Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde
Titolo 26: Gestione navi, 1902 - 1916
si trova in
segnatura
26 Storico/26
consistenza
6 faldoni
storia istituzionale e biografia
La storia della gestione Cariplo di due piroscafi a vapore inizia con la concessione da parte della banca di un finanziamento di lire 1.546.443 (sottoforma di un mutuo con garanzia ipotecaria) per lo sconto di cambiali rilasciate dalla società Cugini Bonanno di Messina, allora già proprietaria di un piroscafo (il Vincenzo Bonanno) a seguito dell'acquisto di un altro, il Regina Elena, dalla ditta Officine e Cantieri Liguri Anconitani; le cambiali erano state assicurate da una ipoteca sui entrambi i piroscafi da carico, una sorta di pegno di navi.
I Bonanno non godevano di grande credito sul mercato ed erano titolari di due ditte che commerciavano in carbone (la 'Cugini Bonanno' e la 'Fratelli Bonanno'). Le difficoltà aumentarono con la crisi finanziaria del 1907 e poi col terremoto-maremoto del 1908 che distrusse l'impresa armatoriale: la Bonanno chiese continuamente alla CR proroghe dei pagamenti e questo comportò un continuo dilatarsi del suo debito presso la CR. Nel 1908 la CR concesse una proroga e le nuove cambiali furono emesse dalla ditta Fratelli Bonanno, lasciando tutta la responsabilità del debito ai Bonanno. La ditta gravata dai debiti entrò in liquidazione; la CR rifiutò ogni accordo con essa per risolvere il debito ed inviò a Messina l'ingegnere capo Francesco Boretti a fare delle valutazioni sullo stato dei due piroscafi e sul loro valore. Tra il 1910 e il 1911 la CR andò per vie legali intentando una causa contro la Bonanno, fece pignorare le navi e avviò le procedure per la loro vendita. La complicata questione fu risolta solo nel 1911 quando fu organizzata la vendita all'asta delle due navi tramite un bando pubblico: oltre alla CR erano presenti altri cinque concorrenti, ma alla fine la CR si aggiudicò i piroscafi per 500.000 lire il Regina Elena e 200.000 lire il Vincenzo Bonanno.
I due piroscafi, riarmati da Santi Lisciotto di Messina, ripresero il mare e andarono a Genova. Ormai acquistati dalla CR, furono ribattezzati Adda e Ticino e sulla loro bandiera fu fatto riprodurre lo stemma del Comune di Milano con l'insegna 'C.R.'.; la gestione fu affidata all'ing. Boretti, con i relativi rendiconti di spese per merci e paghe per l'equipaggio (circa una trentina di uomini). Le due navi venivano principalmente noleggiate per viaggi di trasporto merci, ma l'Adda fu usato anche durante la guerra di Libia riportando dei danni. Nel 1912 la CR chiuse definitivamente la questione con i Bonanno che versarono una quota a saldo del debito, ma alla Cassa restava ancora un credito residuo che contava di ricavare dall'utilizzo e poi dalla rivendita delle navi sul mercato: la gestione delle navi produsse un utile netto positivo, ma la CR non era interessata a tenerle per molti anni e vagliava le offerte di acquisto che provenivano dalle diverse compagnie armatoriali. All'inizio del 1913, una volta recuperato il debito del prestito ai Bonanno, i due piroscafi vennero venduti per 535.000 lire e per 315.000 lire a sette imprenditori milanesi i cui maggiori erano Giuseppe Cambiaghi, Ignazio Rossi e Silla Moja. La loro gestione fu data alla ditta 'Cambiaghi Rossi e Consorti' ('C.R. & C.' ) e la gestione al manager Paolo Boretti, che operava dal medesimo ufficio di Milano dell'ing. Francesco. I due piroscafi continuarono a navigare con le insegne C.R. fino al 1915 quando fu aggiunta anche la dicitura '& C.'.
I Bonanno non godevano di grande credito sul mercato ed erano titolari di due ditte che commerciavano in carbone (la 'Cugini Bonanno' e la 'Fratelli Bonanno'). Le difficoltà aumentarono con la crisi finanziaria del 1907 e poi col terremoto-maremoto del 1908 che distrusse l'impresa armatoriale: la Bonanno chiese continuamente alla CR proroghe dei pagamenti e questo comportò un continuo dilatarsi del suo debito presso la CR. Nel 1908 la CR concesse una proroga e le nuove cambiali furono emesse dalla ditta Fratelli Bonanno, lasciando tutta la responsabilità del debito ai Bonanno. La ditta gravata dai debiti entrò in liquidazione; la CR rifiutò ogni accordo con essa per risolvere il debito ed inviò a Messina l'ingegnere capo Francesco Boretti a fare delle valutazioni sullo stato dei due piroscafi e sul loro valore. Tra il 1910 e il 1911 la CR andò per vie legali intentando una causa contro la Bonanno, fece pignorare le navi e avviò le procedure per la loro vendita. La complicata questione fu risolta solo nel 1911 quando fu organizzata la vendita all'asta delle due navi tramite un bando pubblico: oltre alla CR erano presenti altri cinque concorrenti, ma alla fine la CR si aggiudicò i piroscafi per 500.000 lire il Regina Elena e 200.000 lire il Vincenzo Bonanno.
