Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde

MUTUI A CORPI MORALI, 1895 - 1975

segnatura
faldone 1 
testo dell'inventario
1. 'BRESCIA. PROVINCIA (PER I DEBITI DI GUERRA 1848-1849) - 1326 M'; 1895- 1948.
Istanza e condizioni per la concessione del mutuo complessivo di 500.000 lire alla provincia di Brescia, accordato dalla CR per estinguere il debito della provincia di Brescia verso le provincie venete e lombarde di Milano, Mantova e Como derivato dal conguaglio dei danni di guerra 1848-1849 (istrumenti 14 marzo 1896 e 4 febbraio 1898); condizioni di pagamento e proroga del mutuo, tassi di interesse: delibere del CE, corrispondenze con la Deputazione provinciale di Brescia, verbali del Consiglio provinciale di Brescia, istrumenti notarili, quietanze di pagamento, certificati di iscrizione di imposta di ricchezza mobile, corrispondenze della ragioneria con la filiale di Brescia.
In particolare:

- 1896, N. 1067: proposta di pagamento delle somme dovute alle provincie venete e lombarde a seguito del conguaglio dei danni di guerra: opuscolo a stampa della relazione della Deputazione provinciale di Brescia che ripercorre le vicende politico-amministrative dell'ex Lombardo-Veneto e i provvedimenti finanziari legati al pagamento dei danni di guerra, 14 gennaio 1896;

- 1896, N. 1714: minuta e copia autentica dell'istrumento di mutuo a rogito del notaio Allocchio, 14 marzo 1896;

- 1898, N. 921: minuta e copia autentica dell''Istrumento di pagamento della Cassa di Risparmio di Milano alla Provincia di Brescia della somma di lire 100.000 a saldo del mutuo precedentemente concesso', 4 febbraio 1898;

- 1916, N. 7890: copia autentica dell'atto di 'Modifica tasso interesse e concessione di proroga per affrancazione capitale' a rogito del notaio Gallinetti Federico, 24 giugno 1916.


2. 'PAVIA. CONSORZIO INTERCOMUNALE PER IL PONTE STABILE SUL PO ALLA BECCA - 6489 M'; 1912-1919.
Istanze e condizioni di concessione del mutuo di 494.800 lire, con la fideiussione della provincia di Pavia, per la costruzione del ponte in ferro; termini e ammortamento del mutuo: delibere del CE, corrispondenze con il sindaco e la Deputazione provinciale di Pavia, quale presidente del Consorzio intercomunale costituitosi nel 1904; 'Bilanci (a stampa) di Previsione dell'entrata e dell'uscita' dell'esercizio 1911 e 1912 della provincia di Pavia, a corredo della domanda di mutuo (in 1912, N. 13199); minuta e copia esecutiva dell'istrumento di mutuo tra la CR e il Consorzio per il ponte del Po sulla Becca, a rogito del notaio Gerolamo Serina, 8 ottobre 1912 (in 1912, N. 16403), reversali di cassa, note di ammortamento interessi del mutuo.

E' presente la fotocopia della copia autenica dell'Istrumento 21 maggio 1904 a rogito del notaio Davide Giulietti di 'Costituzione di Consorzio volontario per la costruzione, l'esercizio e la manutenzione di un ponte stabile sul Po alla Becca', che non è presente in originale in altre parti dell'Archivio.


3. TRIPOLI. COMUNE - 9880M'; 1937 - 1975.
Accordi, condizioni e modalità attuative per la concessione del mutuo della CR stipulato il 7 luglio 1938 a rogito del notaio Giorgio Puecher Passavalli col comune di Tripoli (col benestare del Superiore Ispettorato per la tutela del Risparmio e l'esercizio del credito) di lire 6 milioni per la costruzione (a Tripoli) di un palazzo da adibirsi a sede degli uffici municipali, della R. Prefettura e delle RR. Poste; durata e ammortamento del mutuo, pagamenti delle semestralità: delibere del CE, corrispondenze (autografe) della CR intercorse col podestà di Tripoli Romolo Bagnoli, col presidente della CR della Libia Giacomo Battistella, col governatore generale della Libia Italo Balbo, col governatore della Banca d'Italia Azzolini; rapporti della Ragioneria Mutui, delibere podestarili, atti notarili, contratti, rapporti legali, rapporti della Ragioneria, mandati e quietanze di pagamento, minute e appunti, telegrammi, circolari
[Il mutuo venne concesso dalla CR in deroga alle vigenti disposizioni in materia di competenza territoriale e curato dalla CR della Libia. Il mutuo, stipulato di 6 milioni ammontava effettivamente a soli 2 milioni dato che il comune di Tripoli aveva rinunciato agli altri due. Dopo la cessazione della sovranità italiana sul territorio libico (dopo il 1942) e la conseguente estinzione degli enti territoriali istituiti secondo l'ordinamento giuridico italiano, le richieste della CR rimasero inevase e il comune di Tripoli, nonostante le ripetute sollecitazioni, non volle pagare la somma del credito residuo di 3.815.134 lire che il Servizio Contenzioso legale definì nel suo rapporto del 1971 tra le 'perdite'].