istituto di Studi Internazionali, Istituto per gli Studi di Economia, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), Touring Club Italiano, Università), artistici e musicali, religiosi (Angelicum dei Frati Minori, Arcivescovado di Milano, Istituto delle Canossiane, Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Padri Domenicani del Convento di Santa Maria delle Grazie);
- corrispondenza con associazioni ed enti assistenziali (Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti in Guerra, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), Associazione Volontari Italiani del Sangue (AVIS), Croce Rossa Italiana, Ente Comunale di Assistenza di Milano (ECA), Ente Nazionale Assistenza Lavoratori (ENAL), Gestione Opere Assistenziali Lavoratori Cariplo (GOAL), Istituto dei Ciechi, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), Ospedali, Pio Albergo Trivulzio-Milano);
- corrispondenza con associazioni ed enti sindacali dei dipendenti Cariplo e fra le Aziende di Credito (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI), Associazione fra i Pensionati della Cariplo, Commissioni interne della Cariplo, Federazione Italiana Dipendenti Aziende di Credito (FIDAC), Federazione Nazionale Personale Direttivo Aziende di Credito e Finanziarie, Fondo di solidarietà fra i dipendenti della Cariplo);
- corrispondenza con case editrici, riviste e quotidiani (Giulio Einaudi Editore, 24 Ore, Agenzia Economica Finanziaria, Corriere della Sera, Il Sole, La Prealpina di Varese);
- corrispondenza con enti economico-finanziari (Camere di Commercio, Compagnie assicurative, Istituto delle Case Popolari di Milano);
- corrispondenza con esponenti delle maggiori imprese dell'epoca, quali Azienda Elettrica Municipale di Milano, Azienda Tranviaria Municipale di Milano, Breda, Edison, Falck, FIAT, Finmare-Società Finanziaria Marittima, Industrie Chimiche Italiane del Petrolio, KLM-Reali Linee Aeree Olandesi, La Rinascente, Liquigas, Magneti Marelli, Montecatini, SIAI-Marchetti, Stipel;
- corrispondenza di carattere prettamente amministrativo.
Più circostanziata è la documentazione relativa ai lavori presso i vari enti in cui Dones rivestiva cariche istituzionali:
2) corrispondenza con l'ABI - Associazione Bancaria Italiana, di cui Dones fu Vice Presidente dal 1945 al 1955, relativa alla sua costituzione e in tema di struttura e organizzazione dell'Associazione; documentazione di carattere sindacale e di carattere istituzionale relativa agli organi sociali dell'ABI;
3) corrispondenza con l'ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, di cui Dones fu Presidente del Consiglio direttivo dal settembre 1945 al marzo 1949 quando gli subentrò Stefano Jacini. Trattasi di corrispondenza istituzionale relativa all'Assemblea e al Consiglio dell'Associazione, di corrispondenza varia con le casse di risparmio (si segnala, la costituzione della Cassa di Risparmio di Puglia), di corrispondenza di carattere sindacale (FIDAC), salari, scala mobile, trattamento economico dei dirigenti;
4) corrispondenza con la CICA - Confédération Internationale du Crédit Agricole; in particolare, documentazione relativa alla riunione tenutasi a Venezia il 26 settembre 1949.
La corrispondenza si presentava condizionata in parte in raccoglitori ad anelli e in parte in pacchi legati da uno spago.
E' stato mantenuto l'ordine storico di archiviazione della corrispondenza, organizzata in ordine alfabetico per anno.
Sulla documentazione è stata effettuata una adeguata operazione di riordino e ricondizionamento, senza scarto, conservando anche gli eventuali doppi, trattandosi di documentazione di grande valore storico, concernente profili e relazioni riferibili a primarie società dell'epoca e ad attività della banca dirette verso terzi.
- Barbara Costa, Gian Luigi Dones Presidente Comitato di Reggenza Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, in: "Banche e Banchieri per la ricostruzione. I protagonisti della nuova ABI nel 1945", Bancaria editrice, Roma, 2015, pp. 65-72.
- La Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde nel cinquantennio 1923-1972, Milano, Cariplo-Giuffré, 1973, 4 voll.
- Nino Gutierrez, In ricordo di Gian Luigi Dones, in "Cà de Sass", a. 1966, n. 15, luglio-settembre 1966, pp. 13-14.