I due piroscafi, riarmati da Santi Lisciotto di Messina, ripresero il mare e andarono a Genova. Ormai acquistati dalla CR, furono ribattezzati Adda e Ticino e sulla loro bandiera fu fatto riprodurre lo stemma del Comune di Milano con l'insegna 'C.R.'.; la gestione fu affidata all'ing. Boretti, con i relativi rendiconti di spese per merci e paghe per l'equipaggio (circa una trentina di uomini). Le due navi venivano principalmente noleggiate per viaggi di trasporto merci, ma l'Adda fu usato anche durante la guerra di Libia riportando dei danni. Nel 1912 la CR chiuse definitivamente la questione con i Bonanno che versarono una quota a saldo del debito, ma alla Cassa restava ancora un credito residuo che contava di ricavare dall'utilizzo e poi dalla rivendita delle navi sul mercato: la gestione delle navi produsse un utile netto positivo, ma la CR non era interessata a tenerle per molti anni e vagliava le offerte di acquisto che provenivano dalle diverse compagnie armatoriali. All'inizio del 1913, una volta recuperato il debito del prestito ai Bonanno, i due piroscafi vennero venduti per 535.000 lire e per 315.000 lire a sette imprenditori milanesi i cui maggiori erano Giuseppe Cambiaghi, Ignazio Rossi e Silla Moja. La loro gestione fu data alla ditta 'Cambiaghi Rossi e Consorti' ('C.R. & C.' ) e la gestione al manager Paolo Boretti, che operava dal medesimo ufficio di Milano dell'ing. Francesco. I due piroscafi continuarono a navigare con le insegne C.R. fino al 1915 quando fu aggiunta anche la dicitura '& C.'.
contenuto
Tipologie: delibere, corrispondenze, telegrammi, relazioni, perizie, rendiconti, quietanze, polizze assicurative, atti notarili, atti di vendita, offerte d'acquisto, articoli di giornale, copialettere.
Oggetto:
La serie contiene la documentazione relativa ai diversi momenti di gestione delle due navi da parte della CR: la sovvenzione del 1903 alla ditta Bonanno, la causa legale, l' acquisto da parte della CR nel 1911 ed infine la ulteriore vendita nel 1913.
Oltre alle pratiche, costituite più che altro da delibere del CE, corrispondenze ed allegati relativi, si trovano i prospetti dei rendiconti di gestione per le spese delle navi (paghe all'equipaggio, rifornimenti, spese di manutenzione) e i copialettere dell'ingnegnere incaricato, che forniscono molte informazioni sulla storia delle due navi.
Dati e notizie sullo stato dei piroscafi si trovano anche nelle relazioni e nelle perizie tecniche, con informazioni sui viaggi da loro effettauti, indicazione delle rotte e dei carichi effettuati, dei nominativi dei membri dell'equipaggio e delle relative paghe.
Oggetto:
La serie contiene la documentazione relativa ai diversi momenti di gestione delle due navi da parte della CR: la sovvenzione del 1903 alla ditta Bonanno, la causa legale, l' acquisto da parte della CR nel 1911 ed infine la ulteriore vendita nel 1913.
Oltre alle pratiche, costituite più che altro da delibere del CE, corrispondenze ed allegati relativi, si trovano i prospetti dei rendiconti di gestione per le spese delle navi (paghe all'equipaggio, rifornimenti, spese di manutenzione) e i copialettere dell'ingnegnere incaricato, che forniscono molte informazioni sulla storia delle due navi.
Dati e notizie sullo stato dei piroscafi si trovano anche nelle relazioni e nelle perizie tecniche, con informazioni sui viaggi da loro effettauti, indicazione delle rotte e dei carichi effettuati, dei nominativi dei membri dell'equipaggio e delle relative paghe.
passaggi di proprietà
La Serie costituisce un singolare caso archivistico di completezza in quanto contiene tutta la documentazione prodotta e ricevuta dalla Cassa di Risparmio relativamente alla gestione dei due piroscafi, con una tipologia documentaria variegata che va dalle pratiche, ai rendiconti, ai copialettere.
Tutte le pratiche hanno segnatura 'Riporti e sconti' perchè la Serie si è sviluppata dalla omonima sezione delle Normali: la presa in carico delle due navi da parte della CR inizia per colmare un debito a seguito di un'operazione di sconto cambiario assistita da ipoteca sui due piroscafi.
Tutte le pratiche hanno segnatura 'Riporti e sconti' perchè la Serie si è sviluppata dalla omonima sezione delle Normali: la presa in carico delle due navi da parte della CR inizia per colmare un debito a seguito di un'operazione di sconto cambiario assistita da ipoteca sui due piroscafi.
criteri di ordinamento
Ordinamento per materia e cronologico all'interno dei faldoni.
Originariamente la Serie, come da Inventario Guida (Merlo), aveva una consistenza di 5 faldoni; al termine del lavoro di condizionamento, la Serie è arrivata ad avere una consistenza di 6 faldoni.
Originariamente la Serie, come da Inventario Guida (Merlo), aveva una consistenza di 5 faldoni; al termine del lavoro di condizionamento, la Serie è arrivata ad avere una consistenza di 6 faldoni.
consultabilità
Libera, come da Regolamento dell'Archivio storico
lingua della documentazione
Inglese in qualche caso.
stato di conservazione
Buono
bibliografia
GALLI A. M., 'Una breve stagione armatoriale. I piroscafi Ticino e Adda della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde', in Ca' de Sass, n. 141, 1998, pp. 36-43.