Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde

Titolo 11: Patrimonio, 1831 - 1932

si trova in
segnatura
 11 Storico/11
consistenza
41 faldoni
storia istituzionale e biografia
La serie comprende fascicoli della CCB e della CR che documentano la gestione del patrimonio mobiliare della Cassa di Risparmio, con particolare riferimento all'acquisto delle "carte di pubblico credito". Infatti anche se dopo la crisi del 1830 l'investimento in valori pubblici venne limitato dalla CR alla concessione di mutui ipotecari, consistenti furono però le sottoscrizioni ai prestiti dello Stato emessi in momenti di particolare necessità: tra le carte si trovano le sottoscrizioni al prestito Lombardo- Veneto del 1850, ai prestiti al Tesoro, alle diverse emissioni dei prestiti nazionali per le spese di guerra (1854 - 1866 e dal 1915 al 1920), ai prestiti municipali ai comuni di Milano, Genova, Firenze, Roma, ai titoli di rendita italiana; depositi di azioni presso la Banca Nazionale (poi Banca d'Italia); acquisti e impieghi di buoni del tesoro, buoni agrari, cartelle fondiarie; numerose compravendite di obbligazioni ferroviarie, con lo scopo di aiutare il finanziamento dei lavori di ampliamento di diverse tratte ferroviarie italiane.

Le operazioni finanziarie avvenivano su delibera del CE, spesso a seguito delle corrispondenze della CCB con la Banca d'Italia e con i ministeri del Tesoro e dell'Agricoltura, Industria e Commercio. Frequenti sono le corrispondenze con la Banca d'Italia anche per quanto riguarda le direttive nel caso di fallimenti bancari, per i quali la CR interveniva, spesso acquistandone i titoli e provvedendo al loro collocamento.

All'interno degli uffici della CR la gestione del servizio finanziario e contabile era affidato alla Ragioneria e alla Cassa Centrale, come emerge dalle frequenti corrispondenze di questi uffici con la CR. La Ragioneria informava la CR sul movimento dei capitali attraverso dettagliate relazioni e stati di cassa (molto spesso compilati a firma del ragioniere capo) comprensivi degli elenchi delle azioni possedute o in deposito, registrava le partite di deposito e curava le operazioni di investimento, acquisto dei valori pubblici o di sconto sulle cambiali, emettendo i mandati di pagamento.
La Cassa centrale, ufficio autonomo e direttamente dipendente dal direttore della CR, si componeva di un Cassiere centrale e di un Controllore di cassa ed aveva in custodia la concreta gestione dei valori di ragione della CR e dunque il movimento del denaro e dei titoli pubblici da essa posseduti: sulla base dei mandati emessi dalla Ragioneria, eseguiva i pagamenti, le esazioni degli interessi secondo le scadenze delle cambiali, predisponeva i fogli-cedola per le iscrizioni delle partite e curava le spedizioni di denaro o di titoli.
contenuto
Tipologie: Delibere, verbali, relazioni; carteggi e corrispondenze; copie di leggi, decreti, statuti e regolamenti; circolari; elenchi di cartelle di proprietà o in deposito presso la CR (a volte nominativi), distinte, note degli agenti di cambio, stati di cassa, rendiconti, bilanci; modulistica, ritagli di giornale, telegrammi, note d'ufficio.

Oggetti: Dati e notizie su acquisti e vendite di obbligazioni, buoni e valori pubblici, con riferimento alle norme e ai regolamenti che ne disciplinano il trattamento: sottoscrizioni, acquisti e rinnovazioni di azioni, cessioni e conversioni, esazioni ed estrazioni di cartelle, rimborsi, sconti, cambi, note sull' impiego delle somme investite, rendite, cauzioni, pagamenti degli interessi.
I titoli pubblici prevalentemente oggetto del patrimonio sono: azioni della Banca d'Italia, di varie società, banche o istituti, soprattutto di società ferroviarie, titoli di rendita italiana, obbligazioni di stato, cartelle fondiarie di Milano, Torino, Siena, Roma; numerosi sono gli elenchi delle cartelle periodicamente estratte, presentati dalla Ragioneria alla CR per la riscossione degli interessi.
Nella carte si trovano anche i verbali delle adunanze dei consorzi bancari (di cui la CR faceva parte) sorti per risollevare gli istituti in difficoltà: in particolare si parla diffusamente del fallimento del Credito fondiario di Cagliari del 1887, del quale la CR era una delle principali azioniste.
Si segnala infine la presenza di notizie, bilanci, statuti e regolamenti di altre Casse di Risparmio italiane, di diverse banche e società con le quali la CR era in trattative per l'acquisto o la cessione di valori.
criteri di ordinamento
- Ordinamento cronologico del materiale all'interno dei faldoni, mediante la ricomposizione delle pratiche originali, riunite ai rispettivi allegati.
- Ricomposizione delle serie, ove possibile all'interno dei singoli faldoni, e conseguente ordinamento alfabetico per titoli storici.
valutazione e scarto
Non sono state effettuate operazioni di scarto.
strumenti di ricerca
- Inventario Guida Merlo (sommario e lacunoso). - Guida tematica "Beneficenza e Risparmio", M. Canella ed E. Puccinelli, 2004, limitatamente ai documenti preunitari.
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'Archivio Storico.
stato di conservazione
In buono stato.
fonti complementari
Fonti complementari interne - "Raccolta di notizie su alcuni valori accettati dalla Cassa di Risparmio per operazioni di riporto a cura del capo ufficio banca Mainardi Edoardo. Febbraio 1907". Volume dattiloscritto, con frequenti aggiunte e inserzioni manoscritte; rilegato in tela, cc. 97. Rubricato secondo le seguenti voci: - Consolidati - Azioni diverse - Cred[iti] fondiari - Obb[ligazioni] ferr[oviarie].
bibliografia
- ALLOCCHIO S., La Cassa Centrale di Risparmio di Milano e delle Provincie Lombarde, Milano, Ulrico Hoepli, 1886.
- BACHI R., La Cassa di risparmio delle Provincie Lombarde nella evoluzione economica della regione, 1823-1923, Milano, 1923, pp. 243-248.
- COVA A. e GALLI A. M., La Cassa di risparmio delle Provincie Lombarde dalla fondazione al 1940, 4 voll., Bari, Cariplo Laterza, 1991.